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FabioLeonardo 17-09-2016 20:43

Quattro anni dopo...
 
Questo topic vuole essere una considerazione dello stato in cui ero anni fa, di ciò che è accaduto nel frattempo e di come mi sento ora, includendo un certo sfogo personale senza nulla a pretendere.

Circa quattro anni fa pubblicai questo topic sul forum:
http://www.fobiasociale.com/il-mio-capolinea-34568/

ora lo sto rileggendo pensando a cosa ho fatto in questi ultimi quattro anni:
ho terminato i tre anni di università, con un anno fuori corso, arrancando e con un voto non molto alto. In quel periodo avevo messo su parecchio peso per lo stress degli ultimi esami. Quindi ho cercato lavoro per dei mesi, poi ho fatto volontariato in due diversi ospedali (il primo abbandonato dopo neanche un mese) per sei mesi. Dopodiché spinto dal forte desiderio di fuggire (si proprio fuggire) dal duro ambiente familiare, ho seguito un corso di lingue all'estero per quattro mesi, periodo durante il quale ho perso il peso in eccesso e pareva stessi facendo buone amicizie. Così ho lavorato all'estero, ma dopo soli due mesi di lavoro ho mollato, e non tanto per il vivere da solo ma per il non riuscire a gestire il lavoro con le altre persone, rovinando di nuovo tutto.

E' ormai passato un anno da quando sono tornato a casa, più abbattuto che mai. Non sto facendo praticamente nulla, ho provato a fare qualcosa di nuovo ma non riesco ad impegnarmi in nulla mentre vedo invece i miei coetanei e conoscenti andare avanti quando io sono tornato al punto di partenza, così come è sempre successo.
Cosa fare dunque? Pensavo che ormai tanto vale rassegnarsi e riprendere a studiare così a tempo perso per "provare" qualche concorso pubblico, che già so che non passerò (troppo tempo fermo e la concorrenza è spietata).
Se poi trovo un qualche lavoro spero di portarlo avanti per più dei soliti due-tre mesi che ho io di autonomia per le cose nuove prima di arrendermi.

In conclusione: il mio stato d'animo dopo tutto questo? Ho cambiato l'immagine del mio avatar apposta.

cancellato17797 17-09-2016 22:27

Re: Quattro anni dopo...
 
Non me la sento di darti un consiglio (anche se secondo me hai già dimostrato di poter superare certe difficoltà, devi solo stare attento a non "ricascarci". Lo so, è facile a dirsi ma meno a farsi). Questo però sì: :consolare:

FabioLeonardo 18-09-2016 09:08

Re: Quattro anni dopo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Murakami (Messaggio 1792604)
Non me la sento di darti un consiglio (anche se secondo me hai già dimostrato di poter superare certe difficoltà, devi solo stare attento a non "ricascarci". Lo so, è facile a dirsi ma meno a farsi). Questo però sì: :consolare:

Purtroppo sai il fatto di "ricascarci" è diventata una costante in tutto ciò che provo a fare, e dopo tanti tentativi uno perde la voglia...(Grazie comunque del :consolare:)

Svalvolato 18-09-2016 09:13

Re: Quattro anni dopo...
 
E' la situazione che si viene a creare a molti di noi, si prova a cambiare ma poi si torna nella zona comfort, perché il cambiamento richiede decisioni dure, e spesso non si ha il coraggio di prenderle, o almeno di portarle avanti. Io ti consiglio di cercare qualcosa a livello lavorativo per provare almeno ad uscire di casa, visto che da come scrivi non ci stai bene; purtroppo non saprei dirti molto di più, ho sempre preso la vita molto alla lontana, senza entrare mai sul ring, facendomi trasportare dalla corrente.

FabioLeonardo 18-09-2016 09:35

Re: Quattro anni dopo...
 
Quote:

Originariamente inviata da Svalvolato (Messaggio 1792749)
E' la situazione che si viene a creare a molti di noi, si prova a cambiare ma poi si torna nella zona comfort, perché il cambiamento richiede decisioni dure, e spesso non si ha il coraggio di prenderle, o almeno di portarle avanti. Io ti consiglio di cercare qualcosa a livello lavorativo per provare almeno ad uscire di casa, visto che da come scrivi non ci stai bene; purtroppo non saprei dirti molto di più, ho sempre preso la vita molto alla lontana, senza entrare mai sul ring, facendomi trasportare dalla corrente.

Infatti sarebbe per me una buona cosa. Anche se penso che non avendo alcuna esperienza pratica di lavoro, anzitutto non saprei dove cercare e come cominciare, e poi se devo entrare a diretto contatto con le persone (es. clienti, ma anche coi colleghi) comincio a snervarmi dopo pochi mesi.

Sarebbe bello trovare un lavoro quale che sia dove te ne stai da solo a lavorare e a fine giornata consegni il lavoro al capo e alla prossima...

StacyFreak 19-09-2016 04:17

Re: Quattro anni dopo...
 
Quattro anni dopo...
(i miei anni più bui in assoluto tra i dieci di malessere)
Dopo questo picco bellico con la vita mi ritrovo a stare bene (a parte alti e bassi), anche se ho notato che la voglia di fare e l'entusiasmo hanno caratterizzato un periodo abbastanza breve. Mi ritrovo ad aver fatto varie esperienze, ho raggiunto traguardi più che altro mentali, (a parte un corso formativo ed un apprendistato sul piano pragmatico) perciò stringi stringi sono in stallo in una condizione altrettanto ''inconcludente'', come direbbero molti... Solo che ora la affronto in maniera diametralmente opposta. Cerco di assecondarli, gli squilibri quotidiani, perché ho la consapevolezza che avere eccessiva paura delle ricadute è solo un modo per facilitare la loro concretizzazione. Aleggiano sensi di colpa, impotenza, frustrazioni varie, ma è come se non mi tàngessero più di tanto. Ho costruito con fatica una base chiamiamola 'stabile', o almeno decisamente buona rispetto alla nonbase di prima, e cerco di mantenere l'equilibrio. Se prima il filo del rasoio era di un micron, e stavo sempre per terra, almeno adesso posso dire che cammino su un bel tronco più o meno solido. Certo le folate di vento si perpetuano, a volte pure le raffiche violente, ma non vedo perché dovrei crucciarmi troppo di ciò. L'importante, nonostante apatia ed ups and downs, è non perdere completamente di vista gli obiettivi e riuscire a capire quando è arrivato il momento di darsi una scrollata... Perché continuo a starmene rintanata a casa a dedicarmi solo a ciò che mi piace? Io lo so che prima o poi mi devo dare una mossa, eppure nonostante un margine d'impegno, passano i giorni e mi accorgo che sto ancora 'ferma'... Sarà forse un messaggio del mio subconscio che mi chiede una tregua? O forse sono un'eudemonista?
Posso solo ripetermi che non devo adagiarmi troppo sugli allori, poiché questo benessere generale è qualcosa di preziosissimo e se mi abbandonassi totalmente nelle braccia del dolce far niente rischierei di comprometterlo. Peggio ancora se lasciassi che i pensieri e le cose negative lo attacchino, senza difenderlo fino a vincere entrambi.

Morale della favola:
  • Shit happens + La famosa scatola di cioccolatini
  • Death or Glory
  • Sono umana anche io (per certi versi :mrgreen:)

FabioLeonardo 19-09-2016 09:39

Re: Quattro anni dopo...
 
Se è per questo anch'io ho cercato di assecondare i miei squilibri e i miei sbalzi d'umore. Ma quando vedi che nei periodi buoni riesci a darti a forza quella spinta per fare qualcosa di nuovo, che credi ti tirerà fuori dal pantano in cui ti trovi, e poi arriva come sempre il periodo nero a rovinarti tutto mostrandoti le tue debolezze e le tue mancanze, così da farti mollare per l'ennesima volta...alla fine stai come me che ti è passata perfino la voglia di riprovarci.

E come penso spesso: più arrivi in alto e più ti farai male quando cadrai. (...e poi dove la prendi la forza per ricominciare la scalata?)


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