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Studio e deconcentrazione
Apro il libro, lo chiudo, fisso la copertina. Mi alzo, un giro insensato e mi risiedo. Sfoglio superficialmente il libro. Lo prendo ed esco fuori perchè la luce è propizia. Torno dentro perchè il sole negli occhi lo è un pò meno.
A stomaco vuoto è difficile studiare, quindi mangio. Lo è anche a stomaco pieno, quindi aspetto di digerire. Ho troppo sonno per leggere quindi prendo un caffè. Prendo il caffè ma poi sono troppo agitata. Poi comincio a leggere, tre righe e mi ritrovo con la testa appoggiata sul libro a pensare a maialini rosa, o qualcosa di simile che sia dissimile da quello che devo studiare ovviamente. Sono sempre stata "facilmente distraibile", ma è da quando l'università è diventata il posto delle mie peggiori ansie da sociofobica che la cosa è diventata davvero frequente. E ora studio spesso la notte, quando la stanchezza ti prende, ma assopisce anche le ansie. Voi avete altri "sistemi"? |
uguale uguale.
e grazie a dio è finita. |
Re: Studio e deconcentrazione
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Re: Studio e deconcentrazione
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Re: Studio e deconcentrazione
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Re: Studio e deconcentrazione
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Ansiosissimo, penso lo stesso valga per me. Credo sia il mio modo inconscio di evitare l'università: niente studio = niente esami = niente università. Infatti mi pesa iniziare, poi dopo è fatta e di solito non ho problemi a capire o comunque mi piace studiare, per questo lo collego alla sociofobia. Ma chi te l'ha diagnosticata questa forma di depressione? Psicologo o neurologo?
Vero Gravis, oggi ho fatto proprio così e ho notato che ha funzionato decisamente meglio. L'ideale è avere il libro a portata di mano e sfogliarlo quando non si ha nulla da fare, o comunque senza orari precisi ne riti. La prossima volta lo avvolgo nel celofan e me lo porto sotto la doccia : D |
stesso discorso per me...
sarà quel che sarà, ma o una cosa mi piace davvero (esempio una sana poesia--> ma anche lì mi basta un piccolo pensiero per distrarmi e iniziare a viaggiare) o senza rendermi conto ho passato 5 ore con il libro aperto sfogliando appena una pagina e mi ritrovo la mattina dopo nei guai. |
MURIEL , questa forma di sindrome ansioso-depressiva me l'ha diagnosticata uno psichiatra, il quale pernso sia il più preparato per questi sintomi, anche se molti vanno pure dal neurologo. Lo psicologo non fa un cazzo, purtroppo, perchè nn può prescrivere farmaci.
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