quale è il vostro senso della vita?
che senso ha per voi la vita? a quale scopo vivete? la vita non ha senso, niente ha senso, nascere, mangiare, morire, i pianeti che girano attorno alle stelle, o le palle che girano attorno a se stesse come le mie :D :D
niente ha senso se ci fate caso, tutto è frutto del caso, scusate il gioco di parole, dite la vostra sul senso della vita, è normale che siamo noi a volerle dare una senso, a seconda della nostra intelligenza e sensibilità più o meno marcata il senso può essere più o meno nobile, più o meno superficiale, dite la vostra..prego accomodatevi |
DEVI SEGUIRE LE TUE PASSIONI...E NON FATTI DETTARE DAI MEDIA COSA FARE, QUINDI DEVI SEGUIRE CIO CHE AMI...
INDIVIDUA I TUOI PREGI..FALLI ESPODERE METTENTO IN PRATICA CIò CHE HAI SEMPRE VOLUTO...E ALLORA SARAI FELICE.... CREDI AI TUOI SOGNI E NON SPEGNERE LE TUE FIAMME... LE SCONFITTE NON CONTARLE,MA NON DIMENTICARLE... :wink: TROVA LA SOLUZIONE GIUSTA AD OGNI TUO XKE...SE CREDI CHE NON C'è LA TROVERAI DENTRO TE.... :wink: |
La vita stessa, anche perchè finora non me la sono goduta appieno
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secondo una morale cattolica sarebbe servire Dio e i tuoi fratelli in modo da conquistarsi la vita eterna
secondo me il senso della vita è riuscire a realizzarsi, preferibilmente senza, per fa rquesto, danneggiare gli altri... io vorrei solo un pò di serenità vera e propria... |
La vita acquista senso solo nella misura dell'amore che riusciamo a dare al nostro prossimo.
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non ha senso.
vivo (al momento) perchè 21 anni fa mi han cagato fuori da una vagina (mannaggia a loro e al giorno che mi concepirono... non potevano fare na partita a carte?) e perchè prima di ammazzarmi devo farla pagare a un pò di gente e adesso non ho proprio i mezzi (monetari) per farlo.... bello scopo eh ?? hahahahah... ma è già tanto avere uno scopo per me.. quindi.. |
Ecco: rinnegare il nostro concepimento, covare un senso di disprezzo verso la vita, pensare a chi dobbiamo farla pagare.
Questo, secondo me, è il miglior modo per annullare ogni possibile senso che la vita può avere. |
Re: quale è il vostro senso della vita?
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Ragioniamo un attimo. Consideriamo un singolo qualunque (non credente possibilmente) influenzato il meno possibile dalla società. Dovrebbe sentirsi davvero in colpa a stuprare qualcuno? o uccidere? Perchè? E' un'animale, mira a soddisfare i suoi istinti. L'uomo ha la ragione si, ma resta un essere vivente il cui unisco scopo è il suo benessere (e volendo di chi ama). Ha senso così tanto dunque seguire una certa morale? seguendola a tua volta garantisci la tua stessa protezione e sicurezza? E se qualcuno non temesse poi così tanto la morte? tanto prima o poi arriva e dunque meglio agire liberamente? Guardiamola dalla parte opposta: come si può mancare di rispetto ad una persona (anche solamente a parole) ed aver eil coraggio ancora di guardarla in faccia (pensando che intanto hai offeso il suo cuore e la sua testa?). Intanto l'altro uomo sta pensando a quanto sia soddisfato ora che ha soddisfatto i propri "bisogni". Sono ateo/agnostico da qualche anno e sono arrivato alla conclusione che un vero senso (per quanto possa esser eillusorio dal mio punto di vista) lo ha solo chi crede; perchè riesce a mentire prefiggendosi un dopo assoluto. Se non credi tutto inizia ad essere relativo. Anche seguire il cuore/testa (come faccio quotidianamente) inizia ad essere solo un'illusione per far passare la vita. Cosa cambia tra un vero amore e una vita di alti e bassi? tanto poi arriva il tempo della non esistenza e quel che si è fatto non potà essere ricordato da noi stessi. |
Ho avuto un infanzia difficile, la terza figlia più piccola, e economicamente sempre alle strette, Il senso per me importante di stare bene di salute , fare , realizzare piccole cose che per me sono piccoli sogni...
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Solo l’amare, solo il conoscere
/ conta, non l’aver amato, / non l’aver conosciuto. P. P. Pasolini, Il pianto della scavatrice Vorrei trovare il senso della mia esistenza in queste parole proferite da uno dei più grandi intellettuali del '900, una delle anime più sensibili, grandi e solitarie, secondo me.... Purtroppo non sempre riesco ad amare il prossimo come vorrei, per via di delusioni, ferite e esclusioni subite nel passato, ma ci sto comunque provando ad essere sempre aperta e disposta verso l'altro..... Per quanto riguarda il desiderio di conoscere, questo è sempre stato e rimane tuttora uno dei capisaldi della mia personalità; ovviamente non intendo una conoscenza solamente libresca, sia ben chiaro!! |
Amare, stare bene con se stessi e con gli altri, vivere emozioni, fare quello che ci piace, non lasciarsi andare nei momenti difficili, seguire il flusso della vita vivendo con entusiasmo ogni singolo attimo..
Tutto questo è facile a dirsi, un pò meno a farsi, ma è ciò che dà senso alla mia esistenza |
il senso della vita e dare un senso alla vita stessa,cercare di godersela al meglio perche dopo la morte non si sa cosa ci sara.ora per un fobico e tutto diverso perche per goderti la vita devi riuscire a viverla,ad affrontarla giorno per giorno e se non ci riesci non ha piu senso :!: :!:
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Re: quale è il vostro senso della vita?
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Si potrebbe quasi dire che il senso della vita è quello di perpetuare sé stessa, rifuggendo tutto ciò che è morte. |
Re: quale è il vostro senso della vita?
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il mio scopo e' trovare qualcuno che dia un senso a questo grigiore |
-Nessuno puo' rivelarvi nulla
se non cio' che già si trova in stato di dormiveglia nell'albeggiare della nostra conoscenza. L'insegnante che avanza nell'ombra del tempio, fra i suoi discepoli, non trasmette la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e la sua amorevolezza. Se è veramente saggio, non vi introdurrà nella casa della sua sapienza, ma vi accompagnerà alla soglia della vostra mente- Ho scelto una delle poesie x me piu significative di Gibran x racchiudere il concetto che ho della vita...un vortice di fede e amorevolezza ...che intrecciandosi assieme mi guidano verso un unica conoscenza...la naturalezza del sentirmi in pace con me stessa... |
Re: quale è il vostro senso della vita?
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Per ora tiro avanti per far felice mia madre e mio zio, e loro sono felici se io sono felice. Io sono felice? Vivo, mi reputo fortunato, non dipendo psicologicamente troppo dagli altri, preferisco vivere da solo per essere libero. Mi piacciono tante cose, sono soddisfatto di aver vinto la mia fobia sociale mettendo in discussione tutto me stesso, mi reputo fortunato per quel che sono diventato anche se mi occorrerebbe un po' di coraggio per realizzarmi di più nel lavoro. Forse dovrei fare più cose per gli altri, o solo fare più cose e non stare solo a consumarne. E' una fase, adesso ho ripreso a leggere libri. Ma alla fine credo che il senso della vita sia godersela aiutandosi l'un l'altro o perlomeno rispettandosi. Non ho paura del futuro, non ho paura degli altri.
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Io sento nel mio intimo che il senso della vita esista, anche se non lo posso cogliere.
Spesso mi sono chiesto se questo attribuire un senso (indeterminato) alla vita fosse qualcosa che mi allontanasse dalla vita, cioè mi sono chiesto se, postulando che la vita abbia un senso, io stessi limitando la realtà. Io penso che crearsi un sistema chiuso di certezze sia qualcosa che allontani dall'essenza della realtà, cioè qualcosa di negativo, facendo introspezione su me stesso ho concluso che la mia inquietudine per l'attribuire un senso oggettivo alla realtà, in realtà nasce dall'avvertire questo pericolo (il pericolo di limitare la realtà con un simbolo mentale, il simbolo del "senso", anche se indeterminato). Quindi, l'introspezione non mi ha portato a rinnegare la mia intuizione che la realtà abbia un senso oggettivo: non credo che sia questo pensiero a limitare la realtà, credo che questo pensiero diventi sbagliato solo se usato come alibi per chiudersi in un sistema di pensiero non aperto al nuovo, al dubbio, allo stupore. Il senso della vita esiste, ed è oggettivo, ma non lo devo cercare. Ho sentito un proverbio che dice "Dio ti punisce mostrandoti il senso della vita". Un esempio: le esperienze personali mi hanno fatto prendere consapevolezza dell'indifferenza degli esseri umani verso la giustizia. Una delle cose che mi ha sempre stupito, è come gli esseri umani riescano a trovare giusta una realtà priva di giustizia. Per esempio, per me è inconcepibile che una persona che commette un'ingiustizia poi non dovrà, un giorno, prendere coscienza del male che ha commesso. Una prospettiva del genere mi sembra improbabile, è come se fossi sensibile a un'esigenza cosmica di equilibrio che sia connessa al senso di giustizia. Ma la giustizia non è qualcosa che viaggia sugli stessi binari dell'amore: spesso, chiedere la giustizia implica rinunciare all'amore. Infatti l'amore deve implicare necessariamente desiderare la minor sofferenza possibile del prossimo, e quindi, se il prossimo commette un'ingiustizia, non posso desiderare che lui prenda coscienza della sua ingiustizia, perchè in questo modo desidererei anche la conseguenza spiacevole che lui soffra di rimorso. Quindi mi trovo in questa situazione ambigua: non riesco a concepire una realtà dove non ci sia giustizia, ma allo stesso tempo vorrei non assistere alla giustizia, ai suoi effetti dolorosi sulle persone. Molte persone che coltivano un cammino filosofico e spirituale arrivano a questo problema, e decidono senza esitazione di rinunciare al postulato della giustizia: pur di non augurare gli effetti dolorosi della giustizia sui colpevoli, preferiscono buttare nel cesso la necessità logica della legge di causa-effetto, per poter coltivare solo la necessità di amore. Io non riesco a fare questo passo, per quanto mi faccia schifo la sofferenza mia e degli altri non riesco a non vedere la necessità logica di una qualche legge di causa effetto, di una giustizia a posteriori che riporti un equilibrio rotto. Quindi la conclusione a cui sono giunto è che continuerò a credere alla giustizia come necessità logica e naturale dell'essere, ma di non nutrire il desiderio di vederne gli effetti sugli altri, infondo, se esiste la giustizia, non c'è bisogno che io la veda, però posso cercare di dare forza agli altri per quanto possibile, di dare consolazioni che non abbiano l'obiettivo di illudere di poter non raccogliere il male seminato, ma di dare solidarietà. In questo caso il proverbio diventa "Dio punisce mostrandoti gli effetti della giustizia"... altro che "beato chi ha fame e sete di giustizia, perchè sarà soddisfatto"... la soddisfazione potrebbe essere amara. Questo è un discorso che riguarda la giustizia, che è solo un aspetto particolare del senso della vita. Per quanto riguarda il senso della vita, è ancora più lontano, e probabilmente è solo indirettamente collegato con il senso che [i]io[/io] riuscirò a dare alla vita. |
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Esattamente per questi motivi sono anche contrario alla pena di morte: essa infatti negando amore (che è vita e non morte) al condannato, nega amore a sua volta all'idea di società umana, della quale il condannato fa parte. |
La vita non ha senso,siamo noi a doverglielo dare.
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