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ScareCrow 02-08-2016 18:29

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Sicuramente ho molti difetti... ma non sono peggiore della media, forse.

cancellato16573 02-08-2016 18:34

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
La domanda non è ben formulata, anche se le risposte sono sincere.

La formulazione giusta è: "vi vedete brutte o belle persone?"
E' una sottigliezza che conta. Infatti a volte non ho una buona concezione di me stesso, ma un altra persona mi dimostra di avere una concezione più elevata e questo mi solleva.

Se io sono una brutta persona, chiunque mi vede come tale.
Lasciamo agli altri la libertà di vederci positivamente, anche se noi pensiamo il contrario!

Aurora. 02-08-2016 18:39

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1764002)
La domanda non è ben formulata, anche se le risposte sono sincere.

La formulazione giusta è: "vi vedete brutte o belle persone?"
E' una sottigliezza che conta. Infatti a volte non ho una buona concezione di me stesso, ma un altra persona mi dimostra di avere una concezione più elevata e questo mi solleva.

Se io sono una brutta persona, chiunque mi vede come tale.
Lasciamo agli altri la libertà di vederci positivamente, anche se noi pensiamo il contrario!

L'ho lasciata appositamente sul generico di modo che si potesse spaziare diciamo :)

Pablo's way 02-08-2016 20:00

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Non riesco a pensare in termini di bello o brutto, ho una buona opinione di me come persona, non vorrei essere diverso da come sono per quanto riguarda idee, valori, convinzioni. Mi sento semmai incompiuto, incapace di relazionarmi, di legare, di trovare una sorta di contatto, è sempre stato troppo difficile per me, raramente ci sono riuscito.

E allora ti sorge il dubbio, che se non riesci a legare, a stabilire un contatto vero, forse non sei una persona che ha molto da dare, o forse non lo vuoi veramente, ecco questo forse non fa di me una bella persona.

cancellato16760 02-08-2016 20:00

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Il mio brutto ha ucciso il mio bello,ma non del tutto. Ora il mio bello si sta lentamente ripigliando...frose...spero...non so.

Hazel Grace 02-08-2016 21:26

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
sono una persona

Wolferstein 02-08-2016 21:27

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Non posso giudicare me stesso con categorie come "brutta" o "bella" persona ma quello che posso dire senza dubbio è il fatto che rispetto anche a solo pochi anni fa di sicuro io mi sento una persona migliore.

Aurora. 02-08-2016 21:36

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da Pablo's way (Messaggio 1764033)
E allora ti sorge il dubbio, che se non riesci a legare, a stabilire un contatto vero, forse non sei una persona che ha molto da dare, o forse non lo vuoi veramente, ecco questo forse non fa di me una bella persona.

Ho gli stessi pensieri

cancellato16760 02-08-2016 21:52

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 1764039)

Non ho capito la foto-commento...sarà che non ho visto il film. Appena l'ho iniziato non mi andava proprio giù e non l'ho più guardato.

~~~ 02-08-2016 22:11

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Non ho abba coraggio per essere una bella persona

cancellato16573 02-08-2016 22:13

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da Aurora. (Messaggio 1764005)
L'ho lasciata appositamente sul generico di modo che si potesse spaziare diciamo :)

Questo lo capisco, ma la mia idea è un'altra: posso dire:
sono brutto (e non c'è scampo);
mi vedo brutto (che lascia la possibilità a un altro che io possa piacere).

Bisogna stare attenti alle parole.

alien boy 02-08-2016 22:25

Sono un tipo, come si suol dire

Aurora. 02-08-2016 22:32

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da Superpippo (Messaggio 1764139)
Questo lo capisco, ma la mia idea è un'altra: posso dire:
sono brutto (e non c'è scampo);
mi vedo brutto (che lascia la possibilità a un altro che io possa piacere).

Bisogna stare attenti alle parole.

Capisco la tua idea ma non sono molto d'accordo. Credo che all'esterno ti possono conoscere fino ad un certo punto. Invece solo tu stesso sei la persona con cui passi 24 ore su 24 e sai davvero come ti comporti in modo complessivo con le persone e solo tu stesso sai quali sono i tuoi pensieri e sentimenti più profondi. All'esterno possiamo sembrare degli "agnellini" non so se mi spiego

Ippocrates 02-08-2016 22:50

Quote:

Originariamente inviata da Pablo's way (Messaggio 1764033)
Non riesco a pensare in termini di bello o brutto, ho una buona opinione di me come persona, non vorrei essere diverso da come sono per quanto riguarda idee, valori, convinzioni. Mi sento semmai incompiuto, incapace di relazionarmi, di legare, di trovare una sorta di contatto, è sempre stato troppo difficile per me, raramente ci sono riuscito.

E allora ti sorge il dubbio, che se non riesci a legare, a stabilire un contatto vero, forse non sei una persona che ha molto da dare, o forse non lo vuoi veramente, ecco questo forse non fa di me una bella persona.

"Raramente ci sono riuscito" ...riesci a stabilire un contatto solo con chi ti é affine, non é che non hai nulla da dare. Se ne deduce che rimani una bella persona ;)

Ogard 02-08-2016 23:39

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Ho il solito rapporto di amore/odio con me stesso, mi stimerei vedendomi con occhi esterni.
Tante volte mi faccio abbastanza pena ma gli altri mi fanno ancora più schifo.

DownwardSpiral2 03-08-2016 00:41

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Vivo ancora troppi conflitti interiori per poter dare una risposta, penso di avere pregi e difetti come tutti, ma ho sempre dato più risalto ai miei difetti che ai miei pregi. Eppure sento questa cosa dentro che a parole non riesco a dire, una sensazione che provo da sempre (non costantemente, ma quando la sento è come se mi sentissi più vicino a me stesso,più autentico),un aspetto che ancora non ha trovato espressione, pur pervadendomi, che secondo me è ciò che ho di più prezioso, una sfumatura emotiva a cui non riesco a dare un nome, solo suoni e immagini. E' come una gioia melanconica...o una tristezza sorridente, non riesco a dirlo, davvero, provo a comunicarla di solito attraverso la condivisione di certe canzoni, che spero sempre gli altri possano sentire come le sento io. Razionalmente proiettarsi così tanto in qualcosa fatto da altri non ha molto senso, eppure è proprio la compartecipazione di un sentimento suscitato da un oggetto esterno che di riflesso esplicita una vicinanza di spirito. Piccoli gesti,piccole parole tra una cosa e l'altra... come parlare una lingua segreta e immaginare di sentirla sussurrata intorno a te: la scena di un film, il passo di un libro,una fotografia, un sorriso, una certa luce negli occhi, cose così.
A volte mi è sembrato di intravederla in alcune persone, come se ci si riconoscesse, anche solo per un istante. L''incontro con qualcuno che non vedi da tanto tempo ma che di cui hai un ricordo piacevole. Due viandanti si incontrano su un sentiero di montagna e si fanno cenno, poi ognuno continua per la sua strada. Certi occhi, certi sguardi, vivaci come spenti, fanno balenare questa scintilla nel buio. Quando leggo alcuni post su fs o certi commenti su youtube quasi mi commuove scoprire che magari dall'altra parte del mondo ci sono persone che in quel momento stanno provando la stessa cosa che stai provando tu, ti fa confidare nel fatto che ha ancora un senso tentare di conoscere le persone. Forse è proprio questa presunta vicinanza a far soffrire di più per la mancanza di riscontro del sentire comune nella non virtualità . Ci sono delle affinità la cui sola esistenza ti scalda, come a formare una comunione di anime intorno a un elemento impersonale. Forse è proprio impersonalità a rendere questo richiamo, questa bramosia, questo legame così forte, anche se sembra illogico proiettare così tanto di te in un elemento esterno a te. Forse è solo il bisogno di dare che spinge a scrivere lettere senza destinatario. Eppure, pensando a due elettroni che orbitano intorno allo stesso nucleo, nessuno dei due è il nucleo ma entrambi sono caratterizzati da fatto di orbitare intorno a quello specifico nucleo, individuando solo e solo quell'atomo, che non esisterebbe senza di loro e viceversa. La loro esistenza e la loro coesistenza si coimplicano, quindi l'elemento singolo e differente, li caratterizza ancor più della loro individualità distinta, che considerata separatamente non esiste. O forse, come due elettroni orbitanti intorno allo stesso nucleo, per la loro stessa natura sono destinati a non incontrarsi mai.
Non ricordo più cosa c'entra col thread -_-
Ah sì, questa secondo me è una cosa "bella" di me che compensa tanti difetti, anche se nessuno la vede e la capisce :D

fabri98 03-08-2016 01:00

Nato come un bellissimo bambino, sia caratterialmente che fisicamente, per quanto un bambino possa essere bello fisicamente (mi facevano sempre i complimenti per i miei capelli arruffati ed i miei occhi chiarissimi).

Diventato un pò cattivello a gli ultimi anni di elementari, ovviamente non senza motivo, ma per situazioni esterne, come capita a tutte le anime sofferenti credo.

Rimango una peste fino alla seconda media, dove divento leggermente distaccato da gli altri, ma il mio carattere cambia in meglio con la gente che merita.
Divento una bravissima persona, almeno secondo i miei parametri di brava persona, anche se nascondo dei sentimenti un pò strani.

Finita la terza media, divento troppo emotivo, delle volte anche egoista, e comincio anche a fare uso di droghe leggere ed alcolici, ma quando mi trovavo in gruppi di tossici ed alcolizzati a bere o fumare, sentivo di avere qualcosa in più degli altri.
Gli altri erano quasi tutti merde, mentre io mi comportavo da merda per manifestare lo schifo che provo nei confronti della vita e l'interesse che calava verso la vita stessa.
L'emotività mi stava dunque uccidendo.
Passo due/tre anni così.

Poi le mie emozioni crollano, e quei sentimenti che reprimevo sono saltati fuori sotto forma di ansia, paranoia e depressione.

Ora ho ben chiaro quante sono le strade che posso scegliere, e conosco anche tutte le sfaccettature di ogni strada.
Sto solo pensando a cosa scegliere.

Potrei anche tornare spensierato come quando ero bambino, che bastava una partita a pallone o una passeggiata per essere felice, di una felicità sincera, che provo raramente ormai.

Potrei tornare ad essere egoista, non pensare a nessuno se non con rabbia, magari ricascando nel girone degli emarginati, alcolisti e cannizzati.

Poi ci sono tantissime altre strade.

Potrei lasciarmi guidare anche dal destino.

Potrei anche diventare uno come tanti, quale non mi sono mai sentito, nel bene e nel male.
Chissà cosa si prova ad essere uno come tanti.

Chissà.
Vedremo.

OhWonder 07-08-2016 23:14

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
E' una domanda che mi pongo quasi ogni giorno. Per un po' di tempo ho creduto di far parte dei cattivi, per via del mio lato discretamente sadico e altamente autodistruttivo che mi accompagna da sempre. Non ho mai avuto una morale ferrea, detesto qualsiasi forma di becero moralismo, e per questo ho sempre fatto fatica a capire se fossi uno dei buoni o dei cattivi. A questo aggiungiamo il fatto che non ho idea di cosa significhi provare "rimorso" o avere dei sensi di colpa; e di azioni sbagliate e dannose ne compio, non sono un santo, semplicemente non provo mai rimorso.

Ho capito in realtà di essere nel profondo una "bella" persona solo quando ho scoperto cosa significa amare davvero una persona; a quel punto non ho avuto più alcun dubbio. Tutte le tendenze autodistruttive erano sparite di fronte alla potenza dell'amore e della sincerità, l'unica cosa che volevo a quel punto era diventare una persona migliore e aiutare le persone a cui tenevo. Avrei dato qualunque cosa, ero pronto a dare tutto me stesso per migliorarmi...

Adesso che quell'amore è stato sbriciolato e calpestato non ho idea di cosa sono. Nel profondo credo ancora di essere uno dei buoni, ma in superficie mi sento più cattivo e distrutto che mai. Cosa sono adesso? Non lo so più...

Stella89 08-08-2016 00:20

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Ah non lo so più.Qualche tempo fa mi sarei considerata una bella persona,ora con tutti i sentimenti negativi che sto provando,dovrei avere del fegato a dirmi di essere bella.Il fegato invece ce l'ho e pure bello grosso ma per via della rabbia che provo ogni giorno.Provo costantemente odio,invidia nei confronti di chi vive degnamente,egocentrismo dovuto ad uno strazio interiore insopportabile e costante che mi porta sempre a concentrarmi su me stessa e poco sugli altri.Non c'è valore nella sofferenza.Se una persona si trova in una condizione di forte sofferenza,ma questa sofferenza la inasprisce,impoverisce e abbrutisce, invece di spronarla a trovare una via d'uscita,non è bella.Non c'è nulla di bello e nobile in chi passa il tempo ad odiare e rivendicare,non costruendo nulla nel frattempo.Sono dell'idea che si dovrebbe sempre operare per il bene,porgere l'altra guancia se necessario..alla fine il bene ritorna,e almeno hai la coscienza a posto.Se invece ci si nutre solo di nero e lo si sputa sempre ovunque e con tutti,non importa quanto si soffra,è un comportamento deplorevole.Bello è chi il bello sa vedere e cogliere sempre,anche nei momenti bui,offrendolo agli altri,Vorrei avere la forza di fare questo e di dare alla mia vita una svolta diversa,trasformando la rabbia in energia costruttiva per me e per gli altri.

Stella89 08-08-2016 02:05

Re: Siete delle brutte o belle persone?
 
Quote:

Originariamente inviata da DownwardSpiral2 (Messaggio 1764203)
Eppure sento questa cosa dentro che a parole non riesco a dire, una sensazione che provo da sempre (non costantemente, ma quando la sento è come se mi sentissi più vicino a me stesso,più autentico),un aspetto che ancora non ha trovato espressione, pur pervadendomi, che secondo me è ciò che ho di più prezioso, una sfumatura emotiva a cui non riesco a dare un nome, solo suoni e immagini. E' come una gioia melanconica...o una tristezza sorridente, non riesco a dirlo, davvero, provo a comunicarla di solito attraverso la condivisione di certe canzoni, che spero sempre gli altri possano sentire come le sento io. Razionalmente proiettarsi così tanto in qualcosa fatto da altri non ha molto senso, eppure è proprio la compartecipazione di un sentimento suscitato da un oggetto esterno che di riflesso esplicita una vicinanza di spirito. Piccoli gesti,piccole parole tra una cosa e l'altra... come parlare una lingua segreta e immaginare di sentirla sussurrata intorno a te: la scena di un film, il passo di un libro,una fotografia, un sorriso, una certa luce negli occhi, cose così.
A volte mi è sembrato di intravederla in alcune persone, come se ci si riconoscesse, anche solo per un istante. L''incontro con qualcuno che non vedi da tanto tempo ma che di cui hai un ricordo piacevole. Due viandanti si incontrano su un sentiero di montagna e si fanno cenno, poi ognuno continua per la sua strada. Certi occhi, certi sguardi, vivaci come spenti, fanno balenare questa scintilla nel buio. Quando leggo alcuni post su fs o certi commenti su youtube quasi mi commuove scoprire che magari dall'altra parte del mondo ci sono persone che in quel momento stanno provando la stessa cosa che stai provando tu, ti fa confidare nel fatto che ha ancora un senso tentare di conoscere le persone. Forse è proprio questa presunta vicinanza a far soffrire di più per la mancanza di riscontro del sentire comune nella non virtualità . Ci sono delle affinità la cui sola esistenza ti scalda, come a formare una comunione di anime intorno a un elemento impersonale. Forse è proprio impersonalità a rendere questo richiamo, questa bramosia, questo legame così forte, anche se sembra illogico proiettare così tanto di te in un elemento esterno a te. Forse è solo il bisogno di dare che spinge a scrivere lettere senza destinatario. Ah sì, questa secondo me è una cosa "bella" di me che compensa tanti difetti, anche se nessuno la vede e la capisce :D

Hai descritto perfettamente quello che sento io.Sono uguale a te cavolo,anche se tu sei senza dubbio molto più intelligente e acuto.Sento quella stessa strana sensazione,come un tesoro nascosto che non riesce ad emergere.Un qualcosa di infinitamente bello e struggente che non riesce mai a realizzarsi,rimane sempre qualcosa di inespresso.Un potenziale forse,il nostro sentire più autentico,non lo so..ma fa impazzire questa cosa.Senti questo mondo sommerso,lo vedi a sprazzi negli scenari che spesso si aprono nella mente all'ascolto di un bel brano,o quando provi sensazioni di benessere a contatto con la natura,con cose semplici,come un sole al tramonto,una brezza,un odore di buono nell'aria che ti arriva e che ti emoziona,uno sguardo d'intesa,una comunione silenziosa di "mondi sommersi" con qualcun altro.Quando provi una forte malinconia dovuta ad un amore non corrisposto,quando qualcosa di forte e struggente ti apre le porte ad un fiume in piena di bellezza e allora ti domandi di come sia possibile che tu (il tu è impersonale,sto facendo riferimento alla mia esperienza) stia così,di come sia possibile che tu viva una condizione così sofferente e povera nella vita di tutti i giorni ,quando hai una ricchezza dentro così immensa.La gente spesso ti giudica male,a volte non un granchè e insopportabile,e tu non te ne capaciti..perchè senti quel mondo in te che è davvero di una bellezza unica e ti senti estremamente sensibile e saggio anche.Raggiungi a volte una consapevolezza molto alta,hai delle intuizioni brillanti e felici e fai dentro di te dei ragionamenti e considerazioni sullo stato delle cose e su te stesso(e che spesso a voce non riesci a rendere)che ti emozionano e confortano allo stesso tempo,perché non ti vedi come un diverso "inferiore",ma come un diverso in senso speciale.Ti senti sempre ad un punto di svolta,per diventare e far vedere agli altri quello che sei.Quel mondo sommerso che nessuno vede,ti da energia e forza e da lì attingi nei momenti bui per risalire.Quando ti dicono "ma hai una forza..io al tuo posto,nella tua situazione sarei già crollato",tu sorridi perchè sai che è da quel tesoro,dalla tua bellezza che trai forza.Eppure più passa il tempo e più si allarga il divario tra la tua realtà oggettiva,concreta,la tua vita di tutti i giorni e quella che ti scorre sempre più in profondità.La cosa fa incazz.re e non poco,e ti senti pure un po' matto perché ti viene l'atroce dubbio che tu sia sempre e solo fuggito da un realtà troppo brutta rifugiandoti in un cumulo di fantasticherie che non esistono.Non c'è forse nulla di speciale,e potrebbe essere solo follia.Eppure poi ritorna a battere quel qualcosa di forte ed è così reale,sei tu,lo senti nel corpo,non è tutto solo mentale.E scrivi tanto scorrendo questi scenari che ti si svelano chiari nella mente,con un'ispirazione che spesso è altissima.Tutto questo è quello che provo io,probabilmente se ti ho capito un poco,ti troverai in alcuni punti.


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