silenzio |
25-08-2016 20:50 |
Re: Terremoto
Quote:
Originariamente inviata da alien boy
(Messaggio 1777676)
Concordo sul fatto che su certe cose bisogna rassegnarsi ma bisogna stare attenti a non rinunciare di fare tutto il possibile per ridurre al minimo le vittime e i danni.
È abbastanza strano nel 2016, in un Paese considerato sviluppato, vedere distruzione e morte come se fosse stato bombardato, per un sisma con intensità non straordinaria (basta vederne quanti ne sono capitati di tipo simile in Italia negli ultimi decenni).
Dopotutto l'abusivismo, la trasgressione delle regole in ambito edilizio, le mancanze degli enti preposti al controllo, probabilmente anche leggi non completamente adeguate a garantire la sicurezza dei cittadini, gli affari sporchi e altre cose, non sono certo di responsabilità della natura.
Almeno alcuni tipi di edifici (ad es. costruiti in un dato periodo) andrebbe controllati per legge e ristrutturati se necessario, e si dovrebbe essere meno elastici su permessi rilasciati, creare un sistema di controllo più efficiente per le nuove costruzioni.
Poi se arriva un sisma di 9 gradi non si riuscirà a salvare granché, ma eventi estremi a parte l'uomo ha sicuramente qualche possibilità di prevenire il peggio. Se non ci si riesce a cambiare niente è per responsabilità della natura: quella umana
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Il punto è che "mettere a norma" un centro storico equivale a snaturarlo, non si possono modificare edifici che fanno della loro antichità un'attrazione per i turisti, altrimenti di rischia di ritrovarsi a guardare degli orridi ibridi tra antico a moderno che di certo non fanno una bella figura.
Capisco l'esigenza del consolidamento e del rinforzo, così come garantire la sicurezza degli abitanti, ma bisogna anche cercare di capire le ragioni che portano a stabilire un piano regolatore che impedisca di snaturare il territorio sfigurandone gli edifici.
Bisogna cercare di rimanere razionali e lucidi quando si devono prendere decisioni che riguardano il bene comune, altrimenti si rischia di commettere grossolani errori per poi pentirsene solo quando il danno è stato fatto, sotto ogni punto di vista.
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