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Ci sono anch'io
Credo di essere una fobica sociale. Non ne ho la certezza ma ho fatto dei test online e ho tutte le caratteristiche della fobia sociale. Vi racconto in breve la mia storia. Fino alle medie ho avuto una cita che potrebbe essere definita normale. Non ricordo nessun episodio problematico, ero solo una bambina calma e curiosa, avevo voglia di crescere e fare cose da grandi. Di esplorare il mondo. Alle medie le cose cambiano, ovviamente in peggio. Subisco atti di bullismo per via del mio peso un po’ superiore rispetto alle altre ragazze. Gli atti di bullismo mi si ripercuotono su tutto. Inizio ad avere fame nervosa così ingrasso ancora di più e ovviamente i bulli continuano e non mancano di far notare la cosa. Ricordo che un certo periodo in seconda media mi rifiutai di andare a scuola per un mese intero. I miei genitori non mi hanno aiutato con questi problemi, mio padre è uno che se gli dici:”ho un problema” ti risponde:”bene, risolvilo”. Per questo ho sempre avuto paura a chiedere aiuto a casa e mi sono sempre sentita inadatta in quanto non riuscivo a risolvere i miei problemi da sola, come faceva lui. Così inizio a non andare più a scuola nuovamente ma questa volta senza dirlo. Quando se ne accorsero per me furono dolori. Mi mandarono dalle suore perché ero indisciplinata e mi serviva un’educazione forte. Nella nuova scuola che in pratica era un collegio, mi trovai meglio. Almeno mi ero lasciata alle spalle i bulli. Anche qui ebbi parecchie difficoltà ma riuscì ad uscirne da sola. Come mi era stato insegnato. Il periodo delle superiori è stato un periodo tranquillo. Non ho fatto grandi amicizie ma fa niente, non è stato traumatico quanto le scuole medie. Dopo la maturità decido di finire di studiare e cerco lavoro. Adesso sto lavorando con contratti a tempo determinato come cameriera e sto malissimo. Ogni giorno che passa mi dico che non è il lavoro che fa per me che ci sto male e non ne vale la pena. Però non lo mollo per mancanza di soldi. Vorrei andarmene da casa perché a stare ancora qui impazzisco del tutto. Quindi mi ritrovo in una difficile scelta. Non so se cercare di continuare il mio lavoro (fobia permettendo) con la speranza di andarmene a breve da casa o se abbandonare il lavoro e arrendermi al mio destino da fobica sociale. Vorrei se possibile avere un vostro parere e per chi è più grande una testimonianza diretta di chi come me si è trovato in questa situazione.
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Re: Ci sono anch'io
Benvenuta nel forum!
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Re: Ci sono anch'io
Tieniti il lavoro che altri non se ne trovano.
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Re: Ci sono anch'io
ciao Sabrix
Fare un lavoro, ovvero occupare 2/3 della tua giornata (e la metà della tua vita) non sereni è un calvario che non augurerei al mio peggior nemico. Quindi se senti di non farcela più, prima di arrivare al crash, mettiti alla ricerca, ma in modo convinto, di qualcos'altro. Non avere paura di cambiare o di trovare di peggio. Finchè non cambi non lo sai, e già se cambi mestiere migliori, poi l'ambiente và a fortuna. |
Re: Ci sono anch'io
benvenuta :)
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Re: Ci sono anch'io
benvenuta :applauso:
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Re: Ci sono anch'io
Quote:
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Re: Ci sono anch'io
Quote:
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Re: Ci sono anch'io
:ciao:
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Re: Ci sono anch'io
Benvenuta :ciao: .
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Re: Ci sono anch'io
benvenuta!
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Re: Ci sono anch'io
benvenuta
Quote:
Però il rischio e' che a un certo punto i genitori si stufino, inizino a rinfacciarti le cose facendoti soffrire amaramente la mancanza di autonomia. Se riesci a sopportare questo periodo, poi sarai contenta di averlo fatto (perche' col tempo sarai un po' piu' a tuo agio, piu' capace sul lavoro ecc.). Se invece ti rintani puo' davvero essere la fine, perche' rischi di avere poi ancora piu' difficolta' a riprendere (anzitutto tue, che si sommano a diminuite opportunita' a causa di buchi nel curriculum). |
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