FobiaSociale.com - Salve a tutti

Salve,
mia carenza non aver seguito le linee guida. Cercherò di presentarmi a modo.
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Salve a tutti,
mi chiamo Michele ed a Gennaio compierò 20 anni. Un bel numero, tondo tondo, che può significare per alcuni un traguardo, proprio come i 18 anni. Ma nel mio caso, e credo dopo lunghe letture, non solo per me, rappresenta l'ennesina tappa in un inesorabile trascorrer del tempo, richiuso in una esistenza infruttuosa, drammatica, insomma, un motivo di sconforto. Perchè sono qui? Sarò schietto: disperazione. Od almeno è quello che credo, perchè io ed il sentimento non siamo molto familiari. Il motivo del mio stato d'animo mi è poco definito, penso sia solitudine, la mancanza di un'anima gemella. Quello che sò per certo è che questa mia preoccupazione cominciò ad emergere con i 16 anni, per poi via via accuirsi arrivando a questo mio 19-esimo anno di vita, in cui mi rimproverai addirittura di non avere una ragazza. Passare le ore su Facebook a leggere i post di pagine come "E anche oggi si tromba domani", "BOOM Friendzoned" o "Mentire davanti alle spunte blu" non mi aiutano di certo, mi descrivono un mondo (alcune immagini possono essere anche false, ne sono consapevole) a me distante ma a qui vorrei conformarmi, anche solo un pochino. Dai tempi di cui conservo memoria, mai ho avuto una ragazza, qualche sciocchezza all'asilo, ma era solo un gioco. Un episodio posso citare, è durato dal Settembre 2015, a circa Febbraio 2016. Una ragazza dall'altra parte dell'Italia. Avevo addirittura prenotato un biglietto autobus per andare da lei. Mostrai segni di tentennamento quando mi inviò più foto di quante me ne avesse mandate prima. Fu un comportamento che tutt'ora non mi perdono. Ho come il presentimento che io, in fondo, non possegga una volontà sufficiente da permettermi di avere una relazione seria, in quanto io sono carente di quest'ultima (serietà intendo)
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A questo punto mi sono messo a piangere, perchè quello che vi ho scritto è solo la mia superficie, la mia maschera (per citare Pirandello), quello che gli altri pensano che io sia, tant'è che ho deciso di andare fino in fondo, anche solo per sfogo, perchè temo che la mia situazione sia grave, gravissima, irreparabile, e non ho nulla da perdere:
mi masturbo molto, vuoi penserete: è normale data la tua situazione psicologica. Ma non credo proprio. Oltre ai classici porno reperibili sul web, com'è possibile che mi ecciti e mi consumi su porno che vanno oltre la morale? Nel mondo dell'animazione giapponese esiste una branca assai discutibile: gli Hentai. Non mi dilungo troppo, ma mi limito ad accennare "orchi", "mostri tentacolari", o semplicemente "stupro". Tutto finto, per l'amor di Dio, ma ciò non giustifica il pensiero. Non trovo parole per esprimere la mia angoscia. Ma la cosa non finisce qui, nossignore. Sono diplomato in Telecomunicazioni ed Informatica, quest'ultima è anche mia passione. E come da buon informatico mi informo, faccio ricerche per risolvere problemi, e non mi arrendo finchè non trovo la soluzione (od in caso dovessi scoprire che la soluzione, allo stato attuale delle cose, non esiste) Ebbene esiste una parte del web a cui difficilmente accedi, non vi è Google che in 0.3 ms ti fornisce dei risultati. Questa parte del web si chiama Deep Web: non vi sono regole, non vi sono governi, non vi sono garanzie. Ed in questo posto maledetto girano armi, droga, sicari e, ahimè, pedopornografia. Non ho, legalmente parlando, compiuto alcun reato, i criminali sono coloro che questi atti li consumano, ma di fatto mi ritrovo un gradino sotto, o sopra, dipende dal punto di vista. Mi fermo qui, non vado avanti, fa troppo male. In momenti come questi penso che in fondo il carcere non è poi così brutto.
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Non vedo soluzioni, se non quello citato poco fa. Ed ad essere sinceri non credo che la soluzione giaci qui, ma permettetemi di esprimere il mio dolore, perchè quanto scritto è difficile da confidare alla famiglia. Vorrei raccontarvi un episodio, l'ennesimo, in cui rifiuto di uscire, descrivere il mio rimpianto, ma anche il mio sollievo per non essermi infilato in una situazione in cui avrei provato solo disagio. Non lo faccio per non dilungarmi. Sono ancora in tempo per agire, uscire da questa situazione, ma la convinzione di non essere adatto al mondo mi inibisce, e la paura del fatidico "troppo tardi, sono vecchio ormai" si fa sentire.
Oggi ho visto la foto di una ragazza su Facebook a cui mi confessai (con parole sbagliate ed addirittura per web, quando viviamo nello stesso paese, sbagliatissimo). Sorrideva abbracciata ad un altro ragazzo. Sono felice per lei, davvero, ma allo stesso tempo mi ha ricordato quanto io sia un fallimento. Con questo ho descritto tutte le ragazze con cui ho avuto a che fare.
Un essere umano confuso,
Michele