Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Vale pure in direzione uomo ---> donna "importante".
Ho parlato di persone in generale, appunto (se poi consideriamo altri orientamenti sessuali, a maggior ragione). |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
Sheldon Cooper è una pigna in *
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
Basta che poi quando le avrete nn vi attaccate come le cozze a uno scoglio che pare brutto:D
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Sono del club e la cosa mi sta,pesando.Anche perché ai miei amici capitano di tutte....matrimoni,figli,fidanzamenti....si,single siamo rimasti in due.
Myway a colto proprio il senso del mercato delle relazioni. Nonostante ciò reputo sempre la mia solitudine inspiegabile. Io mi rapporto solo a amici-conoscenti che hanno fatto superiori o università con me e il risultato é Bellezza:mi reputo e reputano un discreto ragazzo...se poi mi paragono ai miei coetanei(35)che conosco...non c é paragone. Ricchezza:soldi di famiglia pochi ma come stipendio (sempre tra ex compagni) non sono messo malissimo credo che 2/3 se la cavino peggio Status sociale:nella media,tra i miei compagni di università,siamo a pari livello,gli altri molti sono a livelli più bassi Carisma:inesistente per chi mi conosce poco, sufficente per chi mi conosce. Qui c é da lavorarci....tutto lottando con la timidezza Credo che non sia messo cosi male da giustificare questa mia,solitudine cronica!!! Argomento svuotapallo:vi voglio raccontare cosa bo visto in vita mia. Dalle mie parti d'estate viene una in ritiro per una ventina di gior,i una squadra di serie A.3 anni fa ebbero la malaugurata idea di dare una serata libera alla squadra che passarono in uno dei pochi locali in zona. Tra l'altro un bel locale e frequentato nelle sere d estate. Bene...quella sera i cessi erano erano occupati dai vari accoppiamenti di puttanelle che facevano a botte per accapigliarsi i 3-4 single della squadra che ci stavano!! Altro episodio di molti anni fa.Ero universitario e per arrotondare ho lavorato in un importante evento sportivo di motociclismo. Un famoso pilota (esteticamente brutto se la vogliamo dire) bastava che scrocchiasse le dita e nel suo camper entrava una ombrellina(notoriamente fighe) che gli faceva,compagnia per un paio d ore....come se fosse alla fiera del bestiame. Non so la psicologia di tali comportamenti....probabilmente pensano "io intanto gliela do...non si sà mai..." |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Prendiamo in esame il quadro di Tizio, ora non è che un quadro ha un valore fissato oggettivamente. Ragionamenti del tipo "Eh ma questo quadro è figurativo e ben fatto, è pieno particolari, non è male rispetto a quello sgorbio là (di Picasso magari)" non contano nulla se a cose del genere oggi il mercato non dà alcun valore. Se Caio invece aderisce ad un movimento in voga, il critico tal dei tali dice che Caio è un genio, la persona ha seguito... E via discorrendo, il quadrò di Caio rispetto a quello di Tizio (che insegue caratteristiche inutili ed ignorate dal mercato) assume valore anche se è merda spalmata sulla tela (se la merda spalmata in certi modi viene riconosciuta ed apprezzata di più di un quadro figurativo di media fattura). Le cose diventano inspiegabili solo se si assume che a monte le cose hanno un qualche valore slegato dal contesto, ma secondo me è difficile credere a questa cosa, è il contesto umano che misura, valorizza o svalorizza. Il realtà le cose sono ancora più complesse perché il mercato non valorizza direttamente un oggetto ma proprio tutto il sistema di definizione ed inserimento dell'oggetto. Per acquisire più valore ci sono sempre le due stratege: o si cerca di modificare valori e parametri di valutazione del mercato nei propri confronti tentando di sfasciare, fare a pezzi e ricomporre le modalità di riconoscimento diffuse (ma questa in genere rappresenta una lotta enorme che solo pochissime persone sono riuscite a vincere in certi ambiti) o si cerca di adeguarsi ai parametri esistenti, ammesso che si possa e riesca a farlo (strada battuta dalla maggior parte degli individui che stanno messi male e vogliono "salire"), altre strade io non ne vedo. In modo non attivo si potrebbe aspettare che certe cose cambino restando lì dove si è. P. S. Non riesco a dormire :mrgreen:. |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
Spesse volte giustifichiamo la situazione dicendo di essere solo sfortunati.
Io invece considero la sfortuna solo se legata ad un singolo episodio, in altri casi specie se continuativa non è più sfortuna ma uno stato del nostro essere. Significa che agli altri trasmettiamo un certo messaggio o linguaggio del corpo e tale lo recepiscono. |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Si la timidezza mi disabilita.Ma anche se fossi molto carismatico.....non avrei possibilità di sfoggiare questo carisma. Esco raramente perchè non ho amici......forse se fossi carismatico gli amici verrebbero di conseguenza....boh?!?! |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Se tu fossi carismatico avresti anche riscontri conseguenti, certo a 20 anni a ibiza ne avresti diversamente che a 50 a borgoduegatti per dire, ma le cose cmq cambierebbero...che poi per un intro difficilmente avere riscontri significa avere 400 amici che ti chiamano a tutte l eore, uscite 7 sere a settimana, tresche e amanti che cambiano ogni giorno, la sua situazione sarebbe cmq diversa probabilmente, ma parliamo di intro decenti fisicamente, non fobici e non timidissimi... Per esempio, ci provi con le ragazze? sei intraprendente con loro? hai tanti PPE espliciti alle tue spalle? Se non li hai , ecco che già vieni visto come "ipocarismatico", "serve coraggio per avere successo con le donne, specie se belle..." (cit.femminile) |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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QUello che dici tu vale in altri ambiti, gente considerata idioti o pigri han scalato montagna, inventato cose importanti, sfondato nello sport, ma se parliamo di relazioni, scopate e fidanzmenti, serve necessariamente il consenso e il riconoscimento altrui delle tue doti, altrimenti ti prendi una bambola gonfiabile . CHe poi un ricpnoscimento da tutti e tutte non ci sarà mai, che per alcune saremo sempre inchiavabili ecc è logico, la fiducia nei propri mezzi serve per scoprire una nostra strada sentimental/sessuale sulla quale però dovremo trovare necessariamente i riscontri di certe persone ... |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Se ti continuano a considerare idiota... Strada dove te la fai? Nel vicolo di casa tua? :nonso: Mettiamo il caso che una persona sia obesa e questa non si considera da sola poco gradevole esteticamente ed in base ad un qualche delirio si crede bellissima come Brad Pitt, secondo te in base a questa sua convinzione può andare a modificare facilmente i criteri selettivi femminili ed esser considerata bellissima - proprio in base a com'è fatta - senza usare compensazioni? Spiegatemi come si fa effettivamente questa cosa qua che magari la faccio, perché non ho ben capito cosa si intende. Se sei un morto di fame e ti credi ricco finisci ancor prima in manicomio, non è che vieni considerato Rockefeller dalle altre persone. In genere dopo due secondi che si discute con chi professa questa teoria, la stessa persona che l'ha messa in mezzo inizia o rompere le palle e dire che bisogna mettersi a dieta, allora dico solo una cosa: questa teoria è una bufala colossale. |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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che poi al giorno d'oggi la maggior parte delle relazioni somigliano eccome ad una commissione di esame/provino di X factor, con le donne quasi sempre nel ruolo dei giudici e i tot uomini che devono fare lo show, la ruota del pavone , buttare giù tutte le porprie carte, e poi vediamo chi viene scelto... Sempre più rare sono le situazioni come descrivi tu, il gioco delle parti, il balletto a due, soprattutto in giovane età, non è un caso che molti di 20-30 anni si sentono attratti da donne oltre i 40-50, le quali seppur meno competitive a livello fisico, appartengono ancora ad epoche nelle quali entrambe le parti si mettevano realmente in gioco, cercavano di conoscere e comprendere l'altra persona, mentre molte giovani ragionano secondo la logica " son giovane son figa, c'ho la fila, mi trucco esco e la mia parte l'ho fatta, ora ci pensino gli uomini a meritarmi..." |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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Se questo qualcuno adesso non vuol comprare questo prodotto perché giudica male certe sue caratteristiche, la tua convinzione che sia vendibile ad un certo valore presente nella tua testa, come fa a trasmigrare nella testa dell'altro e sedimentarsi lì? La tua convinzione che un prodotto inutile e magari dannoso per il mercato si può vendere, da sola risulta pressappoco impotente se ci sono queste resistenze. Poi queste resistenze, in concreto, devi riuscire ad abbatterle, e si pone un altro problema strategico estremamente complicato in certe situazioni (da risolvere e che non si sa se si può risolvere) che non dipende da certe convinzioni del venditore... Chi va convinto è il compratore, è questo che tira fuori i quattrini. Effettivamente alcuni sono riusciti ad imporsi sul mercato creando bisogni che non esistevano, ma avevano comunque un mucchio di mezzi, non erano singoli individui che disponevano di ben poco. Ripeto la stessa cosa che ho scritto prima Ma poi per inserirti e farti strada bisogna usare comunque qualche strategia effettiva che modifichi l'opinione altrui... |
Re: La certezza che non avrò mai nessuna
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