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la pericolosità dell'introversione
Essere taciturno e non estroverso ha solo svantaggi. Oltre a raccogliere meno informazioni sul mondo esterno il fatto di non comunicare i propri ci mette al "riparo" purtroppo dal vaglio e dall'avallo logico degli altri. A volte questo genera catastrofi psicologiche. Insomma non ci sono che svantaggi nel non ragionare ad alta voce...anche nelle "piccole cose"
P.s. chi me la da'? |
Sono d'accordo con entrambi
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Re: la pericolosità dell'introversione
:interrogativo:
eppure il progresso per la maggior parte è stato fatto da persone introverse che pssavano il tempo a rimuginare su problemi che altri ritenevano noiosi, inutili o troppo complicati x dedicarci tempo.. |
Quote:
Noi mica rimurginiamo su quesiti che possono cambiare la storia? Lo facciamo su robe che in fondo sappiamo che sono paranoie. |
Re: la pericolosità dell'introversione
È vero che essere troppo introverso o troppo estroverso non va bene, però il secondo estremo viene tollerato moooooolto di più rispetto al primo, non scherziamo :bene:
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Re: la pericolosità dell'introversione
Non confondiamo l'introversione con un disturbo...
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Re: la pericolosità dell'introversione
Mah... non penso c'entri sempre l'introversione con l'essere taciturni. Credo anche che uno può per esempio sentirsi estroverso "dentro" ma che per una qualche ragione trova difficoltà ad esprimersi. Io certe volte mi sento un "vulcano" con tanta voglia di spaccare, di inserirsi... ma finisco poi per scontrarmi con le mie mancanze/carenze e ritornare sui miei passi
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