Fuori dalla gabbia
 

Mi sono chiesto cosa mi faccia sentire ad di fuori della gabbia della d(r)epressione e della frustrazione della vita (del giorno d'oggi). Fin da piccolo ho immaginato me stesso come un cavaliere in battaglie medievali in un mondo di violenza e morte e questo credo sia una cosa che mi farebbe sentire alquanto bene e mi permetterebbe di esprimere bene la mia natura.

Voi invece?

Re: Fuori dalla gabbia
 

Kim Tristan io fuori non mi riesco più a vedere o immaginare, dentro invece sto più o meno così...


E' proprio questa lotta infinita la gabbia...

Sarò fuori forse quando smetterò di lottare e mi arrenderò, ma in base a quel che conosco di me una vita non basterà per riuscirci.

Re: Fuori dalla gabbia
 

Da piccola usavo anche io l'immaginazione per giocare ma anche per combattere la noia . Non mi ricordo un trama preferito anzi ho spesso cambiato. Dal adolescenza in poi le mie fantasie sono diventato piu uno strumento per sodisfare le mancanze della vita sociale. Oggi in eta adulta lo faccio quando noto che i miei pensieri stanno diventando troppo ripetitivi oppure quando vorrei avere nuovi punti di vista. Sarebbe bello trasformarlo in un gioco quotidiano . Dedicare con piu coscienza del tempo al gioco , al immaginazione in questo modo qualunque cosa spiacevole uno e costretto a fare la fuori ha un peso piu ridotto perche il tuo spazio non te lo leva nessuno.