Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Penso sempre forse troppo.
Mi capita sempre, anche quando devo lavorare su qualcosa, penso sempre, penso a tutt'altro. Anche quando mi riposo passo tutto il tempo a non "fare niente", ascolto musica (spesso sempre la stessa canzone) e nel frattempo mi lascio andare nei miei pensieri: giro nella stanza, parlo anche da solo immaginando scenari vari frutto della mia fantasia, potenziamente reali o completamente fantastici. Ma anche fuori, mentre cammino per strada, non riesco mai a stare nella realtà, sono sempre sovrappensiero. Così che non sto attento a niente. Non conosco vie, non conosco negozi, etc. Ma anche quando devo stare attento a chi mi parla, chi mi spiega qualcosa, capita che mi distraggo e mi perdo. A tutto ciò aggiungo (non so se collegato) che ho una pessima memoria. Già faccio fatica a ricordare i volti delle persone addirituttra a volte confondendo persone che non conosco con persone che conosco. O non mi "vengono" i nomi delle persone (non quelle nuove, che è normale). Forse penso troppo, dovrei essere più presente nella realtà, così da perdere anche meno tempo. Non è possibile che passi intere giornate praticamente senza fare niente. Ne giocare ne lavorare. Potrei leggere, vedere film, serie tv, etc e invece niente. È come non vivere. Qualcuno ha esperienze simili? |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Diciamo che mi rispecchio abbastanza da quanto hai scritto
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
allenare la brocca a vedere,sentire,odorare,vivere la realta' :)
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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arsi portare via dal flusso dei pensieri,cerca di essere presente in quello che stai facendo,quello che stai osservando,quello che ti stanno dicendo. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Ti capisco perfettamente...nei pensieri i sensi di colpa, i se i ma..domande a cui non riesco o non voglio dare risposte..sono sempre gli stessi pensieri che si ripetono in un loop infernale..
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Gli stimoli spesso sono pochissimi e già c'è un sovraccarico. Non so gli altri ma io più cose non le saprei poi gestire. A me può capitare che se qualcuno mi parla di qualcosa che colpisce la mia immaginazione, inizio a pensare a cose collegate a questo qualcosa e perdo il resto del discorso e l'altro potrebbe apparirmi nel frattempo come un pesce nell'acquario. Per strada posso essere sovrappensiero, ma la mente coglie lo stesso tanti aspetti insieme perché poi se mi accorgo che succede qualcosa che mi interessa (Una bella ragazza mi passa davanti, per esempio :mrgreen:), il pensiero si concentra poi su quel qualcosa e succede la stessa cosa che ho descritto prima. Pochi stimoli innescano molti pensieri, però non è completamente vero che non noto o percepisco assolutamente nulla di quel che mi sta intorno. Più che non esser nella realtà direi che questa è una delle tante modalità con cui si può essere nel mondo. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Se ho ben compreso, alterni pensieri a ruota libera e daydreaming. Hai provato a stabilire delle fasce orarie da dedicare a questo? In pratica, postdati questo pensare a periodi precisi del giorno. Faccio un esempio. Decidi che dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 21 ti dedichi a questi pensieri. Allora, durante il giorno ti vengono i pensieri, e appena te ne accorgi (nel senso che diventi cosciente, in quel momento, che sta avvenendo, credo che la cosa ti venga in automatico), decidi di rinviare a quel dopo che hai deciso. e provi a concentrarti sul presente.
Però dato che poi i pensieri ti ritornano comunque, (vuoi anche solo per abitudine, per automatismo), ci vuole la pazienza di ripetere la decisione del rinvio innumerevoli volte. È una cosa a metà strada tra un esercizio di meditazione e un esercizio attentivo. In genere se si riesce a praticare questo metodo per qualche mese, quotidianamente, i risultati cominciano a farsi vedere, ma all'inizio è davvero dura: stai a sempre ritornare sulla decisione di rinvio. È un esercizio che richiede molta pazienza e non bisogna prendersela con se stessi. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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yes...pure io....poi vai in tensione...che fatica vivere...:piangere: |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
uguale....forse un po' meno ultimamente
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Potrei averlo scritto io. Davvero, parola per parola!
:pensando: |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Comunque quella definizione non è la mia, è tratta da un libro specialistico. |
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2015/03/in...estroversione/ Ovviamente qua, nel tuo caso specifico, mi sa che ci potrebbe essere una forma di rimuginio fastidiosa (in cui magari si pensa ad episodi tristi del passato e cose del genere che rappresentano un motivo di sfondo che disturba un po' tutto il resto) dovuta forse alla depressione che non c'entra nulla con queste classificazioni qua. La depressione ed uno stato dell'umore estremamente basso mi sembra che comporti anche una serie di difficoltà mnemoniche. Perciò direi che dipende un po' dal sovraccarico quale sia, il rimuginio toglie spazio al resto. Anche di forme di distrazione ce ne sono diverse, ce n'è una in cui la persona nota poche cose e poi si concentra su queste non prestando attenzione al resto (e la persona si trova in una sorta di trance, nel senso che certi stimoli vengono praticamente azzerati e non si presta più attenzione a questi, in compenso però si presta attenzione ad altro) e ce n'è un'altra in cui si notano troppe cose una di seguito all'altra (presenti nell'ambiente e non) non concentrandosi mai su nulla, in questo caso gli stimoli si susseguono incessantemente e la persona non riesce a concentrarsi su nulla, di interno ed esterno. Quella da deficit dell'attenzione, in base alle descrizioni che ho letto in rete, mi sembra più simile alla seconda forma di distrazione, la prima invece è quella forma di distrazione del tipo "testa fra le nuvole" che può essere caratteristica anche del tipo di personalità introversa. L'introverso trova più rilevante quel che pensa, sente e così via, l'estroverso invece trova più rilevante quel che succede effettivamente là fuori. Io così ho afferrato la distinzione. Ma non è che uno dei due non risulta più attento o distratto, il primo indirizza l'attenzione verso certe cose, il secondo verso altre. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Ho il tuo stesso problema/atteggiamento. A distanza di anni non ho trovato una soluzione, il sintomo però è altalenante a secondo del periodo...
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Quando si parla di introversione, spesso capita di confonderla con i disagi sociali. La nascita di questo termine è dovuta a Jung che l'introdusse nel suo saggio "tipi psicologici". Nella sua definizione l'introverso non ha disagi, ha un modo di essere. Se c'è disagio, allora dobbiamo parlare di ansie sociali.
L'introverso è una persona che vive e interpreta eventi, situazioni, cose eccetera, attraverso il filtro della propria interiorità (non emotività!). La realtà che legge l'introverso è soggettiva. L'introversione è un modo di essere, nulla a che vedere con i comportamenti compensativi che, invece, sono propri degli ansiosi sociali che si comportano similmente come gli introversi, ma lo fanno come reazione ai disagi che provano e vivono. Per questa ragione tende alla riflessione (attenzione, non rimuginìo o ruminazione) e non teme di star da solo. La "riservatezza" dell'introverso non è determinato da condizionamenti interni o esterni, ma da uno stile di vita, un modo di essere. Infatti, sono gli ansiosi sociali (timidi, sociofobici ecc) che tendono a star da soli perché con gli altri, si trovano a disagio, reagiscono alla non corrispondenza degli altri alle proprie aspettative. L'introverso non si trova a disagio in situazioni che non gli sono predilette. Egli predilige una modalità. Ma non esclude l’altra. Invece, l'ansioso sociale sta da solo e vi si abitua perché condizionato: ma abituarsi alla solitudine può indurre a far confusione tra abitudine e predilezione costitutiva del sé. Mentre l'apparente introversione del ansioso sociale è un tratto caratteriale (che per definizione è l'insieme dei comportamenti abituali di un individuo), nell'introverso, l'introversione è un tratto temperamentale. :) |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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E poi cosa significa temperamentale? |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Anche io ho queste difficoltà a vivere il momento e concentrarmi.
Ma volevo dire una cosa che non c'entra con eventuali problematiche, introversione, ansia. Sulla memoria l altro giorno ho sentito una bella intervista di Guccini in cui raccontava di avere una buona memoria. E che lui era cresciuto in una zona di contadini con la terza elementare ma capaci di citarti l'Ariosto per filo e per segno. Questo per merito della volontà di fare proprio quel che si imparava per poi poterlo trasmettere ad altri. Una volta era la propria testa l'unico hard disk di cui si disponeva. Credo questo problema della memoria diverrà invece sempre più comune oggi, se anche ci dimentichiamo le informazioni le abbiamo sempre a portata di mano e quando a qualcuno chiedi qualcosa ti dice: cercatela su Google. Anzi neanche la chiedi e te la cerchi direttamente. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
...dicono che l'alzaimer cominci a manifestarsi lentamente dopo i 30 anni...a me par di peggiorare progressivamente infatti..
sulla memoria breve... sul concentrarmi... e nel venirmi il sovraccarico.. ... :pensando: ... io non lo so se esistano cure farmacologiche a riguardo? so di stili di vita adeguati...a rallentare il processo di invecchiamento,ma non so migliorare la situazione...solo provare a gestirla...e certo a volte...socialmente le persone mi hanno etichettato inaffidabile per via di questi deficit... magari ci fosse una soluzione... |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
Vivo nella tua stessa situazione. Prima mi capitava quasi esclusivamente la sera, parlavo, interagivo, scambiavo opinioni totalmente da sola. La cosa si è estesa all'intera giornata, a volte mi parlano ed io non ci sono, penso ad altro e a volte non ricordo nemmeno a cosa. Mi distraggo vado in un altro mondo, non saprei come spiegartelo, a volte invento persino luoghi, conversazioni, persone. Per strada a volte il mio pensiero si proietta su tante di quelle cose che sbaglio strada, non ricordo dove stavo andando, non ricordo in quanto tempo sono arrivata a destinazione.
Io, preciso, ho una scarsa memoria a breve termine. Non so se ciò aggrava la situazione. |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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Tutti possono essere ansiosi, quindi, sia gli introversi e sia gli estroversi. La questione è che introversione ed estroversione sono definizioni che non attengono a problematiche psicologiche. Con questi termini Jung, divideva in due categorie principali l'indole innata dell'essere umano, a prescindere da qualsiasi tipo di problematica e valutando, in particolare, l'attitudine alla soggettività e l'attitudine alla oggettività. L'ansia, intesa come emozione è questione che non ha nulla a che vedere con queste due categorie, appartiene a un dominio differente ed è legata alla reattività dell'individuo agli stimoli. Poi bisogna anche distinguere tra ansia intesa come emozione (che si manifesta per mezzo di sintomi riconoscibili) e ansia sociale che è una categoria (in cui sono raggruppati disagi e disturbi collegati all'interazione sociale e che hanno in comune la manifestazione dei sintomi dell'ansia). L'ansia sociale (categoria di disturbi e disagi) non ha nulla di innato, si forma in funzione della storia dell'interazione sociale del soggetto, anche se la innata tendenza a reagire con ansia (l'emozione) agli stimoli rende l'individuo più vulnerabile. La tendenza dell'ansioso sociale alla interiorizzazione delle esperienze, la riservatezza, ecc, sono un effetto che scaturisce dal disagio nell'interazione sociale, ed è una reazione che parte dall'inconscio. Se poi un introverso diventa anche un ansioso sociale, il tratto caratteriale si unisce al tratto temperamentale. Quote:
Al riguardo puoi leggere questo articolo: http://www.homomentis.it/carattere-t...e-personalita/ :) |
In pratica io sono te.
Non so come uscirne da questo modo di essere. Vivere nella mia testa mi sta rovinando la vita. Anche quando studiavo, non riuscivo a essere produttiva perché continuava ad andarmi la testa da un'altra parte... piuttosto che stare in una vita che mi andava stretta, me ne sono sempre inventata un'altra. E invece avrei dovuto cercare di cambiare quella che avevo... |
Re: Sovraccarico di pensieri, distrazione, memoria
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a volte mi ritrovo a fantasticare su situazioni che mi piacerebbe vivere..come se fossi in un film, creo il mio mondo.. e ci sto molto bene :mrgreen: |
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