![]() |
Is depression a disease of civilization?
stavo guardando un video di un certo neuropsichiatra americano di nome Stephen Ilardi che sostiene che la depressione sia una malattia causata dalla modernità e menziona le ricerche fatte su una popolazione di raccoglitori-cacciatori della Nuova Guinea che vive in condizioni primitive e dove il tasso di depre è 1 su 2000 persone cioè lo 0,05%. Ilardi dice che lo stile di vita moderno (dal 1800 in poi) ha coinvolto solo otto generazioni e quindi il nostro cervello non si è abituato a sopportare tale stress, spiegando così l'aumento dei disordini depressivi nonostante l'aumento dei farmaci preposti alla cura.
non dico che non possa avere ragione, ma come si fa a tornare indietro ad uno stile di vita pre-industriale più semplice e meno complicato? il fatto stesso di andare a scuola, imparare a leggere e scrivere, incamerare migliaia di nozioni, interagire con migliaia di persone anziché con piccole comunità, sviluppare abilità professionali complesse, apprendere tutte le varie dinamiche sociali e culturali di una civiltà moderna può essere stressante e implica determinate conseguenze sul nostro cervello nel lungo periodo. l'idea di tornare indietro e vivere primitivamente per essere più felici non è una soluzione praticabile per come la vedo io. le soluzioni che propone (fare più movimento, stare di più all'aria aperta, magnare sano ecc.) possono essere utili ma fino a che punto? |
Re: Is depression a disease of civilization?
Gli stressor non gestiti provocano la depressione.
Chi li regge meglio non c'incappa, chi li regge male proverà un disturbo psicologico, depressione inclusa. In Nuova Guinea, stressor credo ce ne siano ben pochi, proprio per il fatto che lo stile di vita è antico e senza inutili fronzoli. Oggi leggevo delle richieste di aiuto mediche su di un sito, 4/5 erano problemi psicologici/psichiatrici, tipo 50-60 richieste in 2 gg...mi sembrava un bollettino di un manicomio...mi ha fatto specie come c'erano molti più problemi a livello mentale che di tutto il resto del corpo. Tornando o.t., non c'è modo x tornare indietro, a meno che succedano eventi catastrofici es. guerre o disastri ambientali. Diversamente è un continuo progredire. Le statistiche che accertano che frà 10 anni la depressione sarà la prima malattia per numero di casi non sono balle. |
Re: Is depression a disease of civilization?
Sono in parte d'accordo, si fa una vita malsana e ciò predispone a disturbi psichici di vario tipo, anche se credo che le forme genetiche siano un po' di più di quel 0,05%.
Però credo più che i vari disturbi siano causati dal non sentirsi all'altezza/non riuscire a far fronte ai vari stimoli e modelli che ci vengono proposti. Vediamo troppe cose, troppi confronti col prossimo. Quando la gente viveva nelle piccole comunità aveva una visione limitata al proprio contesto e non aveva modo di vedere situazioni migliori della propria. Esempio: esci e vedi 1000 cose in vetrina che non potrai mai comprare, vedi coppie di gente benestante in auto belle e sai che quelle cose non ti apparterranno mai. Vedi amici,cugini e conoscenti avere belle carriere e vite piene e tu, io, noi, si rimane sempre al punto di partenza.. secondo me anche queste cose portano alla depressione |
Re: Is depression a disease of civilization?
Pensa che a questa teoria ci stavo pensando qualche giorno fa e stavo anche per aprire un thread sull'argomento : ora scopro che non è solo una mia idea :)
Guardando per ore un documentario sulle Alpi, osservando le montagne mi sono resa conto che mi trasmettevano una strana forza fin dentro le ossa... E mi sono detta che i nostri occhi sono " costretti" a vedere asfalto, automobili, grattacieli, metropolitane ecc ma che in realtà noi siamo nati per vedere un ruscello appena apriamo la porta di casa. E così le nostre orecchie sono nate per sentire il suono del vento, il canto degli animali.. (non so se si parli di questo fattore visivo nel video perché ne ho visto solo una parte) Credo che in effetti la depressione possa diminuire cambiando lo stile di vita.. piano piano.. magari scegliendo mestieri meno d'intelletto e tornando a fare gli artigiani. Questo per quanto riguarda la depressione. Purtroppo per altre patologie non sarebbe sufficiente. |
Re: Is depression a disease of civilization?
Quote:
questa in breve la mia opinione. |
Re: Is depression a disease of civilization?
Quote:
c'erano anche molte guerre, ed è probabile che anche lì i più deboli soccombevano. Poi c'era anche più vita di comunità, difficilmente le persone rimanevano totalmente isolate |
Re: Is depression a disease of civilization?
A mio avviso il problema deriva dal non seguire l'istinto quanto serve.
Lo si è demonizzato troppo, e invece è fondamentale comprenderlo. A volte poi va soppresso, ma non represso. |
Re: Is depression a disease of civilization?
Ho sempre sostenuto che la tecnologia sia il male:bene: Molti mi hanno dato del retrogado che ha paura del progresso ma io di progresso non ne vedo.
|
Re: Is depression a disease of civilization?
comunque che una societa' quanto piu' innaturale (cioe' lontana dalla natura e dai suoi vari aspetti) e disumanizzante (piu' complesso da definire, ma il concetto si capisce) tanto piu' aumentano le malattie psichiatriche (e non solo quelle probabilmente) non mi stupisce (senza nulla togliere al che si' prima della penicillina si moriva un bel po' di epiodemie e quelle cose che penso sappiamo tutti)
|
Re: Is depression a disease of civilization?
Nei tempi antichi, quando si viveva in piccole tribù, l'essere umano non aveva neppure il modo di svilupparla: occorreva la collaborazione di tutti gli abitanti della comunità per sopravvivere, la terra era molto meno affollata, si doveva imparare in fretta le abilità necessarie perché la vita era breve. E' proprio questo il rovescio della medaglia: non esisteva la depressione, ma si moriva in battaglia, di stenti o di malattie allora non curabili e la vita molto più faticosa a livello fisico anche se diciamo molto meno complessa anzi diciamo pure molto semplice a livello sociale, portava a non sviluppare malattie psichiatriche ma in compenso a un invecchiamento assai precoce.
|
Re: Is depression a disease of civilization?
Sinceramente diffidò di queste rivelazioni, a partire dal fatto che la depressione è difficile da misurare.
Poi penso che queste popolazioni vivono in ambienti stabilì e questo permette un buon adattamento. Ma se l'ambiente cambia, lo stress gli viene anche a loro. Non dico di no, ma cautela. |
Interessante, in coesione con le mie ideologie e le mie preferenze.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:29. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.