Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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la cosa più brutta secondo me è la mattina prendere e andare volontariamente a lavoro lol , poi quando ci stai fa niente , ma proprio l atto di andarci è atroce per me lol , a me viene da pensare robe tipo " e se ora scendo e corro a caso in mezzo a un campo nn è meglio? lol invece no devo andare volontariamente la lol " |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Ma lavorando costantemente a contatto con le gente col tempo la fobia non dovrebbe diminuire sensibilmente?
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Migliora il contatto superficiale, quello si.
Se magari i primi tempi hai vergogna a dire le cose davanti a più di una persona, andando avanti va meglio. In questo devo dire a me ha aiutato. Però come dice varykino questa superficialità dei rapporti non ti aiuta certo a creare dei legami, anzi. La vita diventa fatta di convenevoli oltre i quali non si va. Col cliente ti relazioni in automatico senza bisogno di collegare il cervello al tempo stesso la cosa ti toglie un sacco di energie e quando rientri vuoi solo stare solo e liberare la mente dal prossimo. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Nessun particolare problema mi pare. A me e' capitato di parlare sciolto anche davanti un centinaio di persone. Certo non come Mussolini a Piazza Venezia.
Alla fine quando e' un lavoro devi dire e fare quello che la gente si aspetta. Entri negli automatismi e negli schemi preconfezionati. Dagli quello che vogliono e fine. Semmai la questione della customer satisfatction e' piu' complessa; sorridere, essere cordiali, ispirare fiducia e simpatia, battutina giusta ecc... E dubito che un timido possa fare il rappresentante che conquista nuovi clienti. Una televendita pero' potrei reggerla se mi studio un personaggio. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Poi leggo anche gente che parla a un pubblico di cento persone. E niente,mi sento fuori posto anche qui |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
Penso che se fosse indispensabile portare uno stipendio a casa tutti si adatterebbero a tutto.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Non c'è da sentirsi fuori posto :nonso: Ognuno ha le sue storie e fra l'altro si conoscono in maniera parziale. Chiunque qui si sentirebbe fuori posto nei tuoi confronti sulla base di questo paragone delle attività che si svolgono. Non ha senso fermarsi alla superficialità di una frase e fare il paragone su quella. Se proprio devi farlo fallo con coloro di cui conosci la storia non con della gente su un forum di cui hai solo una vetrina superficiale. |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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no cmq tranqui che so finito dal medico 2 volte con l ansiolitici all inizio , ora nn ne ho più bisogno ma cmq ogni cosa è a se , tu parli per es ai ragazzini (credo) nn so da quanti anni , quindi boh nn conoscendo la tua storia volendo uno puo dire wtf , questa fa la maestra e ha la fobia? |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Sono io da sola che mi sottraggo rifiutando supplenze e non entrando in ruolo, ma nessuno mi viene a controllare |
Re: Lavoro a contatto con il pubblico
non è il fatto di essere sicuri o no , io ragiono in modo diverso , io sono consapevole che nessuno è capace a fare niente , quindi io sono solo un altro che nn è capace di fare niente . io la vedo cosi , per quello quella cosa nn mi tange , all inizio invece era come dicevi tu , poi mi so accorto proprio che sono tutti ritardati, e io come loro vado avanti lol.
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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Re: Lavoro a contatto con il pubblico
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