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Impressione o incomprensione?
Molto spesso sento dire frasi del tipo: "nessuno è in grado di capirmi".
Io stesso fino a poco tempo fa dicevo frasi del genere. Ma come si può avere questa certezza? Siamo sicuri che qualcuno abbia mai provato realmente a capirci? Io no, anzi, sono sicuro che nessuno ci abbia mai provato. Ciò che appare come un'incomprensione, è in realtà una nostra personale impressione. Questa impressione è generata dall'eccessiva importanza che diamo all'accettazione da parte della società. Il venire accettati ha un peso talmente importante che, anche solo il fatto di non venire semplicemente considerati, è per noi inconcepibile. Si tende invece a reputarsi "considerati", ma non capiti, affinché la colpa possa essere attribuita agli altri, o anche a se stessi, l'importante è che ci sia un colpevole. In parole povere, non è vero che nessuno è in grado di capirci, perché in realtà nessuno ha mai neanche solo provato a capirci. E poi, non esponendo mai i nostri reali pensieri, nemmeno una persona in grado di capirci, potrebbe farlo, perché non conoscendo questi pensieri, non avrebbe nessun "input" che la porti a cercare di capirci. |
Re: Impressione o incomprensione?
Una volta una psicologa mi disse che desiderare di essere capiti completamente significa appagare bisogni di dipendenza e simbiosi.
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Re: Impressione o incomprensione?
Quote:
Penso che ogni persona voglia essere capita, e questo farebbe molto piacere anche a me. Certo, capire una persona come me, totalmente, è impossibile (non lo so fare neanche io), ma questo è normale, perché io sono molto diverso dal resto delle persone. Io me ne rendo conto, e non soffro per questo, soffro invece del fatto che nessuno mai nemmeno ci provi ad interessarsi a me ed ai miei pensieri. Questo mi ricorda ogni giorno quanto sia diverso, quanto sia incomprensibile, quanto sia di un livello troppo diverso (basso o alto che sia) per poter comunicare con il resto delle persone (se non nel modo "convenzionale"). |
Re: Impressione o incomprensione?
Era un discorso un po' a parte...
Comunque per dirti che l' incomprensione è quasi normale, è un trovarsi soli, condizione nella quale dobbiamo abituarci, per mitigare questo stato d'animo dobbiamo essere forti e possibilmente sicuri di sé nonostante tutto. Poi l'incomprensione è anche la differenza dell'esperienze, si possono avere esperienze interne molto sofferte e quindi incomprensibili per i coetanei, che vivono magari problemi più concreti e quotidiani e non riescono a capire certe dinamiche. |
Re: Impressione o incomprensione?
Non serve tanto la comprensione quanto il conforto.
Non si potrà mai capire veramente qualcuno perché siamo entità separate, ma ci si può sostenere con la presenza. Il problema è che dopo aver preso un sacco di mazzate si scappa in automatico senza controllare chi si ha davanti. |
Re: Impressione o incomprensione?
Quote:
Le altre persone non provano nemmeno lontanamente a capire, non gliene può fregare di meno. Se non sei come loro, addio, non c'è nessuna disponibilità all'adeguamento. Devi essere tu ad adeguarti totalmente, perché altrimenti pazienza, colpa tua, affari tuoi. Questo è il senso del mio topic. |
Re: Impressione o incomprensione?
Quote:
Non appena provo solo ad accennare qualche pensiero un po' diverso dalla normalità, le altre persone o ignorano, o scappano. C'è troppa paura nel vedere qualcuno di realmente diverso, nel vedere qualcuno che impersona realmente la diversità, non la finta diversità di cui molti si riempiono la bocca. |
Re: Impressione o incomprensione?
Quote:
Allora come si fa? |
Re: Impressione o incomprensione?
Quote:
O ci si adatta, o si rimane soli. Rimanere isolato dalle altre persone (quelle comuni) non mi causa alcuna sofferenza. Il fatto che non esista nessun'altra persona come me, invece, mi causa sofferenza. |
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