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Che fareste al mio posto?
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Re: Che fareste al mio posto?
stella89 abbiamo parlato tante volte io e te, che hai una intelligenza sopra la media penso se ne siano accorti tutti, me compreso, e forse anche questo è un problema, perchè quando si è troppo intelligenti aumenta anche il grado di consapevolezza di ciò che succede a noi e nel mondo e quindi anche il grado di sofferenza.
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Re: Che fareste al mio posto?
La tua situazione mi ricorda un pò la mia
Anch'io sono controllata dai miei e trattata male Non puoi cercare un lavoro con vitto e alloggio nella città dove vuoi andare? |
Re: Che fareste al mio posto?
è impossibile per come sono le condizioni ora in italia, se cercasse casa le chiederebbero cauzione, tre mensilità anticipate e un contratto di lavoro stabile, avere un lavoro stabile? in italia? e dove lo trova? forse se fosse figlia di qualche parlamentare, con qualche raccomandazione la piazzerebbero da qualche parte, perchè in italia ormai si sa, non si lavora per merito o capacità, si lavora per raccomandazioni.
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Re: Che fareste al mio posto?
mi riferivo a lavori tipo domestica e cose simili dove le danno vitto e alloggio
se vuole andare via di li, non trova lavoro e se lo trova, non può permettersi una casa, mi pare l'unica soluzione per un pò di tempo |
Re: Che fareste al mio posto?
wow non è facile quello che stai passando, io ti direi di continuare a lottare, lo so la solita frase fatta ma purtroppo è cosi.Per prima cosa devi andare via dalla casa di tua sorella e per questo dovresti trovarti un lavoro anche uno insignificante che cmq non ti faccia sentire cosi male e dovresti anche dividere l'affitto con altre persone tipo studenti cosi almeno pagheresti di meno, poi con calma potrai cercarti un lavoro che ti soddisfi davvero. Fanculo a tutti quelli che ti hanno voltato le spalle compreso i genitori adesso devi pensare solo a te stessa e devi iniziare a reagire :) se sei intelligente come dici vedrai che troverai una soluzione anche se ci vorra' del tempo.Basta farti trattare da stupida devi cambiare e per iniziare devi accettare l'ansia e pensare che non è la fine del mondo e col tempo riuscirai a superarla. L'IMPORTANTE è VOLERLO e CREDERCI!:) buona fortuna ciao:):mrgreen:
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Re: Che fareste al mio posto?
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Re: Che fareste al mio posto?
su questo hai ragione
ma se continua a stare li è peggio, ne soffre troppo almeno via da tutti ha un pò di pace e serenità |
Re: Che fareste al mio posto?
si su questo concordo, perchè come tutte le persone sensibili restando là diventa l'immagine riflessa di quello che vedono gli altri, se gli altri la vedono come una incapace (ingiustamente) le si comporterà da incapace, un po come quello che succede nei paesini, ti marchiano in un certo modo fin da piccolo e tu cresci con quell'ombra fino all'età adulta e anche se sei diverso gli altri alla fine ti fanno autoconvincere che sei fatto in un certo modo, e alla fine ti comporterai non per come sei ma per come gli altri ti fanno credere di essere.
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Re: Che fareste al mio posto?
ma se rimane li, la sua autostima si abbasserà ancora e non riuscirà più a recuperarla
ha bisogno di recuperarla e anche di serenità |
Re: Che fareste al mio posto?
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Re: Che fareste al mio posto?
proprio per questo ho suggerito quella soluzione
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Re: Che fareste al mio posto?
per i lavori con vitto e alloggio la vedo dura, prendono solo straniere, perchè così evitano di pagare contributi, inoltre sanno che le straniere sono più ricattabili e quindi lavorano tanto e per pochi soldi, non è un caso se ad esempio i lavori tipo badante sono fatti 99% dei casi da straniere.
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Re: Che fareste al mio posto?
non prendono solo le straniere in questi lavori
anche le donne italiane |
Re: Che fareste al mio posto?
io proverei a farmi dare l'invalidità. c'è gente che ce l'ha e non la merita, tu mi sembra che stia soffrendo abbastanza per averla. almeno con quello un po' di tranquillità ce l'avresti.
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Re: Che fareste al mio posto?
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Re: Che fareste al mio posto?
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Wolferstein ho scritto la risposta ad Oblomov qui sopra prima di leggere il tuo post :bene: Grazie, mi hai capito benissimo. |
Re: Che fareste al mio posto?
So che significa essere delle reiette nella propria famiglia,tu hai anche il problema della disoccupazione,dipendi da loro a livello economico di conseguenza sei un bersaglio facile da abbattere e da vessare,io sono stata disoccupata 3 anni e mio fratello e i miei mi hanno fatto sentire una merda, la persona più inutile sul pianeta,devi trovare un lavoro non so se vivi in una grande città potresti trovare lavoro in un bar o fare la cameriera,non è il massimo,ma avresti uno stipendio e non staresti in contatto 24 ore su 24 con tua sorella!
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Re: Che fareste al mio posto?
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Re: Che fareste al mio posto?
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Senza soldi miei devo inevitabilmente dipendere da mia sorella in questo momento, sottostare alle sue regole, ai suoi schemi che non sento miei e che non mi appartengono. Se no vado per strada e in questo momento di fragilità dico sinceramente che non avrei la forza di sostenere una situazione del genere. L'ideale sarebbe avere dei miei spazi. Una persona forte e con le idee chiare circa sè stessa e i suoi desideri, riuscirebbe a trovarseli anche in una condizione di convivenza non ottimale, io no. Proprio vado in apnea. Non riesco a rilassarmi, ho sempre la sensazione di essere fuori luogo, sbagliata, inopportuna, non gradita. Mi relaziono sempre sentendomi in debito, o in torto, comunque sempre in una posizione scomoda, e bassa rispetto all'altro. Se poi quell'altro che convive con me è una persona estremanente forte, con degli schemi rigidi, poco flessibile e pronto a criticarti o a riempirti di sensi colpa ogni ad ogni piè sospinto, è la fine. Arrivo la sera che mi sento esplodere dalla tensione..e nei giorni a seguire divento sempre più remissiva, mi sento sempre più insicura e piena di sensi di colpa. Addirittura, dopo due giorni che stavo a casa di mia sorella, avevo paura a muovere le cose quando lei e mio cognato andavano a letto. Andavano a letto alle 22.30 perchè la mattina si dovevano svegliare presto e avevo paura anche a prendere un bicchiere d'acqua. Una volta facendo rumore, mia sorella mi ha ripreso. Sono arrivata ad avere fame la notte, perchè a tavola ho paura a mangiare sentendomi a disagio visto che non mi guadagno niente, e ad andare in punta di piedi fino in cucina per prendere un cucchiaio di nutella, facendo tutto lentamente con una tensione da far cascare i capelli. Siccome poi sia mia sorella che mio cognato si accorgono di tutto, non essendoci posate sporche nel lavandino per camuffare quel cucchiaio in più sporco, e non potendo rischiare di fare rumore per lavarlo rimettendolo a posto, ho creduto bene di avvolgere nel primo fazzoletto che ho trovato a portata di mano, per poi infilarlo nella mia borsa dietro il divano letto in salotto. Immaginate la scena..io che in punta di piedi che contratta quasi sul punto di avere un infarto, calcolo ogni passo cercando di non farmi sentire per arrivare in salotto. Non ho chiesto neanche il pigiama a mia sorella che non avevo fatto in tempo a lavare a casa.. ho dormito morendo di freddo, dentro un divanetto letto usato il giorno precedente dalla nonna di mio cognato, una donna di 80 anni..lenzuola e federe erano sgualcite e non lavate, ma non avrei certo potuto dire niente. Insomma non avrei l'opportunità così di trovare me stessa e di rinforzarmi, piuttosto prevedo lo sviluppo di un tumore a breve termine o di un infarto fulminante. Anche nel caso trovassi lavoro, stando a casa di mia sorella, con la tensione che accumulerei durante le giornate, più quella della sera che avrei ritornando in un ambiente rigido e non mio, mi sentirei male. L'unica soluzione sarebbe o trovare un lavoro nell'altra città, sperando che un miracolo me lo faccia tenere..appoggiandomi da mia zia che è meno rigida rispetto a mia sorella, nell'attesa di mettermi i soldi da parte per pagarmi un altro affitto, o avere la fortuna di trovarlo qui vicino a casa dei miei, in modo da poter tornare a casa avendo la possibilità di ritrovarmi dopo le tensioni e pressioni quotidiane. I miei tra una settimana vanno a stare definitivamente da mia sorella, quindi se trovo lavoro, avrei casa libera. il problema è trovarlo il lavoro, ma soprattutto tenerlo... |
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