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Tuo padre? Te lo sconsiglio

Qualcuno vi ha mai sconsigliato un genitore? :)
O meglio: uno psicologo vi ha mai detto chiaramente che essendo vostro padre(o vostra madre) la causa di troppi dei vostri traumi andava definitivamente allontanato?
Io ho subito continua violenza psicologica da parte di mio padre fino a 24 anni circa quando ho deciso di allontanarmene. Ora che succede... che mi basta vedere che è arrivata una lettera da parte sua per cominciare a tremare per il panico. Tutte le volte che lo vedevo stavo peggio. Se lo sentissi al telefono o lo vedessi starei peggio.
Però allo stesso tempo non gli voglio male, mi dispiace per la situazione ma non ci si ragiona(sicuramente ha disturbi seri, altrimenti ci si potrebbe ragionare)... Lui vorrebbe rivedermi e se si comportasse normalmente lo accontenterei volentieri... ma proprio non ci riesce.
Sto cercando di inventarmi una soluzione che vada bene a entrambi ma sembra introvabile. E poi, se quello psicologo avesse avuto ragione? Boh.

Re: Tuo padre? Te lo sconsiglio

Quote:

Originariamente inviata da Mair (Messaggio 1870507)

Io penso che ad un certo punto di un genitore del genere smetti di sentire il bisogno, che se oltre al legame di sangue non ci sono sentimenti di stima e affetto non ha senso costringersi a "volergli bene". Puoi abituarti alla sua presenza (come ho fatto con mia madre), ma non potrai mai amare davvero come un figlio generalmente ama un genitore, e non è colpa di nessuno. Non è scritto da nessuna parte che il legame di sangue automaticamente è anche legame affettivo.
Sempre a mio modesto parere.

Concordo anche con le virgole.

Non capisco perchè per molti una cosa simile risulti impensabile.
Io parlo con i miei perchè non ho modo di andarmene. Per ora.
Ho perso il conto delle volte che mi hanno detto ''eh ma un genitore è sempre un genitore, cambierai idea''.

Re: Tuo padre? Te lo sconsiglio

Quote:

Originariamente inviata da Mair (Messaggio 1870507)

Presente!
Non é stato uno psicologo a sconsigliarmi mio padre, ma la vita e le circostanze mi hanno portato a prendere atto a 20 anni che ogni volta che tentavo un ravvicinamento a lui (i miei sono separati da molti anni) ricevevo solo tutto il peso della sua vita sconsiderata, del tuo carattere violento e autoritario.

Ora vivo nella sua città (sono rimaste incastrata qui, ma riuscirò ad andarmene prima o poi), non lo vedo e non lo sento da 3 anni, ma ho spesso il terrore di uscire di casa perché potrei incontrare lui o qualche membro della sua famiglia. Lui naturalmente non ha mai più chiesto di me, non sa dove vivo, cosa faccio, se sono viva... Ma meglio così.

Nell'ultimo periodo ho chiesto aiuto per risolvere alcuni malesseri che mi accompagnano da sempre, e la risposta è stata che la causa è stato lui e tutto il male che ha saputo farmi.

Io penso che ad un certo punto di un genitore del genere smetti di sentire il bisogno, che se oltre al legame di sangue non ci sono sentimenti di stima e affetto non ha senso costringersi a "volergli bene". Puoi abituarti alla sua presenza (come ho fatto con mia madre), ma non potrai mai amare davvero come un figlio generalmente ama un genitore, e non è colpa di nessuno. Non è scritto da nessuna parte che il legame di sangue automaticamente è anche legame affettivo.
Sempre a mio modesto parere.

Grazie Mair per avermi raccontato un po' la tua esperienza. Le tue parole sembrano le mie di qualche anno fa. Ma ora che non lo vedo da più di 5 anni e mi raccontano di come sia invecchiato, io mi sorprendo a provare dispiacere e affetto per questa persona.. non so proprio dirti perché. Sono io stessa a sorprendermi. Devo dire che almeno ha sempre chiesto come stavo a chi mi conosceva ma a parte questo purtroppo in sua presenza sto peggio.
Vorrei la botte piena e la moglie ubriaca ma si sa che non è possibile.

Re: Tuo padre? Te lo sconsiglio

A me ha detto di vederli entrambi il meno possibile,e distaccarmi anche emotivamente