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Accettazione del passato
Accettarlo e sapere che nel breve termine le cose non cambieranno di molto..è dura
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Re: Accettazione del passato
io so che non ce la farò mai.
Pensare al passato mi deprime tantissimo :( |
Re: Accettazione del passato
Concordo, è dura darsi fare quando il passato ti tormenta e nel breve periodo non si prefigura altro che sofferenza, senza mai un attimo di gioia.
È una guerra di logoramento. |
Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
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L'essere condannato da fattori strutturali e contingenti mi urta parecchio invece.... |
Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
E=Masterplan92;1779020]Accettarlo e sapere che nel breve termine le cose non cambieranno di molto..è dura[/QUOTE]
E' esattamente quello su cui sto meditando. Rivisitare il passato doloroso, per sistemarlo o dargli un senso, è un esercizio penoso, ripetitivo e inutile. Io credo che, qualsiasi cosa riguardi, il passato vada accettato, o meglio: accolto. Senza istruire processi e Tribunali della mente. Possiamo avere uno sguardo benevolo anche per quello che ci ha fatto male. Riflettiamo: siamo indulgenti verso il nostro passato infantile e adolescenziale e agli errori tipici di quell'età non diamo peso. Oggi siamo diventati inflessibili: facciamo più fatica a perdonare noi stessi, che gli altri. Ma credo che io possa vedere tutto quello che sono stato, come se guardassi un bambino. Non perché lo ero, ma perché posso avere questo sguardo. Nessuna legge lo vieta. |
Re: Accettazione del passato
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Io credo che, qualsiasi cosa riguardi, il passato vada accettato, o meglio: accolto. Senza istruire processi e Tribunali della mente. Possiamo avere uno sguardo benevolo anche per quello che ci ha fatto male. Riflettiamo: siamo indulgenti verso il nostro passato infantile e adolescenziale e agli errori tipici di quell'età non diamo peso. Oggi siamo diventati inflessibili: facciamo più fatica a perdonare noi stessi, che gli altri. Ma credo che io possa vedere tutto quello che sono stato, come se guardassi un bambino. Non perché lo ero, ma perché posso avere questo sguardo. Nessuna legge lo vieta.[/QUOTE] se mi sono successe cose traumatiche che mi hanno fatto stare malissimo e rovinato la vita successiva, come posso avere uno sguardo benevolo? Pensarci è sempre una stilettata |
Re: Accettazione del passato
I traumi, le sconfitte, le umiliazioni, denigrazioni, le pugnalate alle spalle, le delusioni, l'autostima sempre più bassa il tutto per ritrovarsi a 24 anni senza più niente per cui vivere 💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩💩
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Re: Accettazione del passato
Claire,
hai detto la parola giusta :"stilettata". In effetti è quello che si prova. Ora fai una prova: sentiti ben disposta, senza motivo. Cerca di sentirti a tuo agio. Poi pesca un brutto ricordo e trova parole nuove per definirlo, per descrivere i tuoi pensieri. Il fatto è lo stesso, ma sei diversa tu e la luce cambia. |
Re: Accettazione del passato
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Re: Accettazione del passato
Se scriviamo oggi un tema sulla felicità, probabilmente ne verrebbe fuori un'epigrafe di 4 pagine.:ridacchiare:
Se ritrovassimo un nostro tema che abbiamo scritto in II media, sulla felicità, lo troveremmo fiducioso, ingenuo e con un bel po'di errori. Ma lo vedremmo con tenerezza. Possiamo vedere con tenerezza quello che eravamo appena ieri? Perché siamo diventati giudici e non possiamo considerarci invece ragazzi cresciuti? |
Re: Accettazione del passato
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Certe cose fanno stare troppo male,hanno strascichi nel presente,non potrò mai vederle diversamente,come faccio?Non posso impormi cosa provare.E non ha neanche senso.Il dolore è doloroso, niente lo può rendere bello. La merda può diventare merda secca mica zucchero. |
Re: Accettazione del passato
"Possiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi"
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Faccio molta più fatica ad accettare il futuro.
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Re: Accettazione del passato
mah..il passato lo posso anche accettare, si, errori ce ne sono stati ma più o meno ne fanno tutti, il problema è il futuro
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Sono sempre rimasto con un filo appeso al passato, a tutto il passato.. Alle storie d'amore, agli sport che ho smesso di praticare, agli studi non terminati.. mi trovo perennemente nella condizione di pensare che "era meglio quand'era peggio". Ma soprattutto mi sento in colpa.. perché so che queste cose sono andate in fumo quasi esclusivamente per la mia insicurezza e perché non so buttarmi con tutto me stesso nelle situazioni. Eppure, anche in psicoterapia, mi si vuol conviencere che non sia così.. che quando una storia finisce C è sempre responsabilità da entrambe le parti (a proposito siete d'accordo su questo?) Che le scelte fatte e ora ci sembrano sbagliate erano però quello che volevamo nel momento in cui le abbiamo fatte..
In sostanza credo che se del passato ti fa male tutto, anche se magari è un passato normalissimo, vai avanti con fatica. O non vai avanti per niente. Come si fa a cambiare la percezione che abbiamo del passato? Come faccio a pensare a quella storia d'amore senza sentire la "stilettata" nel petto? A quella opportunità buttata alle ortiche senza sentirmi in colpa? |
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