FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Lavorare in un "open space" (https://fobiasociale.com/lavorare-in-un-open-space-53689/)

Evitante88 02-04-2016 12:29

Lavorare in un "open space"
 
Lavoro ogni giorno in un open space che condivido insieme ad altre 60 -70 persone.
Qualche mese fa ho dovuto cambiare posto e ho preso una posizione più centrale all'interno della stanza.

Questo nuovo posto mi crea fastidio perchè ho sempre la sensazione di essere "circondato". Ogni volta che parlo con qualcuno mi sento di avere tutto il "focus" su di me facendomi consumare molte più energie del normale e quando arrivo a sera sono completamente scarico.

La psicoterapeuta mi ha consigliato alcuni esercizi per concentrarmi di più su me stesso.

Voi avete avuto esperienze simili ?

lauretum 02-04-2016 13:48

Re: Lavorare in un "open space"
 


Ci si abitua col tempo

Pensa a questa verità in quei momenti , agli altri non gliene frega niente di quello che dite, poi immagino parlerete perlopiù di lavoro

Ti senti al centro dell'attenzione, ma non lo sei, ripetitelo ogni tanto, il cervello va anche educato quando sbaglia

gwynplaine87 02-04-2016 17:05

Re: Lavorare in un "open space"
 
scusate io sono rimasto ignorante... cos'è esattamente un "open space" ? cosa si fa in un "open space" ?

mi vengono in mente tipo i call center..in questo caso mega call center...se si tratta di questo..io ho avuto una brevissima esperienza in un "closed space"...ancora scappo

TheCopacabana 02-04-2016 17:21

Re: Lavorare in un "open space"
 
Lavoro in un open space. Ho scelto il posto nell angolo, con le spalle al muro, così posso giocare & Razzeggiare su internet quanto voglio :)

Quote:

Originariamente inviata da gwynplaine87 (Messaggio 1706318)
cos'è esattamente un "open space"?

E' uno stanzone dove lavorano un mucchio di persone.
A differenza delle stanze da 2-3 persone, negli uffici normali, un open space permette all'azienda di risparmiare spazio, e quindi i costi fissi.
In "compenso", i lavoratori riescono a concentrarsi di meno, perchè c'è uno al telefono, l'altro che parla col vicino, la radio accesa, ed altri disturbi ambientali.
Almeno, a me succede questo

Sn0w 02-04-2016 21:45

Re: Lavorare in un "open space"
 
ma non avete dei separatori o comunque ognuno dentro al suo loculo di scrivania :D

gwynplaine87 02-04-2016 23:18

Re: Lavorare in un "open space"
 
Quote:

Originariamente inviata da TheCopacabana (Messaggio 1706322)
Lavoro in un open space. Ho scelto il posto nell angolo, con le spalle al muro, così posso giocare & Razzeggiare su internet quanto voglio :)


E' uno stanzone dove lavorano un mucchio di persone.
A differenza delle stanze da 2-3 persone, negli uffici normali, un open space permette all'azienda di risparmiare spazio, e quindi i costi fissi.
In "compenso", i lavoratori riescono a concentrarsi di meno, perchè c'è uno al telefono, l'altro che parla col vicino, la radio accesa, ed altri disturbi ambientali.
Almeno, a me succede questo

+ o - avevo immaginato bene...però...open space... che fantasia... voglio fare questo da grande... inventare parole, nomi e termini assurdi per non fare capire alla gente quando lo prende nel culo

TheCopacabana 03-04-2016 05:58

Re: Lavorare in un "open space"
 
Comincia con un corso di traduzione in Itaglia:

Quote:

«Salve, son qui per imparare a tradurre.»
«Bene, le insegno io. Cominciamo. Lei come tradurrebbe “svendere lo Stato agli affaristi, abolendo i diritti sociali?”»
«Non saprei.. “arretramento”, “oscurantismo”?»
«Sbagliato. La traduzione è “privatizzare, liberalizzare”, ma va bene anche “combattere il debito pubblico”..»
«Ma lei traduce da italiano a italiano?»
«Certo. Ma guardi che non è mica facile. Le faccio un altro esempio: come tradurrebbe “attribuire a qualcuno redditi inesistenti per poi tassarli”?»
«Non saprei.. “truffa”, “rapina”?»
«Nemmeno per sogno: “studi di settore”. Ma c'è di meglio: “lotta all’evasione”.»
«Non male..»
«Ma questo non è nulla. “Soppressione degli ospedali, dei tribunali, delle scuole pubbliche”, come lo tradurrebbe?»
«Non saprei.. “abbandono del popolo a sé stesso”?»
«Ah ah ah! Lei è più ingenuo di un bambino: “risparmio di spesa”, “lotta agli sprechi”, “lotta alla corruzione”, “messa al sicuro dei conti pubblici”.. ne vuole ancora?»
«Aspetti, cerco di capire.. Lei prende una cosa brutta e la traduce con una bella. Non è difficile. Voglio provarci anch’io. Vediamo. Potrei tradurre “disoccupazione” con.. “tempo libero”?»
«No, no. Troppo facile, banale. Senta questa: “flessibilità”, “capacità di cambiare, viaggiare, evolversi, acquisire conoscenza”. “Conoscenza”! Ecco: anziché “disoccupazione” dica “conoscenza”.»
«Mamma mia, che maestro è lei..»
«E senta quest'altra. Come chiamerebbe “l’occupazione del territorio che appartiene a un popolo, da parte di un altro popolo”?»
«Intende riferirsi a quando un intero popolo, cioè milioni di persone, decide di conquistare nuovi territori, e sceglie quelli già occupati da altri popoli?»
«Sì, sì, proprio quello.»
«Eh eh, ho capito. Una domanda trabocchetto. Comunque la voglia mettere, quella sarebbe un’invasione, non esistono parole per far finta che sia bella. Se un popolo va a stabilirsi nel territorio di un altro, questo perde tutto, diventa schiavo, muore..»
«Ah sì? Allora senta un po’: “salvare vite”, “accoglienza”, “solidarietà”, “antirazzismo”, “integrazione”, “multiculturalismo”, “amore per l’altro”, “tolleranza”, “antifascismo”, “abbattere i muri”, “combattere le paure”, “salvare bambini”, “aiutare bambini”, “amare i bambini”..»
«Ehh?»
«“Marenostrum”, “assistenza ai rifugiati”, “ai profughi”, “ai minori”, “ai minori non accompagnati”, “alle donne incinte”, “ai migranti”, “alle risorse”, “alle risorse antifasciste”, “antirazziste”, “antinaziste”, “contro i fili spinati”, “contro le barriere”, “contro le frontiere”, “contro tutto”..»
«Bastaaaa!! Lei è un genio. Imbattibile. Inarrivabile. Non sarò mai come lei. Mi dica soltanto.. Come ha fatto a diventare così? Che vocabolario usa?»
«Non uso alcun vocabolario, amico mio.
Io, per tradurre, uso l’ipocrisia.»

(da "Il sofista")


Evitante88 03-04-2016 10:41

Re: Lavorare in un "open space"
 
Quote:

Originariamente inviata da TheCopacabana (Messaggio 1706322)
Lavoro in un open space. Ho scelto il posto nell angolo, con le spalle al muro, così posso giocare & Razzeggiare su internet quanto voglio :)

Si anch'io avevo scelto un posto simile ma purtroppo mi hanno costretto a cambiare :nonso:

Quote:

Originariamente inviata da Sn0w (Messaggio 1706440)
ma non avete dei separatori o comunque ognuno dentro al suo loculo di scrivania :D

No nessun seperatore, riuscirei a guardare negli occhi il tizio che sta più lontano se non ci fossero PC\Monitor di mezzo.

Basterebbero pochi divisori come dici tu ( in stile americano per intenderci) per migliorare la situazione...

Sn0w 03-04-2016 13:59

Re: Lavorare in un "open space"
 
Allora in questi casi bisogna ingegnarsi e costruirsi delle barriere architettoniche, portando da casa piante da ufficio, soprammobili e quant'altro...così almeno quelli vicino non vedono se ad esempio sei sul pc su youporn [emoji16]

Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 14:19.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.