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Non riconoscersi più.
Non mi sento più la stessa persona che ero qualche mese fa. Mi piacevo molto di più. Ero entusiasta, pieno di progetti, idee e fiducia in me stesso.
Ora è lammerda. Ma non mi preoccupa tanto la depressione, quanto proprio la sensazione di non essere più la stessa persona a cui appartengono i ricordi che posseggo. Non mi tornano le scelte fatte, i progetti, le ambizioni, le emozioni del passato. Non mi capacito di come sono arrivato dove sono. |
Re: Non riconoscersi più.
sento più o meno la stessa cosa.
Quanti anni hai? |
Re: Non riconoscersi più.
Gli anni di Cristo.
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Re: Non riconoscersi più.
Riesci a capire quale è stato il punto di volta? Ci sono stati eventi specifici che hanno fatto sì che perdessi l'entusiasmo?
Se non sbaglio hai sempre avuto questi periodi di fase down alternati a quelli di euforia, probabilmente è "solo" frutto di questo, magari acuito da un periodo di entusiasmo più intenso del solito. Tocca aspettare che la giostra risalga. |
Re: Non riconoscersi più.
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Ho avuto la sensazione di essere in discesa durante gli sgoccioli della stagione estiva, poi c'è stato un deterioramento radicale durante l'assunzione del depakin, il cui dosaggio è stato rimodulato a causa del tracollo. (http://www.fobiasociale.com/depakin-chrono-500mg-56495/ ) Dal momento in cui l'ho scalato, ho avuto giusto due giorni positivi e in cui l'umore era ottimale, dopodiché ho sempre oscillato tra un umore sufficiente e uno insufficiente (sto cercando di tenerlo monitorato). Ma il punto non è essere felice o triste, è proprio che non so chi sono, non riesco a ritrovarmi in quelle passioni che avevo solo qualche mese fa e che mi sembravano vitali. Domani ho un concerto, ho comprato il biglietto quasi a forza perché è un gruppo che ho adorato (crystal castles). Ma adesso non so se mi piace. A volte sento degli odori, come quello della nebbia giorni fa. Alcuni ricordi, alcune emozioni, riemergono dal passato. Ma è come se non fosse roba mia, è come se mi avessero innestato dei ricordi a forza. Vorrei cacciar via la persona che sta occupando il mio corpo, e richiamare invece quell'individuo eclettico, passionale, brillante, che sentiva di avere il controllo delle cose, e aveva la speranza di poter agire. Questo vedermi spettatore della mia stessa esistenza mi sta innervosendo. Ovviamente dal pdv farmacologico solo la psichiatra (che vedrò fra una decina di giorni) potrà fare valutazioni, ma quest' "assenza di me", quest'incapacità di definirmi, è un'esperienza talmente strana che mi sta destando preoccupazione. |
Re: Non riconoscersi più.
Forse stai diventando un comune mortale.
O ti stai rendendo conto di esserlo |
Re: Non riconoscersi più.
Mah si anche io sono cambiato tanto rispetto al passato. avevo più entusiasmo ed ero più altruista e "bravo", mi interessavo di più delle persone. questa è un cosa buona ma le suddette caratteristiche facevano anche in modo che io fossi molto più sognatore e ambizioso (per poi ricadere spiaccicato a terra) e più ingenuo e fragile. Forse il cambiamento è stato semplicemente un adattamento alla vita.
L'unica cosa che veramente mi stupisce, in negativo, è che pur non avendo una depressione grave che ti appiccica al letto, non ho più sogni, obiettivi, vivo di routine come un anziano che ormai non aspetta più niente dalla vita |
Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
Magari è una fase della vita che devono passare tutti, arrivi a un punto in cui devi fermarti e riflettere, poi dopo un po si riparte. E' difficile avere sempre le idee chiare su quello che si deve fare. Io ormai penso più a comportarmi di istinto senza pensarci troppo, tanto è la vita che si "fa da sola" a un certo punto. Ed è una cosa che ho provato, quando forzo troppo le cose e faccio in modo che "succeda qualcosa", quasi mai succede davvero
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Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
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Vi capisco benissimo, anche per me ê come se gli anni migliori siano finiti e ho solo 30 anni!! Quanto avrei voluto essere diverso, ma purtroppo é andata cosí
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Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
La butto lì, per caso potrebbe essere dovuto alle forti preoccupazioni per il futuro?
Mollare il lavoro per cercare di costruirsi qualcosa di più adatto a sè è senza dubbio encomiabile ma immagino porti una buona dose di stress, a questo va ad aggiungersi la fatica del quotidiano, il tuo desiderio di auto miglioramento costante e relativi sforzi per raggiungerlo...questo momento di apatia può essere una risposta fisiologica del tuo corpo a cui forse hai chiesto troppi sforzi. Datti tempo, senti cosa avrà da dirti la psic, ricarica le energie, in periodo di forti cambiamenti credo sia abbastanza comune il non riuscire a godere delle proprie passioni o dar spazio ai propri interessi. |
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Re: Non riconoscersi più.
Appena letto la prima frase ho pensato "Problemi con il farmaco" Una sensazione di cambiamento così veloce senza avvenimenti scatenanti mi fa pensare solo a quello. La dottoressa ti saprà dire se è causato dall'utilizzo del farmaco.
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Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
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Re: Non riconoscersi più.
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Va avanti da tanti anni..eventi scatenanti ne ho avuti più di uno..ma più che altro é uno spegnimento che é iniziato dal 2008.. Sto ripensando di far passare queste cavolo di feste e poi a gennaio ritornare dallo psichiatra. Mi darà un antidepressivo,non mi entusiasma prenderli..ma non vedo altre soluzioni |
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