Re: Terapia ideale
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Re: Terapia ideale
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Anzi, la loro convinzione di non poterla superare può influenzare l'esito negativo, annullando il valore oggettivo della prova |
Re: Terapia ideale
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Può essere benissimo la convinzione soggettiva del soggetto a provocare quello scompenso, e il fatto che una convinzione soggettiva abbia effetti concreti sull'individuo è provato e documentato dall'ipnosi, che dimostra appunto che una convinzione indotta dall'esterno o dal soggetto stesso, provoca effetti sul corpo. Se sotto ipnosi convinci un soggetto che avrà un livido sul braccio... sul braccio del soggetto si formerà un livido! Prova quindi a vedere la depressione come una sorta di autoipnosi, in cui il soggetto si convince di essere depresso: questa convinzione provoca quegli scompensi biochimici che gli daranno quegli stimoli fisici che lo faranno sentire depresso. La scienza sta scoprendo che l'osservatore, con la sua mente, influenza la realtà che lo circonda (fisica quantistica), ma ancora non è matura per accettare fino in fondo le profonde implicazioni di questo fatto. |
Re: Terapia ideale
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L'unica cosa che contesto in modo assoluto è la convinzione di non poterne uscire, la contesto qualunque sia il contesto |
Re: Terapia ideale
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Ricerche non a cazzo come la tua se mi permetti o anche se non me lo permetti ma fatte da istituti di ricerca universitari, istituti delle case farmaceutice , Cnr ecc.. Ricerche fatte a doppio cieco e con elevato numero di osservazioni e di soggetti esaminati, che dimostrano in modo inequivocale la validità delle teorie organicistiche. E ora tu vorresti salire in cattedra e farci la lezione, ma fammi il piacere prego 8) Se proprio ti masturbi cerebralmente scrivendo fiumi di paccottaglie cercati un blog; internet ne è pieno. Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :wink: |
Re: Terapia ideale
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Io mi rivolgo a chi è interessato a andare fino in fondo nello studio, quindi con la mente completamente aperta ad accettare teorie che, irragionevolmente, vengono considerate illogiche. Quote:
Fenomeni come il formarsi di un livido, sono tra quelli possibili da provocare con l'ipnosi, e non per una sorta di magia, ma per una serie di leggi fisiche che permettono al pensiero, come a ogni forma di energie, di provocare effetti concreti La suggestionabilità del soggetto e la capacità ipnotica dell'ipnotizzatore rende più facile gli effetti fisici della suggestione. Più è profondo l'atto di fede, più è probabile che quello che credi, sotto ipnosi, si realizzi (ovviamente solo se sono cose fisicamente realizzabili). Secondo me dovresti informarti più a fondo sulla fisica quantistica e sull'ipnosi, al di la' di questa nostra sorta di sfida dialettica. Quote:
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Re: Terapia ideale
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Nello spirito scientifico non esistono teorie stupide e teorie intelligenti, e inoltre si da' importanza suprema all'intuizione. Guarda che io sto parlando di un gruppo di ricerca intellettualmente onesta, tant'è vero che prevede il continuo esercizio della logica e dell'intelligenza (e dell'intuito). Se tu vuoi ammazzare questo spirito di ricerca con la tue soggettive idee di serietà scientifica, io ti compiango, mi dispiace. Per me è di somma importanza l'entusiasmo e l'umiltà, oltre che l'intelligenza. Ma ancora non ho trovato qualcuno che apprezzi il mio lavoro, solo scettici... beh, contenti voi, ma almeno i giudizi tieniteli per te ;-) E soprattutto non provare a ribaltare la realtà dicendo che sono io quello che sale in cattedra, con me queste insinuazioni non funzionano, ticordatelo! EDIT: un po' di epistemologia. La scienza può osservare il modello della realtà percepito dalla percezione umana. Gli strumenti scientifici sono trasposizioni dei sensi umani, di conseguenza analizzano la realtà parziale captata dai cinque sensi fisici. Ma i sensi sono come le reti da pesca: raccolgono i pesci grossi, ma non quelli piccoli. Di conseguenza, tutte le ricerche sulla genetica potranno dimostrare solo una parte delle leggi di causa-effetto riguardanti la psiche umana. Se butti nel cesso la logica speculativa, che tu chiami sega mentale, con tanto di tono borioso di superiorità, limiterai la tua concezione della realtà in un sistema chiuso di pensiero, nella convinzione di essere più attaccato alla realtà di me. Bye :) |
Re: Terapia ideale
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Re: Terapia ideale
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Ma ancora non ho trovato qualcuno che apprezzi il mio lavoro, solo scettici... :)[/quote] sarà che tutti si sbagliano o ti stai sbagliando tu ? Comunque ah Harry ci hai scassato o caz.................................. 8) |
hurry up...studi filosofia?
per quanto riguarda il tuo discorso trovo sia troppo utopico. gli esseri umani non sono esseri logici, quella che tu definisci logica sentimentale e ironica non è per nulla logica. la logica non ammette ironie nè tantomeno sentimenti. se l'essere umano fosse logico saprebbe trovare da solo la soluzione giusta per ogni sua decisione. come nei giochini di logica c'è una sola soluzione, anche nella vita -secondo la logica- ci dovrebbe essere un'unica via fatta di scelte che mano a mano si compiono, tutte scelte logiche e giuste. ma noi siamo umani e sbagliamo, non sappiamo usare nella vita le regole matematiche che portano alla risoluzione del problema. la logica, che tu poni in ogni persona e che secondo te porta a svariate visioni del problema, non può essere logica. è il sentimento che ci fa vedere le varie parti del problemi, la logica ci fornirebbe la soluzione. e unire più visioni dello stesso problema aumenterebbe solo la grandezza del problema, se si sta cercando la sua soluzione. |
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Se l'applicazione ferrea della "logica" dà, o gli ha dato dei risultati, buon per lui. Anzi, che ci raccontasse quelli piuttosto, sto morendo di curiosità. Se ha avuto pessime esperienze con psicoterapeuti/psicologi/psichiatri, e vabbè, càpita (certo ho il sospetto che non gli sia andata bene perché sperava di trovare chi lo assecondasse, così, tanto per passarsi il tempo). Il gruppo autogestito con terapia-fai-da-te non è buono solo perché gratis. Ché poi non capisco: io non ho mai scucito un centesimo, mi sono rivolto sempre alle strutture pubbliche. Non ce ne sono consultori dalle parti sue? |
Re: Terapia ideale
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http://www.artive.arti.beniculturali.../Chimico_1.JPG |
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Poi ripeto, non ci sto con la terapia fai... etc, per il resto ognuno è libero di fare ciò che crede meglio per sé. (Tra l'altro mi ero già scusato con Hurry, in un altra occasione, perché avevo l'impressione che la cosa mi fosse sfuggita di mano e che mi stessi accanendo contro di lui, cosa che non avrebbe senso; mi sono anche bacchettato ripetutamente le mani, per punizione, toh ;). Ma la terapia no, non ci sto. L'avevo già detto? ;)) |
Una risposta generale, prima di dare risposte ai quesiti particolari.
Prima di tutto: la mia idea è utopica per chi crede che sia utopica, cioè che ci siano motivi logici che la rendono irrealizzabile. In realtà, anch'io so bene che ci sono cose che la renderebbero irrealizzabile, ma questo non deve portare alla conclusione di abbandonare l'idea, ma a cercare di porre quelle condizioni che la rendono realizzabile. Lo vedete che io punto il bersaglio in modo chiaro attraverso la logica per andare dritto dritto verso la conclusione? La mia idea si basa principalmente sull'obiettivo di tendere a raccogliere sempre più idee da se' stessi e dall'esterno e cercare, attraverso un continuo collaudo, di metterle in un quadro coerente, un quadro in cui ognuna di queste idee risulti collegata, attraverso precisi passaggi logici, alle altre. Più si tende a questa coerenza, più la mente intuitiva dei partecipanti si sviluppa, e più si sviluppa più saprà intuire le soluzioni. La mia idea interesserà solo chi intuisce che con la propria intelligenza sia possibile risolvere il problema. Ne basta solo uno, che abbia questo genere di intuizione, quindi non è utopistica la mia ricerca: tra 100 persone solo una intuirà che la mia idea è degna di essere realizzata? Bene,mi basta e avanza! Probabilmente, io credo, è più probabile che sarà interessato a questa idea chi ha un'indole filosofica, cioè chi usa il suo cervello non solo per cercare di realizzare certi obiettivi limitati alla sua felicità, al suo tempo libero e al lavoro, ma che lo usi per cercare di riflettere il più possibile la logica della realtà. Il fatto è questo: intuisci che la realtà è logica? Se intuisci questo intuisci anche che la logica è il mezzo più utile per cercare la soluzione (ho detto il mezzo, non il fine!). Se vi spaventa la mia idea, vi tranquillizzo dicendo che non voglio niente di maniacale, come ho detto è sempre accompagnato dall'ironia e occuperebbe giusto un giorno ogni due settimane. Ora ho bisogno di spendere tutte queste parole perchè partiamo da presupposti diversi, chi istintivamente e intuitivamente capisce dove voglio arrivare, non avrà certo bisogno di tanti giri di parole per capire :) |
Ora rispondo alla domanda di Tristan testimoniando un meccanismo che ho notato, testimonianza che potrebbe dare un importante spunto di riflessione su quanto, nostro malgrado, la mentalità comune incide come una suggestione sulla nostra personalità.
Istintivamente sono portato a non sentire la necessità di rivolgermi ad uno psicologo, di poter risolvere il problema in altro modo, per esempio attraverso questa terapia ideale, o, finchè non sia possibile realizzarla, attraverso le amicizie. Ma il continuo volermi persuadere, da parte delle persone, della necessità di andare da uno psicologo, e le manifestazioni di scetticismo rispetto alla mia convinzione di poter trovare altre soluzioni attraverso la mia intelligenza, hanno un potere suggestivo a un particolare livello inconscio della mia psiche: non crediate che solo perchè sia convinto della mia idea non senta la "tentazione" di andare da uno psicologo. Questa tentazione però viene solo nei momenti in cui si allenta la mia lucidità, dando spazio a quelle suggestioni che vengono dall'ambiente che ti insinuano, irrazionalmente, il dubbio. Voglio dire che, se sono abituato a sentirmi dire che sia necessario andare da uno psicologo anche quando senti di avere altri mezzi per risolvere i tuoi problemi, a lungo andare ha l'effetto, se non di farmi dubitare della mia idea, di indurre una suggestione negativa. Cioè una specie di sensazione del tipo "ma chi me lo fa fare? Ma dove vado da solo?" etc... Questo mi fa pensare a quanto possa essere difficile trovare collaboratori per il mio progetto. Infatti, mettiamo che ci sia qualche socialfobico che sia interessato a collaborare con me, che sia affascinato e persuaso della mia idea. Questo però sarà facilmente demoralizzato da tutti quei messaggi esterni che lo inducono, inconsciamente, a banalizzare quelle intuizioni e quella passione che lo farebbero interessare all'idea. Io ho la forza di resistere a queste suggestioni perchè mantengo costante la lucidità, ma mi rendo conto che l'ambiente non favorisca chi è interessato a seguire questa strada. Anche per questo cerco di non cedere a quelle suggestioni e andare da uno psicologo: sento il dovere di resistere perchè se cedo, potrei creare una dipendenza dal transfert con lo psicologo da cui sarebbe faticoso emanciparsi. Non dovete pensare che questo atto di resistenza sia una fatto negativo, o sia solo una questione di principio, io la considero positiva perchè mi educa ad esercitare meglio la lucidità e il controllo di me stesso, conoscendo anche le debolezze della mia psiche |
Re: Terapia ideale
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Cos'è la logica? E' la proprietà di un'affermazione qualsiasi, nell'ambito di un presupposto, di essere coerente, conseguente, omogenea, con il presupposto. La logica quindi è serve solo a verificare una relazione tra più affermazioni (la relazione di essere coerente, conseguente, omogenea, con i presupposti di partenza), la logica quindi misura la coerenza tra le affermazioni e i presupposti di partenza. L'osservazione empirica, invece, deve misurare la coerenza dei presupposti con la realtà. La logica quindi è deduttiva, l'osservazione empirica è induttiva. Attraverso questi due mezzi (logica e sperimentazione empirica) si attua l'analisi. I sentimenti, le emozioni, l'ironia, etc..., seguono una logica, il che è diverso da dire che sono logici, la logica descrive solo relazioni tra gli enti, non l'ipostasi. Con un'analogia forse è più chiaro: il binario (la logica) mostra il percorso del treno (il sentimento), ma non è il treno. |
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Immagino che tu abbia interpretato il mio accenno ai consultori (suppongo che ti riferisca a quella domanda) come un invito implicito a farne uso. In realtà ne ho volutamente fatto cenno perché mi pare che tu abbia aggiunto al tuo primo post (se non erro) che, come dire, questo gruppo terapeutico sarebbe anche gratis. Come se fosse un ulteriore valore aggiunto rispetto alle costosissime terapie coi privati. Per la mia esperienza, appunto, i consultori, il servizio pubblico, sono stati validi. Su questo forum si parla molto più volentieri dei privati, come se non esistesse anche altro. Mi sembrava l'occasione perfetta per ricordarlo. Non credo che chi soffre di ansia sociale (e simili? diciamo per semplicità così) debba necessariamente rivolgersi ad uno psicologo (a uno "psicologo" in effetti non lo direi nemmeno, casomai ad uno che è anche psicoterapeuta, ma anche qui per semplicità). Non c'è nessun obbligo per nessuno, è davvero superfluo il solo ribadirlo. Per quel che mi riguarda per me sono specialisti come ce ne sono altri in altre discipline. Per te il solo parlarne sembra essere una sorta di smacco alla tua autostima. Appunto: le tue esperienze saranno state pessime. Le mie evidentemente no. Mi viene in mente adesso una cosa che in effetti mi premeva dire: non passi nemmeno come "suggestione" che il rivolgersi ad uno specialista quando si sente la necessità di farlo (o anche solo la voglia), significhi automaticamente dover ammettere di non potercela fare con la propria intelligenza. Iniziare un percorso di psicoterapia non equivale a, che so, smettere di pensare ché tanto pensa per te lo psicologo. E' un'idea distorta, un preconcetto frutto di ignoranza (intesa qui, neanche a dirlo, come "mancata conoscenza di"). Anzi, casomai è vero il contrario, e cioè che si è stimolati a farlo, a porsi delle domande, a mettere in dubbio certe proprie granitiche credenze, con il vantaggio della presenza di una terza persona competente, con le conoscenze adeguate, e col necessario distacco (ma capace allo stesso tempo di empatia). Detto questo, ripeto: tu, per te e la tua situazione, fai quello che vuoi. Anzi, io sono sicuro che tu sia in grado di cavartela perfettamente da solo. Non ripeto invece quello che ho già detto su cosa penso del gruppo terapeutico autogestito, dovrebbe essere chiaro. Piuttosto mi chiedo e ti chiedo: visto che sembri prendere la questione molto a cuore, che te ne interessi ad un livello certo non superficiale, perché non intraprendere un persorso di studi, ad esempio, che ti consenta di occupartene in futuro con un bagaglio maggiore di conoscenze, esperienze (si spera), e perché no anche competenze specifiche? |
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Per le terapie pubbliche, sapevo che esistessero, non menzionandole non volevo metterle a un livello inferiore di quelle private. Spiego meglio quand'è che, secondo me, una terapia psicologica non è impostata bene: lo è, secondo me, solo se non fornisce al paziente tutti gli strumenti cognitivi (quindi, anche la conoscenza della logica, e l'uso di questa) per poter autonomamente risolvere i propri problemi superando la necessità di andare da uno psicologo. Ma non intendo con questo dire che sia inutile, quando non ci sia questa impostazione, colo che, siccome la mia "terapia" si fonda sull'idea di arrivare a diventare autonomi nel superare le proprie ansie, e siccome tutto il transfert avverrebbe già negli incontri di gruppo, non dovrebbe esserci più la necessità di andare da uno psicologo. |
[quote="templare_"]
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SCRIVERE MENO AMARE DI PIU' SCRIVERE MENO RIDERE DI PIU'. SCRIVERE MENO BALLARE DI PIU' SCRIVERE MENO AGIRE DI PIU' e vedrai che la terapia non ti servirà più!!! :wink: Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee 8) 8) 8) |
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