Re: Mi sono rotto in mille pezzi
 

Il crack non l'ho ancora sentito arrivare per fortuna, ma la sensazione che hai descritto tu la ho costantemente; se mi guardo alle spalle vedo soltanto una grande sofferenza, portata avanti in silenzio per molti anni, e nessun risultato ottenuto, nessun evento positivo nella mia esistenza.

Re: Mi sono rotto in mille pezzi
 

I giapponesi hanno un'arte chiamata kintsugi che consiste nel riparare e ricomporre tra loro frammenti e cocci di oggetti in ceramica rotti mediante l'utilizzo di oro,argento e altri materiali dando vita ad un nuovo oggetto più prezioso e originale... Parlo di questo come metafora chiaramente, so bene cosa significa sentirsi diversi,fragili e stanchi ma buttarsi via è uno spreco di tempo,energia e risorse...non è facile capire come muoversi e cosa fare della propria vita specie se si attraversa un momento di depressione ma voglio credere ci sia un modo, magari non lo troveremo mai o forse troppo tardi o forse lo scopo della vita è questo, io non so dare una risposta ancora...però smettere di cercare la serenità ( e non parlo di felicità) è come essere già morti.

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Re: Mi sono rotto in mille pezzi
 

Bene, considerare la diversità come risorsa anziché come problema.

Re: Mi sono rotto in mille pezzi
 

Io da anni ho questa terribile sensazione che poi non è solo una sensazione, ma purtroppo l'amara crudele realtà.