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cancellato16760 01-08-2016 00:40

La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
E' la sottile linea su cui dobbiamo camminare: accettare ciò che siamo non significa fermarsi. Significa non volere più di quanto sia possibile, ma non accontentarsi di quanto è semplicemente possibile.
Arduo da mantenere questo equilibrio è!

claire 01-08-2016 08:19

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Molto...

Inosservato 01-08-2016 08:30

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1763209)
Arduo da mantenere questo equilibrio è!

l'hai detta un pò alla sarda :D ma sì, posso essere d'accordo, capito ti ho!

cancellato16760 01-08-2016 08:56

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1763257)
l'hai detta un pò alla sarda :D ma sì, posso essere d'accordo, capito ti ho!

Hahaha...io veramente pensavo a Yoda...:D, non sapevo fosse sardo.:pensando:

cancellato17651 01-08-2016 09:05

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1763209)
E' la sottile linea su cui dobbiamo camminare: accettare ciò che siamo non significa fermarsi.
Arduo da mantenere questo equilibrio è!

Infatti, per questo iscritto mi sono presso codesto forum, combattuto ero tra rinunciare all'idea di confrontarmi con altre persone e accettare la possibilità di farlo.
In ogni caso, Beat Takeshi un Mito Assoluto è :bene:

cancellato16760 01-08-2016 09:18

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Dr.Divago (Messaggio 1763264)
In ogni caso, Beat Takeshi un Mito Assoluto è :bene:

http://38.media.tumblr.com/88f034095...do4_r3_500.gif

cancellato17651 01-08-2016 09:24

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
De nada, un cineasta che programma e realizza una trilogia dell'autodistruzione, oltre ai numerosi gioielli filmici intrisi di nonsense humour miscelato a lirismo struggente, non può che godere della mia sempiterna stima.
Mi si perdoni la divagazione, d'altronde "nomen omen"...

TheCopacabana 01-08-2016 09:59

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1763260)
Hahaha...io veramente pensavo a Yoda...:D, non sapevo fosse sardo.:pensando:

Non sapevo neanch'io che Yoda fosse sardo :D :D

Antonius Block 01-08-2016 10:31

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1763209)
Significa non volere più di quanto sia possibile, ma non accontentarsi di quanto è semplicemente possibile.

Questa frase, presa così com'è, non ha senso.

Noriko 01-08-2016 12:17

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Accettazione è secondo me un rendersi conto di determinati limiti senza cadere nello sconforto e reagire trovando modalità diverse nell'affrontarli.

Rinuncia è la troppa frustrazione o dolore con conseguente chiusura di sé, rancore e rabbia nella non realizzazione ad esempio, di obiettivi, per cause interne o esterne.

Sentimenti che non so fino a che punto non interagiscono fra loro, forse non c'è una linea di demarcazione così netta.

cancellato16760 01-08-2016 21:26

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da M.me Adelaide (Messaggio 1763303)



Questo lo considero uno dei meccanismi più stupidi della mia mente.

Forse, o forse è il più nobile. Di una nobiltà d'altri tempi,che non trova oggi spazio non solo nella nostra società, ma nemmeno nelle nostre anime e pertanto lo consideriamo un modo di pensare disfunzionale.
Mi ricorda i Samurai, o comunque tutti quelli che si sono mossi con il motto "vittoria o morte!".

cancellato16760 01-08-2016 21:42

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Antonius Block (Messaggio 1763298)
Questa frase, presa così com'è, non ha senso.

Non c'è l'ha, come non c'è l'ha il motto degli antichi maestri di TaiChi "finchè lui non si muove io non mi muovo,ma quando lui si muove io mi sono già mosso".

Come non c'è l'ha la massima cinese "non agendo non c'è nulla che non si faccia".

Come non c'è l'ha, a ben vedere,il concetto di infinitesimo, o di infinito.

Come non c'è 'ha il concetto di istante,che nel momento in cui è,ha già smesso di essere.


Scusate non ho trovato una valida citazione di Yoda.:pensando:

Ogard 01-08-2016 23:41

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1763600)
Non c'è l'ha, come non c'è l'ha il motto degli antichi maestri di TaiChi "finchè lui non si muove io non mi muovo,ma quando lui si muove io mi sono già mosso".

Come non c'è l'ha la massima cinese "non agendo non c'è nulla che non si faccia".

Come non c'è l'ha, a ben vedere,il concetto di infinitesimo, o di infinito.

Come non c'è 'ha il concetto di istante,che nel momento in cui è,ha già smesso di essere.


Scusate non ho trovato una valida citazione di Yoda.:pensando:

"Quando novecento anni di età avrai bello non sembrerai?" mm, no questa ha senso.

mmmax 03-08-2016 19:44

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
io credo che l'accettazione di cui parlano tutti i saggi e gli psicologi non significhi altro che ammettere di avere un problema, cioè il presupposto per cominciare a lavorarci su. Ovviamente senza diventare ossessivi, ma con atteggiamento sereno e senza isterismi.

Abuela 19-08-2016 14:15

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Ho rinunciato e accettato di avere rinunciato.
Certi problemi ho smesso di pormeli come se mi andasse semplicemente bene così.
E forse andrà bene così.
Per certi aspetti non so neanche quale possa essere la via del miglioramento. Me ne sono slegata da troppo tempo.
Poi sono arrivata qui ed è stato un ritorno alla socialità (virtuale) che non credevo possibile. E un riaccendersi di pensieri sopiti da anni. Ma tanto io non cambio. Non sono cambiata.

Bluevelvet93 19-08-2016 14:17

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Volevo aprire un topic simile:mrgreen: Sì, per me è un problema non capire dove cominciano i limiti e dove invece si può semplicemente oltrepassare una "paranoia".

sato 19-08-2016 15:09

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
secondo me sono sinonimi, se tu ti accetti per come sei rinunci a cambiarti, al massimo ti adegui a determinate circostanza di volta in volta

per quanto mi riguarda ormai ho accettato quello che sono, sono così non posso farci niente, sono il risultato di tutta una serie di fattori che mi hanno plasmato così come sono, non che mi piaccia ma non posso essere diverso da quello che sono

Masterplan92 19-08-2016 15:14

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Io sono arrivato alla dolorosa rinuncia e alla chiusura di me stesso..purtroppo non so come uscirne..

cancellato15732 19-08-2016 16:22

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
Io credo di non aver ancora rinunciato all'idea di avere così tanti limiti ma nonostante tutto sono bloccata in una situazione dalla quale non riesco ad uscire e non ho nemmeno la minima idea di come fare.
A questo punto credo che ci sarà una lenta accettazione e la conseguente rinuncia.

dentromeashita 19-08-2016 17:00

Re: La sottile linea tra rinuncia e accettazione
 
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