Re: io volevo solo vivere....
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La parte che ho sempre represso è quella relativa ad assecondare i miei interessi/ambizioni e hobby. Idem per la sfera sentimentale. Se c'è l'università non può esserci tutto il resto, perché non c'è tempo. Poi mi vergogno enormemente a tentare l'approccio con qualcuno. C'è da dire che non sono quasi mai stato interessato in particolare a qualcuno. |
Re: io volevo solo vivere....
Evita di incolpare i tuoi genitori e il prossimo in generale, le recriminazioni non servono a nulla e sicuramente non risolvono il problema. In ogni caso trovo assai sensato il consiglio di tua madredi non tornare all'università, se studiare ti fa letteralmente impazzire non capisco perchè ti ci ostini così. Lascia perdere, punto e basta.
L'unico consiglio che posso darti è cercare un lavoro. Nel mentre aspetti di trovarlo puoi sempre fare del volontariato in qualsiasi settore, così avrai qualcosa da fare nel frattempo e ti sentirai utile anzichè un fallito. Poi fregatene, ripeto FREGATENE di quello che pensano gli altri, la vita è solo tua e solo tu puoi decidere per te stesso. Ma finchè questa cosa non ti entrerà in testa non starai meglio di adesso. |
Re: io volevo solo vivere....
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Purtroppo io non riesco a fregarmene di quello che pensano gli altri. Attualmente non posso lasciare l'università da vivo, e sono stato "immerso" in tutta una serie di "meccanismi" perversi che faranno solo peggiorare le cose. L'unico modo sarebbe cambiare tutto, troncare con tutti e ricominciare da capo, ma non ne ho le forze. |
Re: io volevo solo vivere....
E ti sembra più ragionevole e sensato continuare così?
Trova ragazzi della tua età disposti a fare tutti insieme "il grande passo" e mettetevi in comunella per andarvene dall'Italia, tanto ho capito che qui va sempre peggio. Non sareste i primi e sicuramente nemmeno sarete gli ultimi a farlo. Lontano dalla tua famiglia riuscirai a rimettere insieme la tua vita, senza continui e infruttuosi rimpianti. |
Re: io volevo solo vivere....
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In questo momento la cosa più sensata che mi viene in mente è buttarmi sotto un treno. |
Re: io volevo solo vivere....
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Scusa ma se tu avessi la possibilità di realizzare i tuoi talenti e le tue ambizioni troveresti ancora sensato il suicidio? |
Re: io volevo solo vivere....
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aggiornamento: stasera ho ancora discusso sulla situazione con mia madre e sul fatto che non sia semplice uscirne, dopo un po' sono scoppiato a piangere a dirotto, come un bambino. |
Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
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"mamma sai che adesso non potrei mai" Mi dice di lasciare e cercare di trovare una soluzione insieme per evitare di impazzire, ma ormai il danno è fatto e non si guarisce più. Quando abbandonai 2 ani fa era sinceramente convinta che si trattasse solo di nostalgia di casa e che si risolvesse tutto iscrivendosi in una città più vicina, così da poter tornare il fine settimana. Non ha compreso ne la situazione ne me, quindi ritiene di essere in buona fede. Credo si sia resa conto che la situazione non ha fatto altro che peggiorare. Lei è ancora profondamente convinta che io sia una persona normale che potrà avere una vita normale e riuscirà realizzarsi, io ho cercato di spiegarle che non deve nutrire grosse aspettative, ne adesso ne per il futuro, ed è improbabile che abbia da me minime soddisfazioni. Sta incominciando a capirlo. "almeno tornando all'università non saresti stato sempre in camera tua", esattamente quello che diceva quando ero bambino, al che sono scoppiato in lacrime. "stare sempre in camera", eccolo è quello il problema (tra l'altro non vero nel periodo cui si riferiva), per quello sono stato rimandato a morire all'università. |
Re: io volevo solo vivere....
Comunque la presenza dei miei genitori è deleteria, sopratutto mia madre.
Dovrei separarmene ma non ci riesco. Non ci riesco, ho un rapporto morboso. |
Re: io volevo solo vivere....
papà:"su,su forza e coraggio"
io:" il coraggio non c'è mai stato e la forza è venuta meno" |
Re: io volevo solo vivere....
Avresti bisogno di un amico che sappia anche darti supporto psicologico, uno che sappia darti la forza per affrontare una situazione che in ogni caso dovrai affrontare, presto o tardi.
Meglio presto che tardi, visto come sei messo. Ma non hai proprio nessuno che possa aiutarti moralmente e psicologicamente? |
Re: io volevo solo vivere....
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Anzi mi farebbero solo stare peggio. |
Re: io volevo solo vivere....
Bastaaaaaaaaa!!!!!!!
Bastaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!! NON NE POSSO Più DI LAVORI DI GRUPPO ED ALTRE CAPZATE SIMILI!! NON NE POSSO Più DI ESSERE CIRCONDATO DA DE.ME.NTI!! |
Re: io volevo solo vivere....
prendo anche delle ripetizioni per passare un dannatissimo esame di cui non riesco a capire un capso. Quello che mi da ripetizioni è un ragazzo che ha 3 anni meno di me e forse neanche ha avuto 1/3 delle opportunità che ho avuto io. Oggi volevo scoppiare a piangere per la vergogna, mi sento un de.ficiente, un i.diota. Dalle stelle alle stalle in meno di 2 anni, ci sarebbe solo da ammazzarsi per la vergogna.
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Re: io volevo solo vivere....
Azz.... E un po' di giorni che non entravo, ma vedo che la situazione sta precipitando! :O
Mi spiace davvero vedere che stai così male. Una parte di me di direbbe di stringere i denti e arrivare alla laurea (visto che mi pare non ti manchino molti esami), ma vedo anche che sei in grossa difficoltà e sofferenza. Onestamente non mi permetto di dare suggerimenti, perché non ne ho la competenza. L'unico che - forse - potrei darti, come già fatto da altri, è di chiedere un aiuto a uno psicologo, per superare questa fase. Non c'è nulla di vergognoso, non è segno di debolezza o fallimento: avere la capacità e l'umiltà di chiedere aiuto sono il primo passo per affrontare i problemi. Hai fatto bene ha parlare con i tuoi, che almeno ora sanno come stai vivendo. Ma forse un aiuto "esterno" può essere una buona cosa... In ogni caso, coraggio... e se serve sfogati pure qui: troverai altri disagiati pronti ad ascoltarti :) |
Re: io volevo solo vivere....
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Anche nella vita e nel lavoro a volte bisogna avere l'umiltà di chiedere o di dare aiuto: E unendo le forze, le capacità e le competenze di più persone si affrontano problemi che nessuno da solo sarebbe in grado di affrontare. Quindi no, non devi piangere, non sei un de.ficiente e nemmeno un i.diota. E dalla stalle si può uscire. Magari dopo aver spalato un po' di me.rda, ma si può uscire. |
Re: io volevo solo vivere....
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Andavo da uno psicologo ma non ho concluso niente, anzi sto peggio di prima. Quote:
Mi sono accorto di aver buttato gli anni migliori in uno studio che non ha portato a nulla, che mi ha letteralmente paralizzato, sopratutto mentalmente. Oggi sono l'ombra di me stesso, sono diventato un fantasma. NON VOGLIO Più VIVERE, NON NE VARREBBE LA PENA. |
Re: io volevo solo vivere....
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Stringo i denti e mi laureo? Certo è l'unica via, anche perché sarebbe il terzo abbandono. Ma non ci riesco. Quali saranno le conseguenze? 1) perdita definitiva della sanità mentale ed esaurimento nervoso permanente 2) ingresso nel meraviglioso mondo del lavoro: che se fanno di uno ormai vecchio, esaurito e già stanco di tutto. Altra ansia, altre pressioni da parte di tutto, altra crisi senza fine. Il Lavoro qui dove abito io non c'è per nessuno, comunque dovrei andare via di casa per stage, ammesso di trovarne, a 600 euro mese. 3) perdita di tutte le altre opportunità che ho. 4) acquisizione del nobile Status di laureato: sarò preso per il qulo da tutti, avendo rinunciato all'attività commerciale dei miei. 5) vedere delle mezze seghe che faranno più strada di me perché laureate 6) so già il pezzo di carta finirà appeso al muro e basta |
Re: io volevo solo vivere....
Aggiornamento della situazione:
Ormai ho perso qualsiasi stima di me stesso. Si sta invertendo il ritmo sonno veglia. Dopo l'ennesima incaz.zatura ieri sera mi sono come al solito addormentato su letto vestito, per poi risvegliarmi alle 5 in preda ad un altro attacco di panico. Anche stavolta sono sceso al piano di sotto ed ho iniziato a girare attorno ad una colonna per circa un oretta, poi sono "confrontato" con mio padre sul tema università: "non può impazzire, lascia perdere" "se non te ne fossi ancora accorto, sono già impazzito completamente e non tornerò più normale, l'università non posso lasciarla" arriva mia madre: "tu all'università in questo stato non ci torni" Loro quindi adesso si rendono conto del danno fatto, quando io glie lo avevo fatto presente centinaia di volte da settembre 2015. A me dispiace farli sentire in colpa, da un lato mi sento una merda. Ma sanno benissimo che è colpa loro: erano stati avvisati, hanno visto il prima e il dopo. E sono pure in mala fede, avendo agito al solito con motivazioni ridicole. IO NON HO AMMAZZATO NESSUNO: 1) da sempre ho cercato di accontentare tutti a 360°, ovviamente non è quasi mai andato bene niente a loro, eccetto i risultati scolastici. 2) mai dato loro un vero problema, eppure sono sempre stato considerato problematico 3) sono sempre stato disposto, anche se contro voglia, a farmi il mazzo nell'attività di famiglia 4) per me non ho mai speso ne preteso nulla, pur essendo loro molto benestanti. Eccetto per l'università: li hanno letteralmente buttato via i loro soldi. 5) non gli ho mai nascosto nulla: se non studiavo o le cose andavano male glie lo dicevo sempre in tempo reale. Hanno sempre saputo per filo e per segno ogni cosa. Mai fatto il vitellone: non ho mai fatto la vita universitaria, ne millantato esami o risultati, ogni anno che sono stato fuori casa dopo la prima settimana sarei tornato a casa, ma non veniva mai concesso. 6) mi sono sempre interessato alla gestione di tutte le varie questioni familiari economiche e non 7) per tornare a casa 2 anni fa ho messo sul piatto varie cose: pagato di tasca mia parte dei soldi buttati in rette, cercato di migliorarmi in ogni modo dimostrando che stavo meglio, lavorato 14 ore al giorno quando ce ne stato bisogno, fatto imbianchino e operaio di fatica all'occorrenza, badato sempre molto volentieri ai nonni non autosufficienti. Da parte loro è stata come sempre utilizzata la solita leva educativa: il senso di colpa. La mia grandissima colpa, per il quale merito l'appellativo di problematico e mi considerano quasi malato è "il non essere come gli altri". Sono stato re iscritto a forza all'università perché altrimenti "sarei stato sempre in camera mia". Questa è la realtà. Di fronte a questo non conta niente. e sarà così sempre anche per il futuro, ovviante post laurea si attaccheranno a qualche altra assurdità e mi inseriranno a forza in un altro ingranaggio maledetto. Potrà andare solo peggio, non voglio neanche immaginare le fantasiosissime pretese che avranno per il futuro. IO NON ME LO MERITO, NON HO AMMAZZATO NESSUNO. |
Re: io volevo solo vivere....
l'unica soluzione è chiudersi in casa e non alzarsi più dal letto.
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Re: io volevo solo vivere....
Ciao Marco.
A questo punto insisto anch'io, come molti altri, affinché tu ti rivolga a uno specialista. Se te lo stiamo dicendo in molti, non è perché ci sentiamo migliori o superiori e te lo diciamo per liberarci la coscienza. Al contrario: molti di noi ha passato brutti momento nella propria vita, molti hanno provato la depressione o la disperazione (nel senso di mancanza di speranza); molti di noi sono ancora dentro queste situazioni, altri, per fortuna, ne sono usciti. Proprio per questo, proprio perché ci siamo passati, possiamo dire con una certa sicurezza, che tu stai vedendo le cose in una maniera esageratamente negativa.:male: Ti senti vecchio, fallito, pensi di aver sbagliato tutto ecc.. ma, guardando le cose in maniera oggettiva, NON E' COSI'! Questo non vuol dire che le tue siano solo paturnie inutili, anzi! Si vede chiaramente che stai molto male, che stai soffrendo. Ma proprio per questo l'invito che ti facciamo è quello di reagire e riprendere in mano la tua vita: ne hai tutte le possibilità, e hai tutte le potenzialità per avere una vita felice e realizzata nel futuro. Ma ora devi reagire ed agire!:perfetto: Coraggio! siamo con te! ;) |
Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
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Mi sembra di vivere in un incubo: di mese in mese la situazione peggiora, gli esami si accumulano e tutto il resto va a rotoli. La mia sola risposta è l'apatia, che non fa che peggiorare il tutto. Tutto potrà andare ancora peggio, non ci sarà un limite. Non sarò più in grado di riprendermi e passerò la vita a rimpiangere gli errori fatti. Se 2 anni fa pensavo che mi sarei ripreso, ad oggi non ho nessun obiettivo ne progetto di vita. L'ostinazione dei miei genitori è stata incredibile: da tempo disillusi sull'utilità del titolo di studio e avendo capito che non avevo più voglia di studiare si sono impuntati solo perché "ormai finisci, che ti ci vuole, tu sei bravo". La mia non è una laurea che assicuri un lavoro, ne tanto meno loro hanno conoscenze o raccomandazioni. Anzi hanno piuttosto chiaro che io "renda" di più in altre occupazioni e che sono disposto ad assumermi un livello di responsabilità che chiunque eviterebbe. Sanno benissimo che l'università è la cosa che più mi assorbe al mondo e non riesco a gestire lo studio assieme ad altre cose. Vorrebbero poi incastrarmi nella loro attività commerciale perché ritenuta sicura. Sono probabilmente convinti di avermi regalato altri 2 anni di vacanza. Fanno sempre cosi si impuntano su cose a caso, senza significato, e anche quando hanno capito di aver sbagliato non possono fare a meno di andare avanti (ed andare a sbattere) per il loro fortissimo senso del dovere. |
Re: io volevo solo vivere....
Caro Marco,
anche io spesso mi sono scontrata con il modo di pensare e di fare dei miei, decisamente controproducente: sono giunta alla conclusione che si tratti di mentalità diverse e soprattutto di tempi diversi, nel senso di generazione, per quanto riguarda la loro visione dello studio e del lavoro. Ciò detto, come immagino valga anche per i tuoi, non mi hanno mai fatto mancare niente e mi hanno trasmesso solidi principi - poi c'è il fatto che, a causa di miei pregiudizi, avrei dovuto ascoltarli di più e non l'ho fatto, ma anche loro hanno avuto poco polso. Ma sto divagando. Il fatto è che i genitori vorrebbero/dovrebbero aiutarci ma non sempre ce la fanno, anzi a volte innescano senza volerlo alcuni meccanismi di attaccamento/paura di deludere in noi figli che creano dei veri e propri mostri. Adesso non solo sei bloccato all'università con le tue paure e ansie, ma c'è pure l'elemento genitori che pensano di averti regalato altri 2 anni di vacanza e invece non sanno l'inferno che stai passando...e forse - accettiamolo - non lo faranno mai. Nè i tuoi né tua sorella probabilmente capiranno mai davvero cosa hai passato e stai passando. Devi risolvere tu, liberandoti dai condizionamenti. Domanda: tu che vorresti fare? Come risolveresti il problema? Hai una laurea triennale in economia (cosa che io rimpiango di non aver preso, pensa te, è questo il mio cruccio - come vedi tutto è relativo, laureandomi in una facoltà come sc politiche...), non assicura un lavoro ma ti apre delle porte. Tu vorresti portarla avanti l'attività di famiglia, o no? Non è per farmi i fatti tuoi, è per capire meglio e fare un piano d'attacco. |
Re: io volevo solo vivere....
I sacrifici dei genitori verso i figli non devono essere fatti per potersi vantare col prossimo di non aver fatto loro mancare nulla, specialmente se questa cosa viene usata a mò di sottile ricatto psicologico.
I sacrifici si fanno per la felicità dei propri figli, la quale esige la consapevolezza di dover accettare le naturali inclinazioni della prole, non l'egoistico intento di esigere dalla prole il raggiungimento dei traguardi sociali che i genitori stessi non sono riusciti a conseguire a suo tempo. |
Re: io volevo solo vivere....
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Il mio problema è che ho avuto sempre buona memoria, scambiata per intelligenza, e quindi sono convinti che mi debba laureare per forza. C'è da dire, che sopratutto con mia madre, abbiamo sempre dialogato su tutto e non ho mai nascosto nulla a loro. Purtroppo non è servito a nulla, solo a vedere la catastrofe in diretta e ad aumentare sempre di più il malessere mio e di tutta la famiglia: 1° anno:" non riesco a stare fuori casa, voglio tornare" "ormai un anno ci siamo impegnati per l'affitto (...), prova l'ameno un anno" 5° anno: " non ci riesco, la facoltà è troppo difficile", "ormai devi finire, l'hai scelta tu, e pop quest'estate non ti sei fatto vedere a lavoro" fine 5° "non mi voglio ri-iscrivere, tra l'altro mi fa pure schifo" "che ti costa fare altri 2 anni, sei più vicino casa, oramai devi finire". "sappiate però che sto firmando la mia condanna a morte" 6° "voglio lasciare, va malissimo, mi trovo male" "non sempre è possibile fare quel che ci piace" 7° "non riesco ad andare avanti, ma non posso lasciare" "allora lascia e torna a casa" Hanno un motto "non fasciarti la testa prima di rompertela", quindi ogni volta mi sono dovuto rompere la testa, tornato a casa sconfitto, distrutto e pieno di sensi di colpa. Ogni volta, tutte le volte. E il bello è che loro sanno sempre che mi romperò la testa, però non dicono mai nulla: "altrimenti ce lo potresti rinfacciare dopo" " lo sapevamo..., ma con che cuore potevamo dirtelo, ci avresti odiato" Per quel che riguarda l'attività: a 24 anni ne sentivo pienamente la responsabilità e anche se non mi è mai piaciuta avrei voluto fare un tentativo, posto che avevo deciso di abbandonare gli studi e che i mie sono anziani e mia sorella da sola non c'è la può fare. Oggi non me ne frega più niente: che vada in malora tutto. A 24 anni era scattato qualcosa che mi aveva detto "è ora di vivere", oggi ho la piena certezza che sarà una vita in solitudine e fallimento, senza nulla di cui andare fieri. Il mio progetto di vita: trascinarmi verso la laurea anche a costo di perdere definitivamente la sanità mentale, appendere la stessa in camera dei miei genitori, cercarmi un qualsiasi lavoro/lavoretto (tanto per non sentirli) anche gratuito o di bassa retribuzione e passare il resto dell'esistenza a dormire/fissare un muro. |
Re: io volevo solo vivere....
Io ho 31 anni, lavoro da quasi 10 anni come sistemista informatico, stavo frequentando prima ingegneria informatica che mi stava rovinando la vita, ho quindi poi cambiato per informatica presso scienze matematiche fisiche e naturali e mi rovinava la vita lo stesso.
Poi quando ho deciso di mollare i due anni che avevo fatto per andare a lavorare ho scoperto che, i laureati anche in quel ramo ed a volte anche in rami che non centravano niente, lavoravano al mio fianco e in alcuni casi anche ad un livello contrattuale inferiore al mio. Oggi lavoro in un'azienda in cui una ragazza con due lauree in ingegneria prende 200 euro meno di me ragioniere con 10 anni di esperienza come sistemista. Fai quello che ti fa stare bene, il resto non conta un cazzo. Se hai già l'attività di famiglia la laurea non ti aprirà nessuna porta. Almeno che tu non voglia fare il commercialista o il giornalista che parla di economia non ti serve avere quella carta. Se invece sei attivo puoi fare tutte le esperienze che vuoi, purché tu non debba essere iscritto in qualche albo ovviamente, e alla fine fare qualsiasi attività ti piaccia. |
Re: io volevo solo vivere....
Capisco le dinamiche familiari che descrivi.
Non sono piacevoli, non sono utili anzi sono distruttive, seppur travestite da buona fede. Comunque, se il tuo obiettivo adesso è laurearti, tieni duro, perché ce la puoi sicuramente fare; ma che tu lo faccia solo per appendere la laurea al muro e far contenti i tuoi, per poi accontentarti, secondo me..ti butta ancora più giù. Non parliamo dell'avere come idea post laurea il fissare il muro...ma come, dopo tanto impegno?! è solo che identifichi, qui ed oggi, la tua situazione come una trappola e hai solo voglia di startene a casa, lasciato in pace dal mondo, dopo aver accontentato tutti. Giusto? Secondo me puoi puntare invece a riscattarti, tempo se ne perde,ne abbiamo perso, ti rimarrà sempre in mente questo tempo "perso" ma che ci vuoi fare? Sei giovane e puoi risalire e trovare un buon lavoro dopo la laurea, devi almeno provarci. Ok, i tuoi ti hanno obbligato a fare l'università, hanno minimizzato sicuramente i tuoi problemi proiettando i loro desideri su di te (dovevi essere quello che studiava, quindi dovevi continuare a studiare, guai lasciare l'università, anche se si fanno sacrifici economici), ma pensa che comunque dal loro punto di vista hanno creduto in te. Coraggio, che secondo me superato lo scoglio laurea avrai molte possibilità. |
Re: io volevo solo vivere....
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Mettici pure il fatto che fino a qualche anno fa avevo qualche ambizione, una buon percorso scolastico con ottimi voti (frutto di una buona memoria e non di una buona intelligenza), una situazione familiare economicamente ottima e l'essere considerato "l'erede maschio". "fai quello che ti pare, avvocato.. commercialista, puoi anche non guadagnare nulla, basta che io veda una targa d'ottone col tuo nome sopra" cit. mio padre |
Re: io volevo solo vivere....
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Loro tra l'altro sanno benissimo che la laurea potrebbe non servire a nulla. Io sinceramente adesso non so nulla su cosa fare, so già che non avrò mai nessuno a fianco e non costruirò una famiglia, perché impegnarsi? |
Re: io volevo solo vivere....
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Allora ai miei deve essere venuta in mente una cosa: "si è ripreso, sta meglio, lavora, ha riprso ad uscire di casa: manca solo che finisca gli studi con la specialistica. Tre piccioni con una fava" Se paradossalmente, fossi stato male, malissimo , come oggi, allora forse mi sarei salvato: c'avrei messo tempo a riprendermi, non sarei stato rispedito all'università, e mi sarei salvato, oggi starei molto meglio. |
Re: io volevo solo vivere....
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Di possibilità ne ho avute a bizzeffe, ma ho dato un calcio a tutto. Alle "molte possibilità future" che continuerò forse ad avere in futuro, dico: no grazie, tornatevene da dove siete venute. |
Re: io volevo solo vivere....
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Però la verità è che nessun pezzo di carta vale la tua vita e la tua salute. Ti eri già ripreso in passato e stavi bene, la via è quella, seguila e se qualcuno ti fa pressioni sono fatti che non ti riguardano. Vivi come vuoi vivere. C'è gente che nella sua vita non ha fatto niente ed è molto molto più felice di altra gente che si è impegnata una vita. L'importante nella vita è avere un sostentamento e tanta serenità, tu hai l'attività di famiglia per cui un sostentamento ce l'hai, la serenità ti manca ma l'hai già avuta in passato, sai cosa devi fare. Fallo e non ti fare troppe seghe mentali, la tua tranquillità è a portata di mano. |
Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
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Re: io volevo solo vivere....
oggi ho passato quasi tutto il giorno a confrontarmi con mia sorella sulle mie problematiche. Secondo lei ci sono problemi ben più gravi..bla..bla..bla, devo comunque continuare e finire..bla..bla.
Traspare sempre un fortissimo risentimento nei miei confronti. Una giornata di chiacchiere a vuoto, come sempre. |
Anch'io volevo solo e semplicemente vivere in pace senza giudizi e altri sbattimenti.
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