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cancellato16573 28-02-2017 00:10

i limiti e i guai della percezione
 
La gran parte delle pene che leggo qui, mi sembra legata ad aspetti percettivi. La percezione è una captazione momentanea del reale, ma può non coincidere. A volte l'effetto di una prima percezione può persistere e diventare giudizio immutabile.

Se esco di casa con 0°, avverto molto freddo, ma se corro, percepiscono una temperatura diversa. Come si fa? Si colgono più informazioni, per capire il reale.
Si dice: " non valgo, sono impacciato, sociofobico, nessuno mi cerca". Ma abbiamo pensato che potremmo.essere.ben voluti o stimati? Magari ne abbiamo avuto dei segni, ma non ci abbiamo creduto, avvertendo noi stessi come uomini e donne di serie B

Ancora: ci capita un guaio e lo percepiamo catastrofico. Possiamo sdrammatizzarlo. Ma per far questo, dobbiamo superare la percezione e considerare altri fatti reali, e il contesto più ampio.

La percezione non è negativa: ci fornisce informazioni, che però sono temporanee. Dobbiamo rivedere le situazioni e pensare che le percezioni si possono modificare. E' un bel vantaggio...

sparatemi 28-02-2017 01:33

Re: i limiti e i guai della percezione
 
il fatto è che nelle relazioni sociali ci sono diversi elementi che non possiamo controllare, come il feedback che ci portiamo dietro e le compagnie già formate, non è roba da poco!

in più non si può solo tastare il terreno nel campo sociale, bisogna essere al 100% in ogni momento perchè altrimenti si sfigura o si risulta strano agli occhi degli altri, le crisi di noi sociofobici bisogna sepellirle perchè i normali non li capiscono

cancellato16573 28-02-2017 08:33

Re: i limiti e i guai della percezione
 
OK, riflettiamo: è più facile cambiare una percezione, che la realtà.
La percezione va messa in discussione.

Ehi tu, coso... 28-02-2017 16:14

Re: i limiti e i guai della percezione
 
Uhm... nì.
Non siamo robot, non esiste il libero arbitrio, non esiste l'oggettività.
Noi siamo "programmati" per reagire in una certa maniera agli stimoli, a comportarci come ci comportiamo nelle situazioni in cui ci comportiamo come ci comportiamo (perché siamo fatti in modo da reagire secondo certi schemi fissi)

Se poi con cambiamento della percezione si intende l'ampliamento della propria consapevolezza personale, e/o anche guardare le cose da un altra prospettiva che non sia quella solita (tipo eludere i condizionamenti culturali e/o religiosi del contesto socio-culturale in cui si vive), allora sì.

XL 28-02-2017 17:20

Re: i limiti e i guai della percezione
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1878471)
OK, riflettiamo: è più facile cambiare una percezione, che la realtà.
La percezione va messa in discussione.

Ma spesso è la realtà che risulta diversa e insieme a questa la percezione.
Nell'esempio che hai fatto prima la temperatura corporea nei due stati (in quiete e movimento) è davvero alterata e diversa, non è la percezione a modificare questa temperatura, la temperatura corporea è davvero più alta dopo una corsa.

Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1878471)
La gran parte delle pene che leggo qui, mi sembra legata ad aspetti percettivi. La percezione è una captazione momentanea del reale, ma può non coincidere. A volte l'effetto di una prima percezione può persistere e diventare giudizio immutabile.

Non è proprio così, le pene di molte persone presenti nel forum consistono in una vita di relazione povera, poco soddisfacente, o che consiste in relazioni che si detestano e questa non è una cosa legata ad aspetti solamente percettivi.

Tanto è vero che poi chi sostiene queste teorie percettive poi subito dopo inizia a rompere le scatole relativamente ad un cambiamento effettivo e reale: chi è obeso dovrebbe mettersi a dieta, chi non ha lavoro dovrebbe trovarlo, chi vive così deve vivere colà, quindi poi non è vero che i problemi sono solo e soprattutto percettivi, perché poi le stesse persone che sostengono che i problemi sono percettivi subito dopo suggeriscono di modificarla questa situazione per star meglio.

Se la situazione è buona e la si percepisse cattiva, la situazione non andrebbe modificata, dovrebbe solo essere etichettata diversamente. Si sarebbe affetti da una specie di delirio, ma credo proprio che le cose non stiano così.

Una persona si percepisce brutta?
Cosa c'entra il suggerimento di andare a far palestra, cambiare look o cose del genere, se si ha a che fare solo con un problema di percezione di gradevolezza sociale sbagliata?
Prendiamo in esame i problemi relativi a trovare una partner: secondo te le persone presenti nel forum hanno ammiratrici in ogni dove, attraenti e che piacciono e si racconta che non è così? Ecco se fosse vero questo direi che la percezione risulta alterata e si ha a che fare con un atteggiamento delirante, ma credo che nella maggior parte dei casi questo non sia vero.

Io credo che nella maggior parte dei casi la percezione di sgradevolezza attualmente è reale, non ha a che fare con un racconto immaginario e delirante. Diverse altre persone ci trovano sgradevoli o poco attraenti in certi sensi davvero così come siamo adesso, e sinceramente raccontarsi una storia che non collima con la realtà attuale non vedo in che modo possa modificare le cose.

Se dopo una corsa senti caldo non è raccontandoti che in realtà fa freddo che la temperatura corporea scende. Se continui a correre continuerai a sentire caldo, per sentire una temperatura diversa non devi raccontarti qualcos'altro, devi fermarti e smettere di correre.


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