Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

E' un mio disturbo, ma credo di essere in buona compagnia.

Si tratta di questo: a volte prevedo un certo evento. Che realmente si può verificare. Magari so che devo parlare di un certo problema con un collega. E fin qui ci siamo.
Non ci siamo invece su un altro aspetto: che mi metto letteralmente a progettare quello che dirò; poi mi metto a correggere quello che dirò e poi a cambiare ancora, come se fosse mai possibile prevedere un discorso esatto. Poi m'immagino pure la scena in cui tutto questo avverrà.

Aiuto!!! :o

Questa è una forma d'ansia (e un po' di mania...) mascherata. Le cose poi vanno sempre diversamente. Ma io voglio abbandonare questa modalità e considerarla per quello che è : non una premonizione, ma un sintomo specifico d'ansia.:nonso:

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Io non la vedo come una cosa necessariamente negativa:pensando:
E' un modo per affrontare l'ansia e la psicologa mi ha consigliato di farlo..l'importante è non immaginarsi scenari apocalittici e non pensarci in continuazione, secondo me.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Non mi capita come te, io di solito mi limito a pensare più o meno in generale alle cose che vorrei dire e al modo in cui farlo, ma non progetto esattamente il discorso nei dettagli. Anche perché quando arriva il momento mi si svuota la mente e non va mai come lo immagino, quindi nel mio caso è abbastanza inutile.

Ripeti tutto anche a voce, proprio "recitando" la possibile scena, oppure solo mentalmente? :pensando:

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

lo faccio anch'io, specialmente prima di fare una telefonata...

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Non faccio pensieri su quello che eventualmente dirò, non mi capita mai.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Sempre.Quando non lo faccio vado in tilt e non so che dire,quindi non smetterò

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Capita a tutti. Non penso sia un disturbo.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Ma i discorsi gli progetti mettendoli per iscritto, o è una cosa che fai nella testa?

Secondo me bisognerebbe fare il passo successivo, ovvero si potrebbe arrivare a progettare davvero quello che si potrebbe dire, mettendo per iscritto le nostre risposte alla maniera di una sceneggiatura, e poi aggiusti e raggiusti a seconda di quello che potrebbero ipoteticamente dirti.
Io è da un po che ci stavo pensando ma non l'ho mai fatto, penso che si potrebbe sfruttare questa paranoia per prevenire gli eventi per non fare le solite figuracce. :pensando:

Quindi secondo me è una cosa positiva, è anzi quasi uno spreco non utilizzare una simile paranoia ritorcendola a proprio favore preparandosi i discorsi. Secondo me c'è anche questo lato da considerare, se usato bene potrebbe rivelarsi utile.

Non farti una paranoia su questa paranoia, è una cosa positiva. Denota un tuo bisogno di controllare gli eventi anziché subirli. Da qualunque lato la vedo mi sembra una cosa positiva. Pensa a quelli così ottusi che nemmeno arriverebbero a formulare qualcosa del genere! Questa "capacità" è anzi quasi una qualità. Un superpotere! :o

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Anch'io cerco sempre di immaginarmi i dialoghi e studiare le risposte da dare. Oltre a questo, mi disegno anche delle varie opzioni, in modo da avere sempre la risposta pronta e non lasciare nulla al caso

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Grazie a tutti,

specialmente a quelli che mi hanno invitato a sdrammatizzare. Ma c'è un aspetto: prevedere i dialoghi e le situazioni, comporta qualcosa come una colonna sonora emotiva. Vale la pena anticipare le emozioni?

Il fatto che considero più rilevante, è che aggiusto le cose come più mi piace, voglio fare colpo e finisce che mi monto la testa. Di buono, c'è che l'ho capito. Comprendente che l'autoesaltazione è una cosa di cui non ti accorgi, sennò che autoesaltazione è?
Ma riconoscere che mi sto montando la testa è un vantaggio, specie per me , che sono bipolare. Quindi faccio retromarcia, ma valuto anche il resto del mio stato.
Gli stati alti dell'umore vanno frenati per tempo.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Se fosse segno di autosvalutazione, non nutrirei il proposito di fare quel discorso.
Sicuramente è un fatto che questo tipo di progettazione non è realistica.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

La sensazione che ho è che sembra un ripetere continuo per arrivare ad una perfezione, una ricerca quasi ossessiva che può collegarsi a una forma d'ansia, come dicevi all'inizio del tuo post.
Comunque tranquillo essere un po' ossessivi nella vita è una sicurezza che ci fa sentire meglio e se non da fastidio lascerei perdere, altrimenti come dici tu mi frenerei.

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Io schematizzo praticamente tutto quello che dirò prima di un appuntamento importante (e anche quello non importante pensandoci)...Non ci vedo nulla di strano...Addirittura in certi frangenti butto su carta tutte quelle che sono le mie intenzioni e le mie azioni...:o

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Grazie a tutti.
Mi avete convinto.
In effetti il mio psichiatra è contrario al fatto che mi psichiatrizzo un po' troppo. In tante mie cose lui vede solo una diversa normalità, e non una malattia.

In effetti, stavo drammatizzando la questione. Che male c'è a fantasticare su una situazione, in fondo piacevole, che potrebbe verificarsi?

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

Anch'io quando devo chiedere o dire qualcosa di importante faccio le "prove"sono una che si impappina in continuazione quando parla e la cosa mi imbarazza,naturalmente il risultato è comunque scarso!

Re: Progetto quello che dirò: aiuto!!!
 

penso sia una cosa abbastanza normale e che capiti a molti, magari chi più e chi meno!

io per quanto me li preparo prima certi discorsi in previsione di qualche evento, poi non riesco mai a spiegarmi come avevo preparato ... :mannaggia::sarcastico: