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Vivere spaventati
Sempre in allerta.
Io ho 33anni e ho paura di tutto,dalle cose più banali(insetti, punture,aereo,allontanarmi da casa,sentirmi male in giro...),a quelle sociali (guidare,parlare in pubblico,chiedere info,parlare di certi argomenti...),a quelle esistenziali(il futuro, la miseria,la fine di una relazione,la solitudine,la vecchiaia...). Il campanello d'allarme è sempre attivo,e a volte penso che mi scoppierà il cuore. Per la paura ho perso molto dello slancio vitale e desidero rinchiudermi e restare nella mia zona comfort,dove mi vengono a trovare solo le paure del terzo tipo (e qualche insetto :D). La paura più grande è quella di non avere risorse sufficienti a "farcela". |
Re: Vivere spaventati
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Re: Vivere spaventati
Quoto anche io sul riposo a vita, ci stavo pensando proprio in questi giorni:mrgreen:
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Pur non soffrendo più di tanto delle paure del primo tipo... Come non quotare quanto detto finora.
Ho una gran paura di dovermi sforzare, combattere, per sempre, al solo scopo di "sopravvivere": da un punto di vista economico e sociale. Come scrissi in un thread aperto tempo fa, la vita è composta da una serie di "doveri" e la paura di non riuscire ad adempiervi mi rende ansioso, depresso, alienato. A volte penso che mi piacerebbe essere già un pensionato: libero di aspettative, potendo essere "solo" me stesso. |
Re: Vivere spaventati
Anche io . Quello che temo maggiormente e la mia salute fisica e mentale.Lo sciock e talmente grande che ora metto in dubbio qualsiasi cosa. :testata:
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Ci sono cose che spaventano anche me, ma non so indicarle con esattezza..
Adesso, per esempio, mi sento stanco, distrutto fisicamente come se fossi appena tornato dalla maratona di New York.. Non ho la forza nemmeno di farmi la doccia, né di prepararmi da mangiare.. In questo momento anche aprire una scatola di tonno rappresenta una fatica.. Sono sdraiato sul letto, ripenso alla giornata di lavoro e non mi spiego così tanta stanchezza.. Mi sento apatico, stordito, privo di stimoli, incapace di provare piacere, assente, svogliato, abulico, depresso. Questo mi spaventa... e non poco.. Specialmente se penso quanto tempo va avanti sta cosa.. Ho perso contatti con il mondo.. Mi sento scollegato, sembra quasi di essere su un altro pianeta, e più tempo passa meno voglia ho di ritornare sulla terra... Ecco un'altra cosa che mi spaventa.. Mi sto spegnendo giorno dopo giorno.. E intanto il tempo passo ed io sono fermo, immobile, senza forza, senza voglia, nemmeno più di reagire.. Non ho amici e nemmeno li cerco, neanche li voglio.. Non ho una donna, e neanche la voglio, se ci penso, forse non mi interessa più neanche scopare, ammesso mi sia mai interessato( neanche questo saprei dire con certezza).. Vorrei solo finisse questa farsa.. Questa stupida e inutile esistenza nel miglior modo possibile, magari senza "dolore"... Magari nel sonno.. lo chiedo tutte le sere prima di addormentarmi . L'ho chiesto anche ieri notte, e anche stasera lo farò... Non so... Ma non me la sento più... nemmeno di sperare che cambi qualcosa... forse mi va bene così ( chissà) o forse sto solo aspettando i titoli di coda... E che cali il sipario.. Ecco! Tutti questi pensieri, aggiunti a molti altri un pò mi spaventano... |
Re: Vivere spaventati
Sono spaventata dalla vita da sempre, mi obbligo a fare quello che posso stando malissimo. Ho sempre bisogno di qualcuno, di un appoggio, di una spalla (o meglio la farei io la spalla). Non sono indipendente e forse non lo sarò mai. A volte sono così in crisi che non riesco neanche a formulare una frase, sembro proprio una ritardata. Ho paura del futuro perché mi vedo sempre cadere più in basso e mi vedo in una situazione irrecuperabile.
A volte mi rendo conto che mi mettono ansia perfino le scene in tv, per esempio penso "oddio ma io questo non riuscirei mai a farlo" e mi agito, sto messa male proprio in tutti i sensi. |
Re: Vivere spaventati
Claire, con tutto il rispetto, hai attraversato un mare di merda, STAI attraversando un mare di merda e pensi ancora di non farcela?
Magari non ti rendi conto quanto siano codardi quelli che tu consideri "normali", che alla prima buca vanno in crisi. C'è una marea di gente là fuori molto peggio di te, magari ti reputi il fondo del barile, ma credo che tu manchi di immaginazione. Ogni volta che ti leggo avverto questa contraddizione, sei sociofobica e fai l'insegnate. è come dire che hai il terrore del buio ma come lavoro fai i turni di notte o che ti fanno paura i pesci e lavori in un'acquario. immagino sempre l'incredibile forza di volontà che ti preme ad avanzare, ogni giorno ad affrontare lo stesso panico ancora e ancora. Non è mica acqua borra quella lì, in qualche modo non è solo disperazione, credo ci sia un motore dentro di te che ti spinga, e non è detto che grippi tutto d'un tratto. |
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E fai l'insegnante?? Io pensavo fosse uno scherzo, invece.. Mah!!!... |
Re: Vivere spaventati
QUOTO TUTTI.
Per lo più ho paura della gente, quella mi spaventa sul serio, ho paura delle aggressioni, ogni giorno si sente di gente malmenata, accoltellata, rapinata. E più che altro mi sento così: Quote:
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Re: Vivere spaventati
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Riuscire a compiere, nonostante tutto, azioni "quotidiane" mi permette di mantenere uno stato coscienzioso decisamente scomodo e insoddisfacente ma unico. Nel mio caso, a parte forti attacchi d'ansia e di panico, riesco a trasformarlo in qualcosa di diverso. La mia paura più grande è quella di avere troppe risorse sufficienti per farcela. |
Re: Vivere spaventati
Cara Claire,
anch'io vivo alcuni dei tuoi turbamenti. "Cuore in allarme", cantava Lucio Dalla ( Anna e Marco ). La tua descrizione mi fa pensare che sei preda delle emozioni, come del resto accade a me , non di rado. 1000 pensieri vengono e diventano 1000 paure. Allora, come si fa? Io faccio cosi: scatta un allarme (mentale o su sollecitazione ambientale) ed evito di dare una risposta o una rassicurazione subito. Quando scatta un allarme, mi metto in agitazione, che è lo stato meno adatto per ragionare. Allora aspetto di calmarmi, prima di cercare una risposta. E' meglio sopportare il dubbio, ma placarsi, che correre subito ai ripari. Anche perché la maggior parte delle volte, non è richiesta una risposta immediata. Quindi, se sei così emotiva, puoi provare semplicemente a prendere tempo. A me funziona e sono meno timoroso. |
Re: Vivere spaventati
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Re: Vivere spaventati
Poniamoci questa domanda:
in che condizione siamo quando si affaccia un cattivo pensiero? Non è sul pensiero che bisogna agire, ma sulla nostra condizione. |
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Re: Vivere spaventati
Può darsi che viviamo un momento misero. Ma perché mettersi a ragionare proprio in quel momento?:testata:
Tra un minuto, forse sarà lo stesso; anche tra un'ora. Ma tra due ore ci può essere un momento migliore ed è quello opportuno per ragionare. Esiste forse una legge che ci impone di ragionare su una cosa, non appena ci viene in mente?:nonso: |
Re: Vivere spaventati
Non far montare l'ansia, prima. Se viene, aspettare che cali.
Quando mi accingo a fare qualcosa o anche solo a pensarla, spesso sento che affiorano dubbi, ansia, e paura. Se vado avanti lo stesso, queste cose montano. Ho capito che è meglio fermarsi, in attesa di ripartire in uno stato più calmo. Perché dopo è ben difficile gestire le cose , quando il treno è in corsa. Altre volte, ho fatto già delle cose, ma mi sembra di aver fatto male, perché il mio livello emotivo, caratterizzato da ansie e paure, è troppo elevato. Se do un giudizio, è viziato. Quindi devo aspettare che l'emotività si smonti, per valutare la mia azione. |
Re: Vivere spaventati
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Re: Vivere spaventati
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Comunque sono seguita da un neurologo e ho fatto la risonanza con mezzo di contrasto,ma non per questi motivi. Anch'io penso sempre di più che sia un disturbo fisico-neurologico e non psicologico.Ma non ho diagnosi nè qualcuno che me la faccia,le paicologhe credono che ci si possa lavorare per risolvere,io sempre meno |
Re: Vivere spaventati
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