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Dipendenza dalle epifanie
Come al solito, lancio il sasso e nascondo la mano. Per un attimo.
Fate un po' di post e poi dico la mia. Il primo che dice "è scritto in inglese gnegnegne" vince un obbligo ad iscriversi al primo corso di inglese che vien fuori digitando su google "english lesson for dummies". (aggiungo la possibilità di cercare anche la parola "free" nel caso che sia anche povero, oltre che gnurant). http://www.succeedsocially.com/epiphany |
Re: Dipendenza dalle epifanie
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Re: Dipendenza dalle epifanie
Sono arrivata a leggere fino a metà capendo forse la metà della metà perché non ho dizionari a portata di mano... comunque quest'epifania sembra un po' la scoperta dell'acqua calda.. "devo smettere di preoccuparmi di cosa gli altri pensano di me e iniziare a chiedermi cosa io penso di loro! Si, è così! Of course,!"
Ho capito bene o devo fare il corso di inglese? Ma non ho capito cosa si intende per dipendenza da epifanie.. Ma tu perché trovi solo articoli in inglese? Ti stai vendicando, hai perso una scommessa, sei masochista, sadico o altro? :) |
Re: Dipendenza dalle epifanie
Ce lho questa dipendenza. Lho alimento con i vari discorsi mentali , con i quote, con i canali youtube ecc Penso sia un modo per evitare di sentire il dolore.Sai vorrei che quando un dolore mi arriva voglio poterlo vivere in maniera totale senza parole perche anche quello positive sono solo un modo per evitarlo cosi come lo sono anche quelli negativi eccessivi.
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Re: Dipendenza dalle epifanie
Nella mia esperienza accadono troppo di rado perché si possa instaurare una vera e propria dipendenza.
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Re: Dipendenza dalle epifanie
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Re: Dipendenza dalle epifanie
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Vuoi articoli in mandarino? Perché in effetti stavo pensando di studiarlo. Comunque l'epifania citata è solo un esempio (che tra l'altro penso sia capitata a molte persone insicure). Il succo del discorso è -a parte che sì, devi studiare l'inglese- è che chi riflette molto su sé stesso o segue un qualche tipo di percorso votato all'automiglioramento (terapia, self help, ecc.), è a rischio da questo fenomeni di dipendenza dalle epifanie perché producono una scarica di emozioni positive, che tuttavia sono effimere fintantoché queste scoperte non vengono tradotte poi in azioni pratiche (come cambiamenti delle proprie abitudini ad esempio). |
Re: Dipendenza dalle epifanie
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Re: Dipendenza dalle epifanie
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Sono pigro, non ho voglia di cercare. Favorisca approfondimenti, please :) Quote:
Risulta verosimile credere che l'articolista abbia vissuto ciò che dici, cioé una mancanza di insight (in attesa della definizione precisa prendo per buona la definizione che mi sono dato in testa), tuttavia questo non esclude che abbia mancato il bersaglio durante la stesura dell'articolo. L'articolo stesso può essere visto come un'epifania, in un certo senso. Realizzare che la ricerca di epifanie fini non alla risoluzione di un problema ma alla soddisfazione di un bisogno di autogratificazione può (o può non) offrire una nuova chiave di lettura, e può essere che questa abbia prodotto un qualche effetto concreto, oggettivo e misurabile nell'ambito del suo personale automiglioramento. Inoltre le epifanie cercate a scopo masturbatorio non è detto che siano "cattive" (perdonami il termine), è come vengono usate che le rendono non utili. Se devo attaccare una mensola e vado al brico, poi parto in contemplazione a dire "ahh che figata questo hilte! che bello, ci sono i fischer di ogni tipo e dimensione! Oh, però, c'è anche questa colla a presa rapida e superresistente, c'è scritto che va bene per le mensole" e alla fine passo la giornata lì e non attacco manco una mensola, non significa ché la colla o il trapano o i fischer siano inutili. Dico bene o dico giusto? |
Re: Dipendenza dalle epifanie
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secondo me poco c'entra. |
Re: Dipendenza dalle epifanie
Mi è capitato di imbattermi in frasi, pensieri, situazioni, momenti, persone, ecc. che lì per lì mi hanno suscitato una sorta di "effetto EUREKA!", ma è durato molto poco.
Ho letto negli anni centinaia libri motivazionali, di coaching, di PNL, di psicoterapia, di qualsiasi cazzarola di cosa che potesse darmi una sorta di chiave di lettura per comprendere (e riconfigurare) la mia curiosa e invalidante "programmazione" interna. Solo negli ultimi mesi, quelli di maggiore introspezione in tutta la mia vita, ho passato al setaccio di tutto e di più. Ho trovato concetti interessanti, ma passano... non attecchiscono, non trasformano. Non riesco ad "innamorarmi" di qualche concetto in particolare. "Panta rei", tutto scorre.. Sono idee da motel, non da affitto di lungo periodo. E questo non dipende dai concetti in sè ma da come sono strutturato io, della serie "cintura di castità alle porte dell'inconscio". I momenti di Epifania sono la manna dal cielo per le persone altamente suggestionabili, perché alle volte basta davvero un concetto, un punto di vista, una constatazione, ad aprire una breccia nel "terreno" e fare frutto in modo permanente. Io ce l'ho ancora la tentazione di comprare altri libri, ecc. però ormai sono cosciente che si tratta di una "tentata soluzione ridondante" che non mi serve a un emerito piffero. Infatti sto pensando di risolvere il tutto (almeno spero) diversamente. |
Re: Dipendenza dalle epifanie
è in ingleseeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! :mrgreen:
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Re: Dipendenza dalle epifanie
Che disprezzi i poveri e gli ignoranti lo sapevamo già, potresti almeno evitare di ricordarlo una volta sì e l'altra pure.
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Re: Dipendenza dalle epifanie
Ma epifania intesa come festa della befana?
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Re: Dipendenza dalle epifanie
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Facciamo finta che ho capito. O che ho cercato su google. |
Re: Dipendenza dalle epifanie
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Siamo nel 2016, essere ignoranti è una propria responsabilità. Se uno non vuole studiare l'inglese perché c'ha di meglio da fare, ok, ma perchè ogni volta che linko un qualcosa in inglese deve venire qualcuno a ribadirmi che non lo sa? Posso rispondere che non mi interessa minimamente se qualcuno non sa l'inglese? E' una scelta sua. E non lo disprezzo, a meno che non mi fa sprecare il mio tempo con post come questo, dove mi trovo a dover spiegare l'ovvio. Apri google, cercati un corso di inglese e fallo. Oppure scegli di non farlo, e non c'è problema. Non ti disprezzo mica per questo. |
Re: Dipendenza dalle epifanie
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Re: Dipendenza dalle epifanie
Provo a riassumere il contenuto dell'articolo, in sostanza questa persona (che penso scriva libri di self-help) dice che ha conosciuto diverse persone con problemi che grazie a qualche lettura o lunga riflessione personale hanno sperimentato delle "epifanie", cioè rivelazione improvvise e illuminanti sulla propria condizione. Ma secondo l'autore di solito non servono a molto: alcune persone finiscono per ricercarle spasmodicamente nel tentativo di riprodurre un senso effimero di svolta esistenziale e di euforia, finché spesso l'assuefazione non fa loro capire che non si ottiene un cambiamento radicale dalla sera alla mattina. Il cambiamento avverrebbe invece nel tempo, facendo pratica nel "mondo reale".
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Re: Dipendenza dalle epifanie
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Mi servirebbero un paio di malavitosi che mi puntassero la pistola alla testa se non faccio le cose, oppure un provocatore di quelli proprio odiosi, che mi dica costantemente "Scommetto che quella cosa non sai farla... Figurati se hai le palle per fare questo... ecc". funziona "abbestia", ma sarebbe appunto più utile che mi provocassero dall'esterno, alle mie autoprovocazioni non do molto peso, ho perso credibilità verso me stesso :pensando: Se qualcuno (o qualcuna!!!! meglio ancora!!!!! Brucerebbe mille volte di più!!!! ) si offrisse volontario/a posso mandargli un pò di concetti/frasi, li registra in mp3 e mi manda il file. Posso offrire in cambio decine di ebook/articoli ecc. (che mi sono costati gran quattrini) su tematiche relazionali e/o di business (magari con lui/lei funziona, ognuno ha il proprio peculiare "linguaggio" di problem solving dopotutto). Nel mio caso mi blocca l'emotività, non la razionalità. E quindi la soluzione passa per una contro-emotività ancora più impattante. Altrimenti posso leggere anche 10.000 libri senza cavarne una cippa. Della serie, ti posso snocciolare 178 suggerimenti per aumentare l'autostima... ma non ne applico mezzo e ho l'autostima di un tacchino il giorno del Ringraziamento negli States. Viceversa proverò con la psicoterapia breve strategica. |
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