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Non sentirsi parte del gruppo...
Ciao ragazzi! :)
Qualche giorno fa ho partecipato alla festa di chiusura natalizia della mia azienda. È un momento in cui la formalità si mette da parte: si parla, si ride e si scherza. Sono iniziative pensate soprattutto per rafforzare i legami sociali tra colleghi al fine di aumentare la comunicazione e la produttività. Io invece continuo a sentirmi un estraneo. Sento enormi difficoltà nel legare col gruppo. Tendo dunque a parlare poco, a stare nascosto, a farmi notare il meno possibile. Quando interagisco con altre persone lo faccio in modo rigido e controllato, cercando di nascondere il più possibile le mie emozioni. Questo atteggiamento ovviamente non fa che renderti ancora più freddo agli occhi delle altre persone aumentando di conseguenza il distacco. Ovviamente quest'atteggiamento è frutto di alcune convinzioni irrazionali circa la percezione del mio valore e quello degli altri. Non è sempre così facile portare alla coscienza queste convinzioni: i pensieri negativi scorrono automatici e veloci e per la maggior parte non ci focalizziamo consciamente su di essi. Facendo però un sforzo ho potuto identificare almeno le seguenti convinzioni: - "Non ho cose interessanti da dire. Non essendo interessante quanto gli altri è meglio se me ne sto zitto" - "Meglio non intervenire in quella discussione, potrei dire cose inesatte e fare brutta figura" - "Quel gruppo sembra così coeso! Uno come me non ha alcuna speranza di farne parte" - "Ecco ora che hanno percepito il mio distacco/timidezza penseranno che sono strano, debole e poco interessante. Nessuno avrà interesse a legare con me." Mi piacerebbe capire quali sono i vostri comportamenti e pensieri nel momento in cui avete a che fare con gruppi di persone che non conoscente tanto bene. |
Re: Non sentirsi parte del gruppo...
Anch'io all' interno di un gruppo in un primo momento tendo a stare a guardare, mi serve giusto per capire chi ho di fronte, poi se comicio a parlare con qualcuno e mi sta simpatico il gruppo passa anche in secondo piano; viceversa se non mi sento apprezzato per un qualsiasi motivo, tendo a distaccarmi e a non entrarci nemmeno.
In genere non ho una grande simpatia per i gruppi, ma questa è una mia cosa caratteriale. Non ti conosco, ma secondo me non devi sentirti in colpa se non riesci a legare, magari non ti sembrano persone con interessi affini ai tuoi -dopotutto sono colleghi di lavoro- e tu hai un certo carattere, non è mica un reato. |
Io mi sento esattamente come te quando ho a che fare con gruppi di persone, specie se tra loro sono già in confidenza (ma anche no), mi sento sempre come se avessi ben poca speranza di raggiungere il loro livello di amicizia.
Insomma mi sento dal principio esclusa, e magari ho fatto solo un debole tentativo di interazione. La cosa peggiore è che posso diventare insofferente e antipatica sperando di andarmene al più presto. Gli altri lo notano e mi sento ancora più diversa e giudicata |
Re: Non sentirsi parte del gruppo...
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
Mai sentito parte di un gruppo in vita mia se escludiamo quei due anni di liceo che eravamo 3 gatti. Per il resto....ma sentito dentro il gruppo della comitiva,della squadra,della scuola, del catechismo e chi piú ne ha più ne metta.....sempre accomodante,sempre passivo, sempre sentito che se mi arriva un invito devo ringraziare quasi in ginocchio....e tuttora é cosi, come se entrassi a far parte di una massoneria.
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
Io non sono proprio emarginata,è più mio il disagio di stare in mezzo ad un gruppo perché poi si sa si finisce sui soliti temi,sesso relazioni e lì esce fuori tutto il mio limite mi ammutolisco,e comincio a rimuginare sul fatto che mi caccio in queste situazioni,chi me lo fa fare etc etc.A volte credo che vengo esclusa anche per questo è quindi per loro è più facile parlare senza me davanti!
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
ma perchè, uno non può essere freddo e distaccato? almeno con i colleghi
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
Io non mi sento parte di niente, nemmeno di ciò di cui a prima vista si potrebbe dire che faccio parte :pensando:
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Re: Non sentirsi parte del gruppo...
Il luogo di lavoro non è il posto migliore per sentirsi parte di un gruppo o per fare amicizia. C'è un accozzaglia di gente diversissima messa insieme in modo artificiale. La gente sul lavoro tende a mostrare la parte peggiore di se, diciamo la parte più aggressiva. E poi quando ci sono di mezzo i soldi pure le pecore si fanno lupi.
Poi è ovvio che in parecchi la pensano così e non si fidano dei colleghi e allora non nasceranno mai dei rapporti reali e di fiducia, o amicizia, ma per quanto mi riguarda, posso dire che non è colpa mia, all'inizio ero ben disposto e cercavo di essere amichevole, poi quando ho visto gente fare la spia, parlare alle spalle e danneggiare i colleghi per un proprio tornaconto, allora ho messo le giuste distanze. La battuta, la scherzosità se capitano, bene, ma ognuno a casa sua, niente gruppi whattsapp e niente cene. A natale se fanno l'aperitivo.. se è un giorno che mi gira bene ci passo 2 minuti, altrimenti niente. |
Re: Non sentirsi parte del gruppo...
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Lo sono per il disagio che provo, ma non vorrei essere così! :( Quote:
Ma quello che conta (per le tue emozioni) non è la realtà, ma la tua percezione della realtà. Se fossimo in grado di ragionare sempre razionalmente questo forum non esisterebbe perché nessuno soffrirebbe di ansia sociale... Quote:
Ma il disagio che provo si estende ovviamente anche ad altri gruppi diversi da quello lavorativo. Anche durante il periodo universitario sentivo analoghe emozioni. |
Re: Non sentirsi parte del gruppo...
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Comunque credo che dipenda molto dalla fiducia che si pensa di poter avere nelle persone che si frequentano. Gli altri forse non sentono la stessa necessità sul luogo di lavoro perchè magari già hanno il loro giro fuori e sono meno apprensivi nei riguardi dei rapporti con i colleghi, o comunque si limitano a recitare la loro parte (che poi non so come si faccia a fare ciò se non si è poco emotivi) pur non essendo molto tranquilli nei confronti degli altri. O magari qualcuno è più ingenuo e si fida a prescindere. |
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