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Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Il titolo della discussione credo sia già abbastanza esplicativo già di suo. Io nei miei 24 anni di vita mi sono reso conto dall'adolescenza in poi di essere fobico verso i No da parte delle altre persone. Durante l'adolescenza la gente s'inventava storie e bugie su di me proprio per non invitarmi fuori, ero una persona di troppo a quanto pare. Ora grazie a queste persone ho notevoli difficoltà nel lavoro che sto facendo (il consulente). Inoltre proprio per evitare il rifiuto ho sempre messo le altre persone davanti a me stesso soffrendone immensamente. Io vorrei superare tutto questo e spero vivamente di farcela anche se ho voci nella testa che urlano il contrario.
Voi invece come vi rapportate con il rifiuto? Ci soffrite? |
Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
sicuramente l'essere rifiutato da parenti, amici e ragazze ha causato il 70% della mia depressione, ma la cosa che mi fa più male è che non sento di meritare tutto questo.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Sinceramente ci soffrivo in adolescenza ora non me ne frega più niente se mi rifiutano, anzi quasi quasi sola sto anche meglio
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Nessuno, visto che non posso obbligare qualcuno a fare qualcosa mi pare logico che la persona compia la sua scelta ed io la accetto.
Un poco di arrabbiatura mi sale se una persona è obbligata a fare una cosa e la risposta che ricevo è un suo rifiuto nel doverla/volerla fare. Ma forse intendevi altro... :pensando: |
Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Mi danno un po' fastidio solo quando lo dicono alla fine quando magari mi sono già impegnato per organizzare qualcosa....per il resto penso che sia una loro scelta.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Ci soffro tuttora moltissimo, so che non dovrei, che me ne dovrei fregare ma non ci riesco. Ovviamente è uno dei tanti fattori che sinergizza (in negativo) con il mio stato mentale nel senso che certe cose mi fanno star male e mi inducono ad agire (o non agire) con azioni che mi fanno stare peggio.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Io intendo in particolar modo il fare qualcosa per il quieto vivere sacrificando così idee, opinioni, se stessi in pratica in favore di una maschera sempre diversa. E' quello che mi è capitato da circa 10 anni a sta parte. Infatti mi sento debole e avvilito anche quando sorrido davanti gli altri.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Ho un buon rapporto con i rifiuti, sono un 24enne alcolista da 5...
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
temo il rifiuto e allo stesso tempo anche qualcosa che va nella direzione opposta, la possibilità di essere 'risucchiato'. Ne consegue un comportamento anomalo e difficoltà ad avere relazioni equilibrate, problemi che cerco di evitare evitando per quanto possibile l'entrare in confidenza con le persone.
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No. Mi limito a fare qualche passo in più verso il suicidio.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
In passato ci stavo male anche perchè tendevo a dare una certa importanza al giudizio altrui. Ora molto meno (se non proprio zero a volte) ma credo cmq che possa far sempre un pò male essere rifiutati o comunque sentirsi "essere messi da parte", che non fa altro che mettere ancor più in risalto la propria anormalità nella società
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Sospiro di sollievo.
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Ormai mi ci sono abituato, la cosa non mi tange più. Rimarrei deluso solo se la persona a rifiutarmi fosse una a cui ho dato parte della mia fiducia.
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Re: Che rapporto avete con il rifiuto da parte di altre persone?
Non fa più male come prima quando non mi invitavano alle feste,perché ero piccola e si sa quando sei giovane ci stai male,oggi mi limito a pensare che certo cose non cambiano mai, a lavoro i colleghi organizzano cene aperitivi,invitano gli ultimi arrivati ma non me,per una frazione di secondo arriva la stilettata al cuore e poi vado avanti facendo finta di niente,come ho sempre fatto,a cosa servirebbe prendersela?
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