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alleny82 01-07-2016 14:16

L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
.. quello che, senza nemmeno volerlo ha fatto cambiare abitudini a qualche parente..
Mi rivolgo soprattutto a chi soffre di depressione o altro da molti anni: quando stavate bene le persone vicine erano in un modo e ora invece sono in un altro? Vedono le cose in un modo diverso? Peggiore o migliore o più strano..? Fanno cose diverse?

Ogni famiglia porta avanti di generazione in generazione , lo schema :matrimonio, figli, lavoro..
Siete voi l' anello che ha spezzato la catena per la prima volta o magari prima di voi lo ha fatto una vecchia sorella di vostra nonna, forse rimasta nella storia come"quella pazza di lulu'" oppure "la pecora nera.."

varykino 01-07-2016 14:28

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
nn penso di aver modificato lo stile di vita degli altri per il mio comportamento , almeno spero ..... sicuramente sono il primo a spezzare la catena delle tappe familiari , in passato me l'hanno fatto pesare , ora meno , in passato mi rodeva , ora meno .

DownwardSpiral2 01-07-2016 14:29

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Non so se ho capito bene la domanda: c'era uno zio di mia madre a cui tutti mi dicevano che assomigliavo nell'aspetto e nel carattere che aveva tagliato completamente i ponti con tutta la famiglia non vedendo/sentendo più nessuno per vent'anni e passa fino a che non è morto (infatti non l'ho mai conosciuto). Credo di essere il suo degno erede.

Centauro 01-07-2016 14:31

Per quel che vedo in giro quello a cui ti riferisci tu è un modello sempre più raro,vuoi per la crisi o per un raggiungimento dell'età matura sempre più avanti.

The_Sleeper 01-07-2016 14:42

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
:pensando:

Non mancano gli elementi "particolari" in famiglia, ma ho da sempre la percezione che queste persone siano state considerate ad un certo punto irrimediabilmente perse e quindi a nessuno sia più importato nulla di loro - se non nel momento in cui "pesa" su qualcuno il doversene prendere cura.
Poi ci sono gli outsider ( oddio, giusto una persona forse), quelli che han mandato tutti a fanculo e hanno tagliato i ponti da anni. Dio, quanto li invidio ora come ora.

Io sono un elemento di rottura più che altro per i miei genitori. Hanno dovuto fare i conti, nel tempo, col fatto che non posso dargli certezze e che non condurrò una sorta di vita " standard", che loro si sarebbero immaginati per me.
Non me ne potrebbe fregar di meno di metter su famiglia, se potessi evitare il lavoro lo farei senza pensarci, la mia carriera accademica è partita col botto...ed è finita in un burrone, nemmeno me ne frega nulla di qualsiasi forma di prestigio sociale o di mantenere un'immagine da quieto vivere.
In soldoni : hanno dovuto imparare a viversi la loro vita senza farlo in modo vicario con la mia, aspettandosi (nel senso di creandosi aspettative) risultati da me. Che possono esserci ( stati), come non esserci, indipendenteemnte dal loro volere e desiderio
Conseguentemente è da qualche tempo che stanno in una sorta di crisi di mezz'età poichè piuttosto che coltivare sè stessi - ed il tempo e modo per farlo l'avevano e hanno - come persone, hanno preferito riversare sogni, desideri ed aspettattive sul sottoscritto. Non hanno amicizie serie, passioni, interessi o qualcosa che li spinga a dare un senso alla loro quotidianità, a livello strettamente personale. Io stesso non posso condividere nulla con loro.
E quindi se lo sono preso in quel posto.
Sensi di colpa ? Qualcuno, ma più ci penso e più credo sia giusto così, che farei bene a non averne proprio.

Mio padre in particolar modo è decisamente più "depresso" da qualche anno a questa parte.
Ironia della sorte, io stavo molto peggio prima. Ma non ne parlavo apertamente, soffrivo e nel mio confortante silenzio andavo avanti senza dar problemi; quindi all'esterno " andava tutto bene".

alleny82 01-07-2016 14:43

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Modello a parte.. parlavo anche di abitudini cambiate "a causa nostra"..
Per esempio se uno non riesce ad uscire spesso di casa.. forse qualcun altro avrà preso l'abitudine di ucire più spesso per occuparsi di doppie commissioni..

Suttree 01-07-2016 14:47

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Nella mia famiglia ci sono molti casi di zitelle che hanno vissuto sempre da sole o con la sorella (anch'essa zitella) e maschi fortemente introversi che sono scesi a compromessi per non restare soli (hanno sposato donne considerate "facili", con problemi di alcolismo o poco attraenti, che li comandano a bacchetta).
Anche gli estro della famiglia hanno problemi psicologici più o meno gravi..quindi direi che non sono così fuori dalla norma:D

Mio nonno mandava sempre mia nonna a fare le commissioni, non rispondeva al telefono e non ha amici..insomma un fobico doc:D

Incenso 01-07-2016 14:50

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Di questo discorso ho presente una versione narcisistica, in cui la volontà di diventare pecora nera più che a rompere con le dinamiche parentali serve semplicemente a instaurarne di nuove, anche peggiori, ma che prevedano, lol, una pecora nera a capo della tribù.

Keith 01-07-2016 15:04

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Sono l'unico che non si è sposato fra tutti i cugini possibili e immaginabili.
Uno dei pochissimi a non aver avuto figli.
L'unico con problematiche fobiche.

Un'errore unico e irripetibile. Tipo una macchina giapponese difettosa, è una cosa rarissima. Neanche la soddisfazione di avere un simile fra i parenti.

alleny82 01-07-2016 15:22

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1748971)
Sono l'unico che non si è sposato fra tutti i cugini possibili e immaginabili.
Uno dei pochissimi a non aver avuto figli.
L'unico con problematiche fobiche.

Un'errore unico e irripetibile. Tipo una macchina giapponese difettosa, è una cosa rarissima. Neanche la soddisfazione di avere un simile fra i parenti.

Un errore? La diversità la chiami errore? No, è semplicemente Diversità... e la diversità con un po' di coraggio può essere d'ispirazione agli altri e può parlare di cose nuove, inventare cose nuove..
se tutti ripetessero quello schema infinito cambierebbe mai qualcosa? Mai, solo figli e lavoro per centinaia di secoli echi avrà il tempo per partire e fare i corsi più strani, conoscere i paesi più lontani ecc.. e portare del nuovo?

Keith 01-07-2016 16:48

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Quote:

Originariamente inviata da alleny82 (Messaggio 1748990)
Un errore? La diversità la chiami errore? No, è semplicemente Diversità... e la diversità con un po' di coraggio può essere d'ispirazione agli altri e può parlare di cose nuove, inventare cose nuove..
se tutti ripetessero quello schema infinito cambierebbe mai qualcosa? Mai, solo figli e lavoro per centinaia di secoli echi avrà il tempo per partire e fare i corsi più strani, conoscere i paesi più lontani ecc.. e portare del nuovo?

Dunque, ti darei ragione se io fossi un single solitario, però dedito alla bella vita, al divertimento puro, oppure meglio ancora se riuscissi a dedicarmi a qualcosa di veramente utile al cambiamento: ricerca scientifica, lotta sociale, etc. Il problema è che i blocchi fobici non portano ne ad una vita convenzionale, ne ad una vita stravagante, ma solo un sopravvivere alla meno peggio cercando di schivare i pericoli reali e presunti.

cancellato16760 01-07-2016 21:00

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Fuori come me credo di essere il primo. Tuttavia tutta la mia famiglia stretta è formata a suo modo da pecore nere. Mio padre era il 68ino in famiglia. Mia madre qualcosa di simile. Mio zio ha rotto i ponti con i suoi genitori quasi del tutto. Io e i miei fratelli non siamo a posto. Ma quello che ha problemi in testa veramente sono io. E non so se riuscirò a risolverli mai...a volte ci spero,a volte ci provo,ora ci sto provando. Ma mi rendo sempre più conto che il mio è un'anelito indefinito...:(

alleny82 01-07-2016 23:33

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 1749025)
Insomma non mi sembra funzionare proprio come lo descrivi, mi sento nello stesso modo che descrive syd_77, molti miei parenti possono vantare di aver viaggiato in moto lungo tutta l'Italia e anche per diversi mesi in paesi europei, poi le esperienze lavorative che possono presentare in un curriculum rispettoso, anche mio fratello più piccolo di tre anni può vantare un anno e mezzo di volontariato e ha visto la Svezia,Francia,Grecia, l'amore che ha permesso loro di unire rapporti che si portano avanti da sempre, zii e zie con matrimoni di trentanni, una situazione che mi fa abbastanza paura.

Questa diversità è solo un ostacolo mentre se fossi simile ai miei parenti magari starei vivendo le stesse loro esperienze nei viaggi, l'amore di una coppia stabile, il lavoro con le sue esperienze reali.
Magari quello che stai descrivendo tu come “Spezzare la catena” è qualcosa di molto superiore alla condizione disturbata mentre molti se lo immaginano come diventare relitti senzatetto.

Con "spezzare la catena" mi riferivo a qualsiasi cosa.. qualsiasi cosa che spezzi una catena, in qualunque modo (triste o non triste)
Non mi riferivo a niente di per forza straordinario.
Però visto le cose che hai aggiunto.. mi viene da pensare una cosa.. ma giusto così tanto per riflettere... : ho conosciuto un sacco di persone che avevano visitato tanti paesi ma se gli chiedevi cosa avevano provato, com'erano quei posti, che avevano fatto.. rispondevano in modo banale.. "carino, niente di che.., bo', niente, solite cose" e poi ho conosciuto una o al massimo due persone che avevano visto solo il paesello dei nonni ma te lo descrivevano in un modo straordinario e originale.
I miei genitori sono stati sposati per vent'anni ma non si sono mai capiti e cosciuti veramente... (sai quanti così?)

Vale90 02-07-2016 00:49

Re: L'anello che spezza la catena, quello disturbante o...
 
Questo tipo di diversità è considerata una malattia perché rende in un certo modo invalidi e quindi sofferenti. Nessuno considera questa condizione come un'opportunità per cambiare le cose.
Poi certo, se ci metti che molti come me stanno cominciando a pensare che, proprio a causa di queste diversità, della sofferenza in generale e di tutto ciò, insomma, che non cambierà nei secoli perché è un paradigma naturale che non può essere scomposto e ricomposto a piacimento, sia meglio l'estinzione...allora si che la catena si spezza. Fortemente convinta che il suicidio della specie sia l'ultima tappa evolutiva. E noto che attraverso me qualcuno quantomeno si è fatto venire qualche dubbio sulla meravigliosità della vita tanto decantata. Faccio così pena insomma :applauso:

A Giacomo Leopardi e Emil Cioran piace questo elemento.


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