Suicidarsi dalla felicità
 

Domanda seria.È possibile?
Dev'essere la birra che mi fa fare queste domande:mannaggia:

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Lol, no, non credo.
Cioè, l'atto del suicidio rappresenta l'esatto opposto della felicità, sarebbe estremamente illogico e irrazionale.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

What? :pensando:

Certo che l'alchool ti fa strano se ti fa venire questi sentimenti :mrgreen:

Ti rispondo da lucido ''aspirante suicida'' quale sono, non credo ci si possa ammazzare dalla felicità, è come essere tristi per aver vinto un miglione di euro, non ha senso, nei miei pochi momenti ''felici'' non c'ho mai pensato, nei miei pochi momenti sereni invece si.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Dr. Scotti!

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Lol, io conosco questi, non so se sono gli stessi che intendi tu: https://vimeo.com/boccu03

Per paura di crollare giù presto da quella felicità e per avere un lieto fine.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Ma sono fantastici! :mrgreen:
Non ne ero assolutamente a conoscenza, adesso me li guarderò tutti :bene:

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

:D:D

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

C'è chi è felice di suicidarsi perché fa ritorno al proprio Dio che gli ha promesso dei "doni" e un paradiso ma alcuni di loro piangevano e sicuramente non ridevano quindi tutta questa contentezza non l'ho vista.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Può essere.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Pare che nell'antica Grecia alcuni seguaci di Platone, invasati dalle sue teorie, si suicidassero per poter raggiungere direttamente "Il Mondo delle Idee", l'Iperuranio... forse questo può essere un caso di "suicidio per la felicità".

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Eppure diciamo: "sono contento da morire" :pensando:
Forse cercando questa frase potrebbe apparire una spiegazione interessante

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

O era"muoio dalla felicità "? :pensando:

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Quest'estate ho avuto un attacco di panico da "troppa gioia". È stato veramente strano.
Arrivare a suicidarsi per un singolo evento del genere mi sembra improbabile, ma se ne capitassero di diversi, io credo sarebbe difficile da reggere.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

mmm non penso proprio...

comunque sarebbe bello morire felici o anche goduriosi, almeno non depressi...

Sì,si dice "morire dalla felicità".:nonso:

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Ho sentito qualcuno farlo... Non è stata una bella storia...

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Diversi anni fa c'era un blog (italiano) di un tizio che voleva suicidarsi proprio perché sentiva che era quello che voleva, non per disperazione o altro. Esponeva pacatamente questa sua inclinazione e i passi che, giorno dopo giorno, faceva per organizzare il trapasso.
Il blog aveva ottenuta una certa fama, io ci ho dato un'occhiata e sotto ogni post c'era una quantità incalcolabile di commenti: chi cercava di convincerlo a ripensarci per "salvarlo", chi lo insultava, chi lo incitava, chi lo prendeva per un troll che stava fingendo tutto...
Be', alla fine ha fatto che ha detto avrebbe fatto, mi pare buttandosi giù da un ponte.
Chissà se il suo blog, ormai inattivo, c'è ancora da qualche parte nella rete...

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

Si, tempo fa c'erano sette che si suicidavano collettivamente. E lo facevano con piacere. Non so se esistano ancora sette del genere. Ah, forse un giorno lo farò con piacere.

Re: Suicidarsi dalla felicità
 

stasera mentre stavo guidando, a un certo punto ho avuto davanti a me una zona di strada meno illuminata, ovvero ad alcune decine di metri davanti a me vi era una illuminazione limitata, tanto da sembrare praticamente buio, rispetto al punto da cui provenivo. Per un attimo ho pensato a un impulso a lanciare la macchina contro quello che sembrava essere un muro di oscurità o di vuoto, pensando che ciò rappresentasse un suicidio e l'ho pensato non in un momento particolarmente depresso ma con una sorta di compiacimento.
Forse stare sempre eccessivamente preoccupato per ogni minima cosa e volere che ogni cosa incontri la propria sensibilità e anche 'delicatezza' porta la testa a insorgere per qualche veloce passaggio di tempo nella ricerca dell'opposto, nella ricerca del farsi male, come una liberazione.