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Keith 05-03-2016 19:10

Resistenza al cambiamento
 
Le emozioni negative sono talvolta delle alleate: quando diventano
più forti della paura, sono una spinta per affrontare la
fatica di cambiare ed evolversi.
Spesso i cambiamenti grossi sono preceduti da una crisi, anche in
psicoterapia. Il momento più buio è quello prima
dell’alba. E’ bene saperlo, aiuta ricordarselo. Forse in futuro si
ringrazierà quella crisi.


Analizzando questa frase mi sono reso conto che ho passato diverse crisi ultimamente, ma a nessuna di queste, se non in misura minima, è seguita un'alba, una vera e propria rinascita

Chi di voi, pur volendo e provandoci non riesce a cambiare?
Da cosa deriva questa resistenza?

coyotezen 05-03-2016 19:55

Re: Resistenza al cambiamento
 
presente!
voglia di cambiamento sempre attiva, forse anche con obbiettivi alti e quindi segue sorta di fallimento che mi avvilisce.

resistenza al cambiamento per me è dovuta a pensieri disfunzionali...ne sono convinto...

Keith 05-03-2016 19:59

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da coyotezen (Messaggio 1692750)

resistenza al cambiamento per me è dovuta a pensieri disfunzionali...ne sono convinto...

forse paura di fallire :interrogativo:
per quanto mi riguarda credo poca fiducia nei miei mezzi per far fronte all'eventuale fallimento.

Yamcha 05-03-2016 20:54

Re: Resistenza al cambiamento
 
Le tipiche frasi dei baci perugina, ne esce chi ha una serie di fortunati eventi punto.

coyotezen 05-03-2016 21:15

Re: Resistenza al cambiamento
 
il fattore C è importante ma ci vuole anche spinta, altrimenti gli eventi e i cambiamenti non accadono. insomma dicevano che ognuno la propria fortuna se la crea volendo... (questa è da baci perugina:D)

attenzione alla volpe e l'uva...

Centauro 05-03-2016 23:12

Anche io sto attraversando una "grossa crisi" ma come quella in quella precedente la reazione è una rabbia incontrollata e un odio profondo per tutti.sono appena uscito da un locale e vedere tutti conversare amabilmente mi ha suscitato una rabbia tale da voler malmenare qualcuno.poco prima ero stato da una prostituta senza concludere,sto diventando una bestia,odio la mia vita odio la mia famiglia odio il mio lavoro odio le persone odio il mondo marcio odio quelle puttane succhiacaxxi delle donne.Sono all'inferno ma i psicofarmaci di merda non li prendo,fumo 20 sigarette al giorno e sento che è davvero la fine.

Noriko 05-03-2016 23:23

Re: Resistenza al cambiamento
 
I cambiamenti si hanno internamente con una rinascita delle emozioni dovuti all'incontro con persone speciali.

Boriss 05-03-2016 23:35

Re: Resistenza al cambiamento
 
D'accordo sul fatto che se stai male devi cambiare qualcosa, non condivido invece l'idea che un cambiamento sia sempre in positivo.... e dove sta scritto?
uno che decide di cambiare si assume sempre dei rischi

Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 1692724)
Le emozioni negative sono talvolta delle alleate: quando diventano
più forti della paura, sono una spinta per affrontare la
fatica di cambiare ed evolversi.

se la paura non è un'emozione negativa, non oso immaginare a quali emozioni negative fa riferimento per il cambiamento

Keith 06-03-2016 00:23

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Boriss (Messaggio 1692835)
uno che decide di cambiare si assume sempre dei rischi

è quello che penso anche io, cambiare può portare anche a star peggio rispetto a prima del cambiamento

XL 06-03-2016 01:30

Re: Resistenza al cambiamento
 
:pensando:
Ognuno è spinto a fare quel che fa da dei motivi, se sono più forti secondo un soggetto i motivi per non far qualcosa non la farà, altrimenti agirà diversamente.
In fin dei conti se parliamo con un'altra persona che ci vuol convincere che 2+2=5 e noi siamo convinti che 2+2=4 resistiamo agli argomenti alternativi con quelli che ci hanno già persuaso e può capitare che i nuovi non riescono a persuaderci (o meglio, la maggior parte delle nostre parti e forze in gioco non risultano persuase). Cambiar certe credenze sempre un cambiamento rappresenta.

Ricordo una barzelletta (non ricordo più bene dove l'ho letta, può essere anche che l'ho modificata). C'è uno psicoterapeuta e un suo paziente che è convinto di esser morto da tempo. Lo psicologo vuol convincere questo suo paziente che non è vero che è morto e quindi gli chiede preliminarmente "i morti sanguinano?" il paziente risponde "No", allora lo psicologo punge l'interlocutore al dito con uno spillo e gli mostra chiaramente che sta sanguinando. Lo psicologo ormai convinto che questa cosa possa provare chiaramente al paziente che si sbagliava in relazione al fatto che fosse morto gli dice "vede che non può esser morto? Sta sanguinando!" al che il paziente ribatte "No, mi sbagliavo in relazione al fatto che i morti non sanguinano, ho appena appreso che possono farlo" :mrgreen:.

Se una credenza per un soggetto risulta periferica rispetto ad un'altra, in caso di conflitto con nuovi fatti acquisiti verrà abbandonata generalmente la credenza periferica. Se funziona un sistema o un discorso nel convincerci e persuaderci, dovrà funzionare nonostante le resistenze. Se un sistema o un il discorso risulta persuasivo per una persona (e della persona fanno già parte altre credenze ed idee) farà cambiare la persona e basta, altrimenti non produrrà questa forma di cambiamento qua e bisognerà provare con altro, se esiste, perché non è neanche detto che debba esserci qualcosa capace di far cambiare in questo o quel senso qualcuno.

cancellato16760 06-03-2016 01:50

Re: Resistenza al cambiamento
 
Io la butto li così: secondo me la resistenza al cambiamento aumento con l'aumentare del desiderio di volerlo ottenere, credo forse che sia una cosa banale da dire, ma nasconde una indicazione pratica non da poco.
Secondo me bisogna lavorare in background in qualche modo sui propri problemi e poi lasciar fare alla spontaneità. E alla fine sorprendersi di essere cambiati. Anche perchè per molti di noi il problema è proprio la mancanza di spontaneità o una spontaneità deviata. Lavorare con troppa intenzione in modo diretto può non servire a molto e purtroppo è proprio ciò che in genere facciamo.

Centauro 06-03-2016 02:02

La questione è che non c'è niente da cambiare,ci sono solo le macerie di una vita passata nella depressione e nel evitamento

Keith 06-03-2016 09:15

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Semifobico (Messaggio 1692863)
Io la butto li così: secondo me la resistenza al cambiamento aumento con l'aumentare del desiderio di volerlo ottenere, credo forse che sia una cosa banale da dire, ma nasconde una indicazione pratica non da poco.
Secondo me bisogna lavorare in background in qualche modo sui propri problemi e poi lasciar fare alla spontaneità. E alla fine sorprendersi di essere cambiati. Anche perchè per molti di noi il problema è proprio la mancanza di spontaneità o una spontaneità deviata. Lavorare con troppa intenzione in modo diretto può non servire a molto e purtroppo è proprio ciò che in genere facciamo.

Questo è uno spunto interessante. A volte capita di aver così tanta voglia di cambiare una situazione che la si carica di aspettative e allora poi diventa difficile fare il passo. Esatto, la mancanza di spontaneità il ragionare troppo con la testa e poco con la pancia e il cuore, l'eterna lotta fra cervello razionale e cervello emotivo in cui vince sempre il primo

claire 06-03-2016 10:24

Re: Resistenza al cambiamento
 
Non è vera quella frase,almeno per quanto mi riguarda.
Quando tocchi il fondo non risali,ma trovi sotto svariati altri fondi

Da'at 24-03-2016 23:54

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 1702230)
E' un errore interpretare allo stesso modo ciò che accade (che siano difficoltà o altro) durante un percorso di crescita personale (che sia una psicoterapia o altro) e ciò che accade quando non si è impegnati in questo.

La tesi dell'articolo (che condivido) suggerisce proprio che a causa diu na crisi si possa innescare un percorso di crescita personale.

Alla domanda di syd invece, sul perché a volte accada e a volte no, non ho una risposta, ci rifletterò meglio e vedrò.

Noriko 25-03-2016 00:09

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1702253)

Alla domanda di syd invece, sul perché a volte accada e a volte no, non ho una risposta, ci rifletterò meglio e vedrò.

Fiducia negli altri e di se' stessi come conseguenza perché gli altri si sono mostrati e rappresentati positivi nell'esperienza del soggetto. Può essere un motivo?

sunshine 25-03-2016 00:12

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Centauro (Messaggio 1692867)
La questione è che non c'è niente da cambiare,ci sono solo le macerie di una vita passata nella depressione e nel evitamento

Io cerco di non pensarla così ma a volte è inevitabile. È più forte di me.

Da'at 25-03-2016 00:32

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1702268)
Fiducia negli altri e di se' stessi come conseguenza perché gli altri si sono mostrati e rappresentati positivi nell'esperienza del soggetto. Può essere un motivo?

Sì, credo di sì. Oltretutto credo che questo motivo possa essere incluso nell'obiezione più generale all'articolo che mi è venuta in mente adesso, e consiste in dare per scontato che si conosca una qualche azione potenzialmente risolutiva e non tentata appunto per la fatica che comporta.

Ad esempio se si sta male e non si ha il coraggio di rivolgersi ad uno psicologo/psichiatra, la crisi potrebbe dare la forza per farlo. Se invece ci si è già rivolti a più di uno di questi senza successo, la crisi non potrà spingere a questa soluzione. Se non si conoscono altre azioni che possano dare un briciolo di speranza per il cambiamento, l'energia della crisi potrà esaurirsi nella ricerca di queste, se si dovesse rivelare infruttuosa.

Se una persona ha zero autostima di sé e zero fiducia negli altri, crederà che ogni sua azione sarà inutile e improduttiva, quindi può pure avere un dolore atroce nell'animo, ma non ne verrà aiutato.

Era questo che volevi dire?


Ps: syd77, hai aperto questo thread a seguito di una crisi? Potrebbe essere questa l'azione emersa dalla tua sofferenza, ci hai pensato?

Keith 25-03-2016 00:39

Re: Resistenza al cambiamento
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco.Russo (Messaggio 1702281)
Ps: syd77, hai aperto questo thread a seguito di una crisi? Potrebbe essere questa l'azione emersa dalla tua sofferenza, ci hai pensato?

ho aperto questo thread in quanto ci sono delle azioni che dovrei compiere per provare a dare un cambiamento alla mia vita, ma la scarsa fiducia nei miei mezzi (fisici più che mentali) non mi da la forza di farlo.
Inoltre mi sono capitati negli ultimi due anni alcuni gravi episodi che avrebbero dovuto darmi una scossa, in base a quanto si dice nell'articolo, invece non c'è stata nessuna scossa

milton erickson 25-03-2016 09:35

Re: Resistenza al cambiamento
 
In effetti io i cambiamenti più grandi li ho fatti nel periodo della mia vita in cui stavo peggio (ad esempio sono andato a lavorare centinaia di km lontano da casa, ho conosciuto gente nuova, ecc)..il problema è che appena stai meglio, la paura del cambiamento torna a farsi sentire, e ti adatti di nuovo al tuo status (seppur migliorato)..abbiamo tanto in testa l'idea che sconosciuto = pericoloso, che a volte perdiamo anche le occasioni migliori per paura.


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