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Mannaggia alla morte...
...e a chi me ne ha parlato.
Secondo voi, se nessuno ci avesse parlato della morte, se non sapessimo di poter morire, come ci comporteremmo? Avremmo lo stesso modo di rapportarci col mondo e con la vita? |
Re: Mannaggia alla morte...
azz è vero:o
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Re: Mannaggia alla morte...
Va beh ma in qualche modo ti ci trovi davanti alla morte, pure se non ne senti parlare. Intorno a te nel corso della tua vita vedrai persone deteriorarsi per poi sparire dalla circolazione ( nel caso si vivesse ipoteticamente in un mondo che tiene lontana la morte dagli occhi dei vivi ).
Facendo due più due inizieresti comunque a fare dei collegamenti. Non avrà la morte l'accezione catastrofica e distruttiva che siamo soliti darle tradizionalmente ma comunque ci rappresenteremmo qualcosa di analogo perché la nostra esperienza per forza di cose arriverà a suggerircelo. E credo che trovarsi in faccia alla morte e maturare la consapevolezza della morte senza essere preparati sia molto più disarmante che altrimenti. Ma credo che se davvero qualcosa di simile potesse accadere ci trascineremmo ancora di più per inerzia perché vivremmo nella convinzione di non aver nulla da perdere. |
Cos ???
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Re: Mannaggia alla morte...
Ci sarebbero teorie della cospirazione su di essa :ridacchiare:
"vedo la gente morire" "ma che dici, gombloddo1!1!1" |
Re: Mannaggia alla morte...
Boh...io mi sono tolto davvero poche soddisfazioni (forse nessuna) e sò che un domani potrei morire (tiè :male: ).
Magari, l'estroversone o il "diversamente timido", si godrebbe la vita un po' di meno, visto che non sà... |
A Siddharta,Buddha, venne nascosta la morte,la vecchiaia e la malattia fino all'età di 29 anni. Poi lui stesso volle approfondire etc..beh,se la passava bene comunque.
In ogni caso anche se non sapessi razionalmente della morte (come avviene negli animali) ,la paura e l'istinto autoconservativo sono innati. Le azioni sarebbero comunque frenate. Solo se non esistesse la paura allora potresti fare tutto. Sarebbe pericoloso,però forse vivresti più intensamente,seppur meno a lungo. |
Re: Mannaggia alla morte...
Senza l idea e il pensiero della morte la vita sarebbe una rottura di coglioni :D
Sarebbe tutto molto meno affascinante |
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È una delle poche cose seriamente confortanti. Senza :pensando: credo che le situazioni siano o una vita vissuta ancora più nell'inerzia (tanto c'è tempo), oppure una disperazione dovuta al non potersi aggrapparre nemmeno a una sorta di condizione naturale comune. Pensavo pure alla possibilità che vada tutto a puttane in uno #yolo collettivo; poi mi son ricordato che l'acronimo è you only live once, quindi presuppone la conoscenza della morte, e... nada, un se pò ffa :D Edit : e lo humour nero, cazzo. Nono, lasciatemi la conoscenza della morte, altrimenti vivo male e.e |
Re: Mannaggia alla morte...
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Re: Mannaggia alla morte...
Sinceramente io quel che mi auguro e' che la mia vita passi indenne cioe' in qualche modo senza soffrire troppo e poi mi auguro il riposo/il nulla per sempre.
Un qualcosa che si protaesse all'infinito mi fa ben piu' paura, piu' qualcosa dura piu' c'e' la possibilita' di soffrire e non ci sarebbero neanche vie d'uscita. |
Re: Mannaggia alla morte...
L'idea della morte è stata un fattore limitante per la mia vita. Ho sempre trovato un senso di ingiustizia nel dover avere un tempo limitato e in parte la mia apatia è dovuta a quello. Ultimamente però sto trovando confortante l'idea di sparire nel nulla e non provare più niente.
In fondo per quello accadutomi dalla nascita, io mi sono sempre sentito un surrogato e non dovrei essere stato in questo mondo. |
Re: Mannaggia alla morte...
Se non avessi avuto paura della morte e non avessi avuto fretta di vivere, non mi sarebbe spuntato nessun problema e avrei vissuto con la gioia e la consapevolezza profonda che non avrei perso nessuno.
Ma la cosa migliore sarebbe se non esistesse proprio (e neanche le malattie)... almeno per me sarebbe la soluzione di tutto; altro che inerzia, avrei entusiasmo dalla mattina alla sera, miliardi di possibilità e nessuna sofferenza. |
Re: Mannaggia alla morte...
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Insomma la morte aiuta a dire: dopo tutto, me ne futto. |
Re: Mannaggia alla morte...
Sono gli animali che non hanno la consapevolezza di poter morire. (comunque c'è l'istinto per quello)
Insomma, alla fine è una questione di consapevolezza. Se non si sapesse di poter morire allora non si saprebbe nemmeno che toccando il fuoco ci si scotta, o che buttarsi giù da un dirupo non fa molto bene alla salute... :mannaggia: Più che altro bisognerebbe gestire questa paura. La paura dovrebbe essere appunto una reazione di difesa che subentra nel momento in cui siamo in pericolo. Il punto è quando la paura prende il sopravvento e diventa la paura a controllare noi. Penso bisognerebbe lavorare soprattutto su questo punto: ridimensionare la paura, catalogarla, darle il suo giusto posto senza che essa prenda il sopravvento. :pensando: |
Re: Mannaggia alla morte...
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Giusto. Ma come si fa quando si sente che non ci si fa da soli e quando chiedi aiuto gli altri ti creano una paura ancora più grande? |
Re: Mannaggia alla morte...
A me non cambio un cazzo, c'e' la vita, c'e' il buono e il dolore che potenzialmente potrebbe (se non si muore) essere eterno.
La morte non cambia sostanzialmente questo visto che non si sa che c'e' dopo, nulla, bello o brutto, ma se pone una fine all'eventualita' di dolore senza fine per me non guasta. Non ho ne' cosi' una bella vita ne' mi sento cosi' significativa per il mondo da volerla prolungare a tempo indeterminato. |
Re: Mannaggia alla morte...
se non sapessimo di dover morire, vivremmo come gli animali, che non muoiono, ma finiscono.
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