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ricapitolando...
sono
neofobico: ho paura delle novità precifobico: ho paura a svolgere operazioni di precisione sotto gli occhi degli altri (che non conosco bene), tipo scrivere, infilare una chiave nella toppa, mangiare con la forchetta, portare il bicchiere alla bocca, prendere il resto in moneta in mano, ecc... gruppofobico: ho paura del gruppo, di parlare in gruppo, dello sguardo del gruppo siedofobico: nelle situazioni sopraccitate, lo stare seduto peggiora il tutto, forse perchè mi sento bloccato, mi rende lo sguardo degli altri molto più pesante rispetto che se fossi in piedi, o passeggiante, dove sono più sciolto freddofobico: nelle giornate di freddo, le mie paure aumentano, il gelo mi entra nel sangue più del dovuto e tremo come non dovrei, e ciò peggiora tutte le precedenti fobie, mentre quando c'è il sole mi sento più energico vivo, non soffro il caldo Tutte queste fobie si intrecciano tra di loro, sommandosi e peggiorando la mia ansia se vissute contemporaneamente... quindi ci sono situazioni dove posso usare l'inverso della fobia x vincere un'altra fobia (ad esempio parlare in pubblico da in piedi al sole) o dove le paure si accavallano dando un effetto disastroso (ad esempio stando seduto in un bar in gruppo all'ombra). Qualcuno ha qualcuna di queste sfighe? |
Queste fobie sono tutte collegate al temere il giudizio altrui, sono diverse manifestazioni di questa paura. Probabilmente sono influenzate da fattori quali il freddo o lo stare in movimento perchè queste condizioni limitano in qualche modo la tua capacità di fissarti su te stesso, dato che stimolano il fisico in qualche modo prendendosi parte della tua capacità di attenzione.
Vedere tutto questo in maniera collegata, come un'unica grande paura, secondo me è più confortante: lavorando su quella tutte le sue manifestazioni si attenueranno. |
quoto l'illuminante bardamau...
pero sono chiave-fobico :lol: |
non lo so se il giudizio degli altri centri davvero
posso scrivere di nascosto e mostrarti ciò che ho scritto, e ti assicuro che me ne fregherebbe poco del tuo giudizio se io fossi convinto delle mie potenzialità mentre se tu mi osservassi mentre scrivo mi tremerebbe la mano la cosa che accomuna tutte queste fobie è lo sguardo sarò occhiofobico? in effetti, col sole magari sono meno visibile xchè magari vedo meno io col sole in faccia, non incrocio lo sguardo, da in piedi posso spostarmi di più che da seduto... però non so se portare degli occhiali da sole mi aiutarebbe... forse dovrei farli portare agli altri 8) di certo se andassi a vivere in una comunità di non vedenti non avrei più fobie... ma perchè non ci ho pensato prima? potrei fare qualche lavoro in qualche clinica x non vedenti, magari con vitto e alloggio, stare li, lontano dagli sguardi indiscreti :idea: |
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La questione è piuttosto che spesso ci si sente osservati e scrutati quando in realtà non lo si è. Almeno questo è il mio problema: è come sentirsi costantemente sotto esame da parte di qualcuno. |
Re: ricapitolando...
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Secondo me, la ''fobia'' (o meglio l'imbarazzo) di essere guardati mentre si infila una chiave nella serratura di una porta ha un'origine di natura sessuale: quel gesto equivale inconsciamente a mimare un atto sessuale penetrativo; è da questo che viene l'imbarazzo: dall'insicurezza nella propria virilità e dal conseguente imbarazzo nell' ''esibire i propri attributi''! :wink: Blunotte, una curiosità: per caso hai notato che questa tua ''fobia'' dell'infilare la chiave nella serratura si accentua in presenza di donne? http://www.bu.edu/mih/images/Freud.jpg (Anche il sigaro del buon vecchio Sigmund parrebbe essere un simbolo fallico....Chissà se c'è qualcuno che ha la fobia di fumare sigari o sigarette in pubblico pur essendo un fumatore quando è da solo....) (Psicanalista da strapazzo mode off) |
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Per l'immagine che vuoi dare di te (agli altri ma anche a te stesso) lo sguardo altrui rappresenta l'esame al quale essa viene sottoposta...il verdetto potrà minare l'opinione che gli altri hanno di te ma il finale di questa catena sei sempre tu e il tuo bisogno di percepirti perfetto (o l'incapacità di accettare le tue imperfezioni, è lo stesso). Alla fine abbiamo paura del giudizio altrui perchè esso mina l'immagine che vorremmo avere di noi stessi. Forse tu in questi casi bypassi un po' il giudizio degli altri e sei più soggetto al tuo. Hai paura di vederti inadatto ai tuoi stessi occhi. Una delle cose che mi ha colpito di te a Venezia sono stati proprio i tuoi occhi, molto espressivi e curiosi, forse c'è un nesso. |
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Proprio qualche giorno fa è capitato di trovarmi di fronte ad una persona che portava degli occhiali neri da sole, e sarà stato un caso ma mi sono sentito estremamente disinvolto... 8) |
incredibile anch io soffro delle stesse cose tranne la paura delle novita.infilare la chiave nella serratura mi da ansia ma non quanto prendere il resto in un luogo pubblico,fortunatamente non ho mai fatto figure ridicole ma sono di una lentezza allucinante nel prendere i soldi e metterli nel portafoglio.
a me crea disagio anche alzarmi ed andare a pagare il conto o ordinare.il denominatore comune di tutte queste situazioni e lo sguardo altrui dal quale e influenzata involontariamente la mia autostima. :roll: |
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Non lo so, cmq deve essere una cosa inconscissima perchè non me ne accorgo. Semplicemente vengo intimidito dallo sguardo. Ad esempio se passo su un marciapiede e c'è qualcuno fermo che guarda, se è uno solo di solito non mi da problemi, se è un gruppo finisco x camminare in modo goffo. |
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