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muttley 02-09-2016 14:34

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1782970)
Che c'entra? :nonso:
In certi casi non sono minoranze ma maggioranze che emarginano, non si tratta di eccezioni, ma di regole diffuse.
Se non lavori ad esempio, credo sia più probabile che chi ti sta di fronte ti giudichi male.
Questa è paranoia fobica? O senso di realtà?
Una persona disoccupata o inoccupata di una certa età in genere inadeguata si sente, ma buona parte dell'inadeguatezza è causata dal giudizio negativo diffuso nei suoi confronti, e non è affatto vero che parte da lei questo giudizio.

A parte il fatto che si tratti di una maggioranza é tutto da dimostrare, ma anche fosse? Il fatto che io faccia parte di una minoranza malgiudicata da una maggioranza, legittima il pensiero negativo (razzista/xenofobo/misantropo) verso quella maggioranza? Legittima diffidenza e misantropia? E in ogni caso maggioranza non vuol comunque dire "tutti".

Myway 02-09-2016 14:42

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782963)
Siamo sicuri che sia giusto alimentare tutto questa corsa al massacro?

Non mi pare che si alimenti anzi...si sta riconoscendo e criticando....forse chi fa finta che non esistano certe dinamiche permette alle dinamiche stesse di crescere a dismisura...
Un altro modo per alimentarlo è sparlocchiare nel sottobosco, nei gruppetti facebook, su ask, tutte cose che il sottoscritto ad esempio non fa non ho fb non ho ask e uso la chattina per broccolare e stop...eppure so che sono dinamiche presenti eccome...

XL 02-09-2016 14:44

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782979)
A parte il fatto che si tratti di una maggioranza é tutto da dimostrare, ma anche fosse? Il fatto che io faccia parte di una minoranza malgiudicata da una maggioranza, legittima il pensiero negativo (razzista/xenofobo/misantropo) verso quella maggioranza? Legittima diffidenza e misantropia? E in ogni caso maggioranza non vuol comunque dire "tutti".

Non vuol dire tutti, ma io nelle relazioni poi diventerò un po' evitante e diffidente nel rivelare come vivo se poi so che 9 persone su 10 per questo mi giudicheranno male e mi tratteranno di conseguenza. Alla fine la mia conclusione è questa: non è detto che questo atteggiamento sia causato da una forma di paranoia fobica come sostieni.
Io non ho parlatto di legittimo e illegittimo, hai messo tu in mezzo cose che non c'entrano nulla. Dove ho parlato di legittimo o illegittimo?
Si parlava di senso di inadeguatezza.

muttley 02-09-2016 14:49

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 1782990)
Non mi pare che si alimenti anzi...si sta riconoscendo e criticando....forse chi fa finta che non esistano certe dinamiche permette alle dinamiche stesse di crescere a dismisura...
Un altro modo per alimentarlo è sparlocchiare nel sottobosco, nei gruppetti facebook, su ask, tutte cose che il sottoscritto ad esempio non fa non ho fb non ho ask e uso la chattina per broccolare e stop...eppure so che sono dinamiche presenti eccome...

A me pare che si stia ingigantendo, e tutto sulla base del sentire personale. Il fatto che un disagio sia reale (come si diceva in un'altra discussione), non significa che siano reale le condizioni che l'hanno generato.
Qua noto invece la tendenza imperante a fossilizzarsi sulle proprie impressioni, invece di metterle in discussione.
Suggerirei di seguire il principio di falsificabilità di una tesi, invece di aggrapparsi selettivamente ai soli segnali di conferma.
Facciamo un esempio: quante persone mi hanno detto nella vita che sembro addormentato? Bene, quante invece non me l'hanno detto?

muttley 02-09-2016 14:49

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1782993)
Non vuol dire tutti, ma io nelle relazioni poi diventerò un po' evitante e diffidente nel rivelare come vivo se poi so che 9 persone su 10 per questo mi giudicheranno male e mi tratteranno di conseguenza. Alla fine la mia conclusione è questa: non è detto che questo atteggiamento sia causato da una forma di paranoia fobica come sostieni.
Io non ho parlatto di legittimo e illegittimo, hai messo tu in mezzo cose che non c'entrano nulla. Dove ho parlato di legittimo o illegittimo?
Si parlava di senso di inadeguatezza.

Mi é difficile capire se tu ci sia o ci faccia...

XL 02-09-2016 14:52

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1783006)
Mi é difficile capire se tu ci sia o ci faccia...

Se vuoi rispondere rispondi, sto rispondendo con messaggi brevi. Poi se non hai argomenti e vuoi attaccare come sempre ad personam, va bene, ma il trucco lo conosco bene e con me e con altri non attacca.

muttley 02-09-2016 14:54

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 1783015)
Se vuoi rispondere rispondi, sto rispondendo con messaggi brevi. Poi se non hai argomenti va bene.

E' difficile seguire il filo del tuo discorso, almeno per me, continui a scantonare estrapolando dal mio discorso implicazioni inesistenti.

XL 02-09-2016 14:56

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1783018)
E' difficile seguire il filo del tuo discorso, almeno per me, continui a scantonare estrapolando dal mio discorso implicazioni inesistenti.

Tu sostenevi che il senso di inadeguatezza dovesse partire sempre e comunque dalla persona, io ho cercato di mostrarti, con un esempio, che non è detto che sia così, dov'è che estrapolo implicazioni inesistenti? :nonso:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1783018)
E' chiaro che se tu possiedi una casa e la devi affittare a qualcuno, vorrai sincerarti sull'affidabilità dell'inquilino che stai per introdurre nella tua proprietà, mi sembra normale e comune. Ma addirittura tu pensi che la gente passi la maggioranza del proprio tempo a impicciarsi dei fatti dei dirimpettai (salvo rari casi)? Questo modo di pensare é classicamente in linea con la paranoia fobica: si attribuisce alla gente in generale un pensiero che prima di tutto nostro, ovvero il senso di inadeguatezza e non appartenenza...
Stiamo rasentando i confini della misantropia con certe uscite...

Il senso di non appartenenza può esser generato anche da un rifiuto diffuso di certe caratteristiche. Non è che ci si sente inadeguati perché si attribuiscono alla gente certi giudizi (inesistenti), ci si può sentire inadeguati e diffidenti a causa del fatto che la maggioranza delle persone giudica davvero male un tipo di individuo.
In quest'altro caso non ci sono false credenze da rimuovere, si ha a che fare con un problema ben diverso.

paccello 02-09-2016 15:49

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1782963)
Ok, siamo su un forum che si chiama fobia sociale, é normale che attecchisca il pensiero dell'insicuro medio, quello secondo il quale l'umanità si ridurrebbe ad un'accolita di pugnalatori e lapidatori. Non mi stupisce che ogni idea/ideologia di segno negativo, nasca tra persone dominate dal senso di precarietà. E' normale quindi che il razzismo e la xenofobia siano maggiormente diffusi tra le classe economicamente più disagiate: chi si sente in pericolo perché socialmente debole, maturerà più facilmente un atteggiamento di difesa verso il presunto portatore di minaccia. Lo stesso vale per l'insicuro, che per ragioni esperienziali, é arrivato a vedere la propria concezione di sé come precaria e vacillante, in continuo stato di assedio da parte dell'esterno. Come esiste la guerra tra poveri, esiste la guerra tra insicuri: poveri che vedono altri poveri come una minaccia costante, insicuri che vedono altri insicuri allo stesso modo.
Siamo sicuri che sia giusto alimentare tutto questa corsa al massacro?

:nonso: Non intendevo alimentare corse al massacro. E certamente più uno è imparanoiato più vivrà inutilmente male il giudizio altrui e il timore di esso. L'ultima parte del mio post voleva essere una pars costruens.
P.S. negare anche che il sesso e il giudizio sessuale non sia un chiodo fisso?

CHAD 02-09-2016 22:16

Re: Come crediamo di essere e come ci vedono gli "altri"?
 
Io di mio credo di essere una persona valida, lasciamo perdere come mi vedono gli altri, si va dal cinismo alla brutalità più assoluta.


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