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Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
Vi è capitato mai di percepire un po' il disagio o qualsiasi altra reazione altrui al vostro anormale atteggiamento(ansia, indifferenza, altro)? E di starci anche male?
Vi racconto un ultimo mio caso. Dovevo andare da un ottica(eh si, finalmente). Di solito se sono in compagnia, ci sono gli altri che parlano per me e allora no problem, ma non questa volta. Già in questo periodo sono apatico di mio e una voglia di fare le cose pari a zero...starei a letto a dormire 24/24, insomma una situazione non delle migliori. Se aggiungiamo che già mi è venuta l'ansia perché dovevo affrontare una persona da solo, parlargli etc e l'ansia per le lenti(ne) da provare, il risultato è che di sicuro non avevo un bella cera. Detto questo non ho potuto fare a meno di notare un certo disagio(o forse è rimasta stranita o addirittura paura?) dalla dottoressa(? non so neanche se è un dottoressa, come non sapevo se darle del tu o del lei) penso dovuto al mio atteggiamento non proprio affabile. Certo se sarebbe stato un maschio burbero, non credo che la cosa lo avrebbe toccato minimamente. Comunque sia la cosa mi fa star male, mi dispiace quando le persone mi giudicano male dalla mia apparenza...lo so dovrei fregarmene altamente per cose(sciocchezze?) del genere, eppure sono qui a scrivere questo topic. (Infine ho valutato questa vicenda come un ennesima prova di come le cose peggiorano di giorno in giorno, di male in peggio sempre più giù...) |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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Mi capita spesso che la gente mi guarda strano, forse per il mio colorito (ho sempre il viso pallido, quasi giallastro, ed alcuni giorni mi sveglio con le occhiaia), oppure per il fatto che non ho un abbigliamento "normale" e vesto sempre quello che mi capita.
Una volta, in un reparto del supermercato vicino casa mia, mi trovo di fianco una signora sui 55-60 anni che mi guarda fisso, ma quel giorno non ero in vena di essere fissato, e quindi parte la discussione: Io: "scusami, c'è qualche problema? Perché mi fissi?" Lei: "Non posso guardarti?" Io: "Ti piaccio?" Lei: "Ma voi giovani di oggi non avete proprio educazione." Io: "Senza educazione sarai tu, vecchia rinc*******ta." Lei: Scuote la testa e va via sculettando indignata. Io, alzando il tono della voce: "Ma guarda sta scema." |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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io sono abbastanza invisibile, se mi osservano è solo perché sono a volte impacciato/agitato e se non ho dormito bene ho le occhiaie tipo eroinomane (che non sono) all'ultimo stadio |
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Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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rispondendo alla domanda del topic: prima me ne facevo un dramma e stavo ruminare per ore sulle impressioni che una parola, un gesto, un modo di fare potevano suscitare negli altri. Ora penso che siano liberi di pensare quello che vogliono come io di sbattermene, che si sentissero a disagio anche gli altri ogni tanto. |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
secondo me sopravvaluti (lo facciamo tutti, perlomeno io lo faccio sempre) la tua capacità di interpretazione dei "segnali" comportamentali, a volte da un sorriso o da un'alzata si sopracciglio ricaviamo chissà quale impressione
ammettiamo anche che fosse a disagio, ci sono infinite possibilità e motivazioni, la maggior parte delle quali non contempla una tua mancanza o responsabilità diretta magari era in imbarazzo perchè le piacevi magari è fobica magari è timida magari puzzavi magari si era dimenticata il deodorante ed aveva paura di puzzare lei magari aveva appena ricevuto un messaggio sms sgradito e via dicendo :pensando: |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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io cerco di farmi notare,poi non la so gestire e rimedio figure di m....a palestra di figure di m....a poi ci rinuncio torno nell'invisiblità,a riparare i danni e a riflettere... :pensando: |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
A me capita di camminare in giro e sentirmi molto in imbarazzo. Se poi capita un incrocio di sguardi, mi sento sotto processo. Vedo che la gente assume espressioni infastidite o di superiorità...Da parte degli anziani quasi disprezzo.
La pressione è enorme sin dal principio, ma se l'attenzione altrui è rivolta casualmente/volontariamente verso di me, l'ansia aumenta a livello esponenziale ed innesca tutto un processo di goffaggine e chiusura (anche posturale) che mi porta a vergognarmi ancora di più, perché ne sono consapevole. Conseguenza? Il peggioramento delle reazioni della gente nei miei confronti, che erano già negative. E' una catena, un circolo vizioso. Sono in una fase di transizione, quindi tutto ciò avviene con minore intensità/frequenza, rispetto a quando ero ancora in depressione. Allora la situazione era davvero insopportabile, ma ora sto cercando di ricostruire la mia autostima pezzetto per pezzetto, perciò episodi del genere influenzano di meno il mio umore ed il mio senso di inadeguatezza. Con grande sforzo cerco di non far attecchire di nuovo il germe della negatività, perché so che l'altra mia metà è completamente pessimista e abbastanza paranoica. A volte riesco a fregarmene e placare l'ansia, a volte invece ci ricasco di nuovo ed inizio a provare una vergogna infinita. Indescrivibile la mole di sensi di colpa verso chi prova disagio nel parlarmi/guardarmi. |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
azz, e siete anche fortunati. Pensate a me che oltre alla timidezza ho anche la balbuzie...
Non avete idea di come sgranano gli occhi e fanno smorfie di disprezzo le persone con cui parlo. :miodio: |
Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
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Re: Reazioni altrui al proprio(strano) atteggiamento
nessuna reazione strana, di solito mi ignorano perché sanno che non sono come loro. Eh beh 'azzo me ne, vivo bene lo stesso. Io non posso far finta di essere perfetta, estroversa e integrata
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