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Dicono che...
sia possibile vivere la vita divertendosi.
Divertirsi in che modo? Vabbè se hai i soldi è facile, se sei fatto in un certo modo è facile, se ha un certo aspetto è facile, una vita di divertimento è superficiale... No no... Non in questo senso. Dicono che sia possibile divertirsi a vivere la propria vita, così com'è, e ad essere se stessi... È possibile trovare tanti motivi per sorridere, volgere una situazione in chiave positiva, fare qualcosa che ci piace anche se... Io non lo so, a volte credo che i sostenitori di questa teoria abbiano buone ragioni, forse sono io troppo attaccata al mio modo di essere, al mio vedere tutto nero, alla mia rassegnazione. Ogni cosa è un ostacolo per essere più serena e "felice", ma per qualcuno ogni cosa è un motivo per provarci. |
Re: Dicono che...
Ma come? Non ci riesci? Non sai che è sufficiente inibire selettivamente la ricaptazione della serotonina?
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Re: Dicono che...
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Re: Dicono che...
Tutte apparenze e frasi di circostanza....anche io a mia nonna che ha 92 anni e dice che si sente in uno stato di apatia ho detto che passerà... mentivo..
In realtà la capisco benissimo ma io ho 27 anni.. Molto probabilmente anche chi lo dice ne è consapevole... |
Re: Dicono che...
Rispondendo più seriamente...
Secondo me è possibile essere felici solo nelle distrazioni. Si tratta una felicità fugace e limitata nel tempo che, una volta terminata, ci riporta nello stato iniziale ma è lunica ancora di salvezza nel buio. |
Re: Dicono che...
Secondo me ormai si parla troppo di tale felicità, che sarei curioso di sapere per quante persone esiste. Però penso sia vero che ci si possa divertire, farsi una risata, vivere un momento leggero e che ci dia un po' di respiro - anche nelle situazioni più merdose.
E penso sia capitato a tutti, più di una volta, di sentirsi divertiti. Quel che è difficile è non essere totalitari inglobando tutta la nostra esistenza in un brutto momento, del tipo che viviamo un frangente di storture e quindi la vita fa schifo e tutto va male e non ci si può divertire ed è tutto una merda. |
Re: Dicono che...
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Re: Dicono che...
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Perché la tua lista non è altro che un elenco di risorse. E così come esistono delle risorse esterne, esistono anche delle risorse endogene, come la resilienza, l'equilibrio, ecc. Ovvero esiste la possibilità di avere carenze in tal senso. Ci vuole capacità di gestire le proprie risorse in modo da poterne trarne il meglio per sé stessi, la capacità di definire le proprie mancanze, e di colmarle dove possibile/necessario, oppure di accettarle come propri limiti, visto che non siamo tutti uguali e ciascuno di noi deve far pace con la rassegnazione di non poter avere determinate cose/caratteristiche/abilità/ecc. Se non possiedi le capacità intrapsichiche per poter in autonomia sviluppare una tua comprensione di quali siano gli ostacoli al raggiungimento della tua felicità, l'unica è alzare la manina e chiedere aiuto a qualche esperto, perché non è un peccato o uno stigma saper chiedere aiuto. Anche questo è una risorsa. E poi, hai mai visto un giocatore di "chi vuol essere milionario" arrivare alla domanda finale e rispondere senza mai aver usato almeno un aiuto? :ridacchiare: Spero che questa riflessione ti sia d'aiuto, la scrivo a te come se la scrivessi a me stesso un paio di mesi fa. Nel frattempo, ti consiglio un libro carino. http://www.feltrinellieditore.it/med...548_quarta.jpg |
Re: Dicono che...
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Re: Dicono che...
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Al contrario di quello che fanno tutte le religioni lanciando il messaggio subliminale "anche i ricchi piangono", io penso che la morte non sia la grande livella che ci rende tutti uguali. A meno di prove contrarie potrebbe benissimo finire tutto con la morte del corpo fisico. Alla morte si può arrivare avendo una vita felice alle spalle oppure una vita grama. A parità del fatto che tutti dobbiamo morire, meglio aver avuto una vita soddisfacente per il tempo che ci è stato concesso piuttosto che una di tribolazioni o anche senza aver piazzato almeno 2/3 delle proprie aspirazioni. Meglio ancora, morire a un'età tale da non iniziare il cammino di sofferenza e discesa della china che porta all'inevitabile. |
Re: Dicono che...
Per quanto si possa dire male a facebook e alla società attuale io penso che il mondo sia sempre stato così...ogni epoca viveva il suo male..
Una volta andai a visitare la casa del Petrarca e mi ha colpito la guida che mi disse che si trasferì fuori città perchè gli davano fastidio le carrozze..:o:o Quante carrozze passavano in un giorno? È paragonabile al traffico di oggi?direi di no Oppure il pettegolezzo tra vicini era cosa normale, cosa che con facebook non si limita al quartiere ma al mondo intero.. Concludo dicendo che la cosa che mi dà fastidio in me è che piuttosto che vivere la vita cerco di capirla... |
Re: Dicono che...
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Re: Dicono che...
IMHO il divertimento è sopravvalutato u_u
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