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il pensiero del sacrificio
ma a voi il pensiero del sacrificio cosa suscita? parlo di immolarsi per una causa o per qualcuno, non so, tipo salvare qualcuno in extremis da un incidente automobilistico, e prendersi un suv in piena faccia, o cose del genere...
il pensiero di fare un gesto estremo come questo vi farebbe sentire orgogliosi? o addirittura un evento desiderabile? rifletteteci cortesemente valutando la nostra vita, i nostri problemi, le vostre situazioni e realtà particolari è onorevole secondo voi terminare così? non sto dicendo di uscire e salvare gente a caxxo per poi restarci secchi ci mancherebbe, siamo nel campo delle ipotesi, della fantasia, pura e semplice speculazione e nulla di più. |
Re: il pensiero del sacrificio
Non so, smetti di esistere e basta al momento non ci trovo niente di onorevole ma nemmeno di disdicevole :nonso:
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Re: il pensiero del sacrificio
Immagino che l'immolazione diventi una notizia di rilevanza nazionale, si organizzi nella città dell'eroico defunto una fiaccolata, si avanzino proposte medaglie al valore etc.: i compagni di scuola che in vita l'avevano sempre ignorato o deriso, davanti al microfono dell'inviata del programma tv pomeridiano di turno, rivendicano indissolubilità del loro legame di amicizia; la maestra che non aveva mai registrato l'esistenza di quell'alunno nella sua memoria, sempre dinanzi al palcoscenico televisivo, ricorda commossa la sua precoce sensibilità e spiccata generosità; la pagina di fb realizzata in sua memoria diviene luogo di ritrovo di tutta quella gente che non l'aveva compreso, l'aveva deriso, escluso dalla sua cerchia di conoscenze...
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Re: il pensiero del sacrificio
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e se invece l'evento restasse isolato a poche persone interessate? |
Re: il pensiero del sacrificio
Se già avessi deciso di morire lo vedrei come qualcosa di buono.
Se invece si parlasse di martiri e cose simili lo vedo come qualcosa di negativo e poco intelligente... :nonso: |
Re: il pensiero del sacrificio
E' onorevole quando la persona alla vita ci teneva.
Ma alla fine non so se onorevole e' la parola giusta (tacciando cosi' implicitamente di non onorevolezza chi non se la sente di arrivare a tanto), e' una propria scelta, rispettabile e bella punto. Se invece uno non vedeva l'ora di cogliere un'occasione per farsi fuori meno...pero' lo stesso lo vedo meglio di un suicidio, almeno ha fatto qualcosa di buono per gli altri...ah, se di questo si tratta, e non chi e' disposto a morire pur di far fuori un bel po' di persone ovviamente, li' lo considero piu' che altro un fanatico con perdita del senno o uno francamente psicopatico. |
Re: il pensiero del sacrificio
Non riesco a rispondere, perchè credo che sia una cosa sul momento. Magari a mente lucida, come adesso, posso dire, sì lo farei, mi sacrificherei per un'altro essere umano/vivente, ma magari sull'atto mi bloccherei, rimanendo imbambolata. Ci ho riflettuto spesso, ma non so rispondermi mai. :pensando:
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Re: il pensiero del sacrificio
sticazzi.. la tua vita è più importante di qualsiasi altro inutile ammasso di cellule là fuori.
Nota di colore: due giorni fa c'erano tre tiziette fighe mezze nude, le classiche tamarre da combattimento, una ha preso una storta fotonica con la sua scarpaccia con la megazeppa ed è caduta teatralmente di fronte ai miei occhi. Le ho guardate con supponenza e ho tirato dritto. BE ASSHOLE! Il mondo se ne fotte, gli "eroi" nascono e muoiono nello spazio di un trafiletto sul giornale. Troppo poco, non ne vale la pena. |
Re: il pensiero del sacrificio
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Re: il pensiero del sacrificio
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Re: il pensiero del sacrificio
Esiste pure qualcuno che aiuta o salva qualcun altro per grande bontà e umanità.. mica tutti lo fanno per la gloria, le medaglie ecc.
Se ci fosse la certezza di morire durante il salvataggio ammetto che no, non salverei nessuno(ma mai dire mai.. a volte di fronte a grandi ingiustizie per esempio, si possono fare cose inaspettate o " folli ") Se invece il rischio è inferiore o inesistente e la persona in pericolo ha una faccia simpatica... ,probabilmente farei il tentativo di salvarla. Comunque, al solito, per rispondere con assoluta certezza, bisogna trovarsi realmente nelle situazioni.. |
Re: il pensiero del sacrificio
Mi sta tornando in mente un fatto terribile di un bambino caduto in un pozzo.. tutti lo ricorderete... E tante persone hanno cercato invano di salvarlo! :(
L'ultimo, un uomo che per il fatto di essere fisicamente più piccolo rispetto ad altri aveva più possibilità di scendere in profondità.. me lo immagino cosa può aver provato: c'è un bambino la' sotto, sei la sua unica speranza, che fai.. lo lasci li'? Non ci provi a salvarlo? Impossibile. |
Re: il pensiero del sacrificio
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Re: il pensiero del sacrificio
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Re: il pensiero del sacrificio
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Re: il pensiero del sacrificio
Io ammetto che esistono delle persone per cui mi sacrificherei senza pensarci due volte se ci fosse necessità di salvare lui/lei e morire io.
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Re: il pensiero del sacrificio
Se soltanto il senso al sacrificio fosse indirizzato, collettivamente parlando, all'evitare atti disdicevoli per sé e per gli altri, allora non si avrebbe il bisogno né della richiesta a gran voce di un eroe venuto da Krypton né tanto meno compilarne l'apposito modulo col proprio curriculum.
Spesso il coraggio è, in altre parole, nello scegliere di non commettere le ca***e nate dal straf****nza (e con reciprocità altrui) che il proprio cervello sceglie di contornare con millemila scuse, ma tant'è... |
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