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Copiare a scuola
Ma xkè in classe mia tutti quanti copiano e solo io no?Tutti che si passano i bigliettini ed io(ed il mio amico)gli unici sfigati che non copiano e se lo prendono sempre in quel posto ad ogni compito in classe.
Questo non è giusto, solo xkè siamo + timidi e meno socievoli non ci passano i compiti...che palle... Proprio l'altro giorno è successo x l'ennesima volta:tutta la classe ha copiato, e solo noi 2 no xkè nessuno ci ha passato nulla.Uffi :( Raccontate le vostre esperienze durante i compiti in classe :P Vi prego ditemi che non sono l'unico a non copiare :cry: |
Non copiare è il primo passo per avere una tua autonomia,per non omologarti agli altri,per ragionare con la tua testa all'interno di un contesto scolastico.Un domani sarai tu a prendere decisioni e dovrai farlo indipendentemente ci sia qualcuno li'ad aiutarti.
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io non copio perchè sono bravo....anzi...sono gli altri "estroversoni e bulletti della classe" a cercare di copiare, ma da me hanno rinunciato xkè cerco di non passar mai niente....a quei opportunisti...
per quanto riguarda il tuo caso...prova a non copiare, ma a chiedere ad un tuo compagno la risposta, oppure fatti i fogliettini a casa |
Io la scuola la odio ed odio soprattutto studiare a casa le cose che mi assegnano.
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Cmq sbagliato sezione :? Moderatori spostate in generale please.
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Neanche io ai tempi della scuola ero abbastanza furba e accorta da saper copiare, però ti assicuro che c'è molta più soddisfazione nel riuscire a raggiungere autonomamente dei traguardi, anzichè affidarsi alla sorte o all'arbitrio altrui. I ragazzi italiani di oggi puntano troppo spesso alla mediocrità, non vedono nella scuola un'opportunità per elevarsi dalla massa o per forgiare il proprio pensiero critico. Non so quanti anni tu abbia, ma può anche darsi che da grande ti pentirai di non avere studiato quando dovevi, perchè - alla fin fine- nella vita, è sempre più avvantaggiato chi studia. Prima o poi i nodi vengono al pettine. E io non parlo solo intermini di carriera, quanto di formazione della persona, dell'essere umano..... "fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".... :wink: |
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studiare è facile.basta rinchiudersi tutto il giorno in casa davanti a un libro.avere successo richiede altre doti che la scuola non puo' darti. |
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Anche se poi servissero altre doti, se comunque non hai le basi, sei pieno di lacune e non ti sei mai costruito un metodo in giovane età, non vai lo stesso da nessuna parte! E poi, comunque, io parlo QUI dello studio inteso come strumento di comprensione del mondo, come mezzo per forgiarsi quelle qualità che permettono all'individuo, in seguito, di muoversi con scioltezza anche in altri ambiti. Poi, non bisogna confondere la capacità di pensare con il nozionismo fine a se stesso.....le conoscenze servono, poi sta a vedere COME le si sa utilizzare e rielaborare. "La vera cultura è ciò che sai dopo aver dimenticato tutto". |
Io copiavo di brruttto 8)
PS.Infatti sono un ignorante :lol: |
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a scuola ho sempre copiato, anche all'esame di maturità.
mi preparavo i bigliettini e li mettevo nell'astuccio o scrivevo le cose nei dizionari. nelle materie umanistiche andavo bene e nei bigliettini scrivevo solo qualche data per storia o qualche regola grammaticale per latino e greco. ma nelle materie scientifiche...non avete idea! il mio caso era talmente disperato che il professore vedendomi coi bigliettini non interveniva nemmeno più: mi guardava scuotendo la testa mentre sudavo e strappavo e sbianchettavo fogli interi. sapeva perfettamente che non sarei stata in grado di capire le formule che avevo nascosto nell'astuccio! :lol: comunque non disperarti, i prof se ne accorgono...e ne terranno sicuramente conto nelle loro valutazioni finali. :wink: |
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io copiavo solo nelle materie che non mi piaceva studiare come fisica inglese biologia ogni tanto matematica, nelle altre non avevo bisogno perche mi piacevano e dunque studiavo.ho sempre pensato di essere bravo a copiare ma una volta un mio ex compagno mi disse che i professori mi facevano copiare perche ero un coglione,che schifo pure loro mi vedevano come un essere inferiore. :roll:
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Non seguire il gregge, spesso, è qualcosa di lodevole. Non qualcosa di cui doversi vergognare o lagnarsi. |
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Io studio quando mi pare, dove mi pare e soprattutto quello che mi pare! Sono sicuro di avere una cultura superiore al 90% dei ragazzi della mia età, non certo grazie alla scuola. :P |
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ok ragazzi già che ci sono dico pure il mio curriculum scolastico :P
Sono fermo al liceo (bocciato lo scorso anno per poca volgia di aprire i libri). E quest'anno...l'andazzo è stato lo stesso...nuova classe...mi sono ritrovato abbastanza bene come nell'altra (a parte i miei silenzi che ogni tanto creano perplessità alternati ad altri momenti di estroversione), sono partito abbastanza discretamente e poi vuoii momenti no fuori dalla scuola, vuoi che l'unico mio difetto sta proprio nella mia testa mi sono ritrovato nella stessa situazione dello scorso anno. Purtroppo la verità è una sola: volendo io mi sarei fatto il liceo ad occhi chiusi senza perdere un anno, invece fin da piccolino ho sempre cercato di fare il minimo per ottenere il massimo ottenibile con quel minimo. Purtroppo ho una visione della vita del tutto differente dal 99,99% della popolazione mondiale: non ragiono nè come i ragazzi sfaticati che hanno ocme massima aspirazione fare l'operaio per poi buttar ei soldi al sabato sera n disco in cerca di sesso e alcool, nè come chi vede nella scuola/lavoro una delle più grandi ambizioni umane. Ho una visione della vita a tutto tondo anarchica (mista di sentimento e razionalità) e anche molto anticonformista e tutto ciò condiziona enormemente il mio modo di vivere il mondo: nessuna omologazione (nè verso una parte, nè per la parte opposta), non tollero regole troppo restrittive (se non quelle dettate dall'usta,l'esperienza, il cuore e la propria testa), non tollero che il mondo sia diviso tra una parte di sfruttati e una parte di padroni e non tollero gente al potere e gente costretta ai suoi ordini; stessa cosa si ripercuote nell'ambito scolastico: considero la vita nel suo complesso e questo mi da una visione della vita alquanto contrastante; da una parte la certezza purtroppo che ci siano dati 70 anni in media per vivere, ma che questo potrebbe anche essere il mio ultimissimo istante da essere umano--> da qui ne deriva una visione della vita dedita da una parte al "carpe diem", ma anche nel viver enon per qualcosa (uno stato, delle leggi, un'etica di giustizia universale e perpetua), ma per una mia etica, per la mia persona e per le persone che amo e stimo, dall'altra che s vuole in quel poco tempo che ci è offerto fare del bene più che può (ma a seconda dell'umore che può anche pensare "e perchè fare del bene? tanto presto finirà tutto"); dall'altro che per godersela in quei 70 anni devi essere disposto a giocartela: purtroppo la mia prospettiva anarchica-comunista è pura utopia, lontana anni luce;in questo mondo non c'è spazio per sogni, utopie e sentimenti...c'è solo mer*a disposta a corrrerti incontro per sporcarti. Nel mio mondo ci si interesserebbe solo dell'ambito di cui si è realment einteressati e ci si impegnerebbe in quell'ambito per il bene della restante parte della comunità. In questo mondo non è così: per me non ha senso la scuola come istituzione: perchè è basata su un qualcosa d'intangibile--> voti a persone su argomenti che nel giro di qualche mese saranno cancellati dalla mente; su qualcosa che probabilmente non servirà a quella persona e per il suo futuro; vorrei che si potesse scegliere una propria specializzazione (universitaria) molto prima dei 18 anni (diciamo che già il biennio potrebbe bastare)--> e invece in questo modo c'è gente che arriva a 18 anni non avendo più voglia di andare avanti perchè non ha voglia di affrontare argomenti che ritiene suprflui per la sua vita. Esempio banale mio: io starei ore e ore sui libri di filosofia, psicologia, arte, ma anche sulle poesie (del passato e del presente), come anche sulla chimica e farei inglese solo perchè è utile per la vita. Il resto? il resto per me è superfluo e mi cadono le braccia sapere soltanto che sono costretto a studiarlo per raggiungere il mio obiettivo (ore e ore di latino,matematica, fisica che tolgono irrimediabilmente tempo a quei famosi 70 anni in media a nostra disposizione). Ed è proprio così che alterno periodi in cui perdo ogni minima voglia di aprire libri (accorgendomi che più passa il tempo e più la vera vita scorre inesorabilmente) e altri in cui mi accorgo che purtroppo lo devo fare per ambire a ciò che desidero per la mia vita (filosofia/psicologia,arte ecc...ecc...). Così tra alti e bassi sono giunto anche quest'anno a 1 mese dalla fine dell'anno con praticamente tutte le materie sotto. Risultato? E' da 1 mese che mi sto facendo il posteriore a suon di 7 per convincere i miei prof che il cervello c'è, ma è tutta questione di stimoli e della mia prospettiva di vita. Ecco. Per la prima volta nella mia vita sento paura (anzi seconda...la prima credo sia stata quando ho saputo che la morte di mia nonna era prossima). Paura perchè mi rendo conto che per la mia visione distorta di questa società sto rischiando tutto. Perchè mi conosco più di tutti e so che il mio cervello tende a reagire solo quando gli si presenta uno stimolo forte (come la paura), altrimenti tende ad assopirsi (e conoscendomi sentendo la mancanza di una prospettiva futura e vedendo nel mio futuro solo un lavoro manuale presente sentirei così pochi stimoli da arrivare all'autodistuzione senza alcun rimorso). EDIT: insomma credo anch'io come Jiky che tutto sommato per capacità e per cultura personale valgo almeno il 70-80% dei miei coetanei (non è che ci voglia molto :D), ma però tutto ciò non è verificabile in una società come la nostra così conforme alla massa,al conformismo, alle regole, a giudicare le persone o come bianche o come nere, a creare pressione su ogni singola scelta. |
Non esserne troppo sicuro. Gli elementi validi, se lo vogliono veramente, prima o poi si fanno notare. Quello che bisogna evitare è chiudersi in casa, convinti che tanto il mondo è troppo idiota per capirci.
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Il fatto che tu abbia le tue passioni e sei capace di apprendere anche al di fuori del contesto scolastico e al di là di un imposizione (o percepita come tale da te), non preclude la possibilità di imparare anche attraverso le istituzioni e un percorso di formazione più tradizionale...con questa idea "adolescenzial-anarchica" si dà l'ennesimo colpo alle istituzioni che - seppur con le loro pecche e mancanze - cercano cmq di assolvere alla funzione di formare il cittadino di domani. E forse, il bene più grande, è cambiare le istutuzioni da dentro, agire in esse, e non opporcisi a tutti i costi per una sorta di ribellismo insito in chi crede di avere capito tutto della vita al di là di un "noioso e pedissequo programma scolastico". Ok, studia anche quelo che ti pare, coltiva la tua individualità, ma non disdegnare ciò che può offrirti la scuola solo perchè è qualcosa che passa attraverso un'istituzione "obsoleta e barbosa". Se una tua prof ti fa conoscere Pasolini o leopardi credo che all'allievo si spalanchino mondo impensati e grandissimi...ora li si rifiuta solo per puntare i piedi contro la scuola e le sue "imposizioni"? Cerca di vedere lo studio come un'opportunità per conoscere cose nuove e che magari mai avrai l'occasione di reincontrare (penso al latino e alla sua letteratura), per forgiarti gli strumenti per un sano e indipendente spirito critico, da non appiattire a sterili e vuote nozioni.... |
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