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"For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Come da titolo, volevo mettere in luce questa mia doppia faccia, ovvero sono pessimista in teoria, ma in realtà sono abbastanza ottimista :pensando: Nel senso, sicuramente vedo il mio futuro nero e non penso succederanno cose belle, ma appena all'orizzonte sembra capitare qualcosa di bello mi metto a fantasticare e sono contento, come se nulla fosse. Per esempio mi chiamano per un colloquio, io lo so che non vuol dire nulla ma mi sento automaticamente sollevato come se mi avessero già preso, mi immagino già quello che posso fare, poi ovviamente dopo il colloquio mi deprimo. Però appunto, anche se so come vanno le cose, divento ottimista in maniera automatica, anche se non ci credo veramente, mi succede anche con altre cose
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Forse questo tuo ottimismo estremo deriva proprio da un pessimismo di fondo, ergo devi attaccarti a ogni singola cosa, anche se è fumosissima.
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Sono come te.
Però io mi sento più pessimista / ottimista nel senso che verso me stessa sono negativa, verso gli altri sono sempre positiva e pronta a spingerli. Mi sento un po' idiota per questo. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Questo lo faccio anch'io: quando si tratta di me e di qualcosa che mi riguarda direttamente vedo tutto nero, o comunque tendo sempre a dare più peso agli aspetti negativi, quando invece si tratta degli altri cerco di trovare il lato positivo in ogni cosa, e faccio di tutto per essere un supporto. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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D'altra parte, sostenere un atteggiamento costantemente negativo è pesante, ogni tanto c'è bisogno di un momento di evasione, di credere che qualcosa possa andar bene e svilupparsi positivamente. Altrimenti come si fa ad andare avanti. Certo se all'orizzonte non c'è niente di niente, su cosa si dovrebbe essere ottimisti? Ma quando si presenta qualcosa -per quanto piccola- pensare in maniera ottimista ha senso, ed è sempre meglio di fasciarsi la testa a priori, credo. Per quanto mi riguarda ho questo atteggiamento, anche se mi ripeto sempre di non volare troppo alto con la fantasia, un minimo me lo concedo perché mi rendo conto di averne bisogno. Sono un'ottimista non praticante, ci credo ma non troppo, insomma. Con gli altri invece sono spudoratamente ottimista e incoraggiante. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Io invece sono a una fase ancora inferiore: mi accontento delle mie fantasie, nel concreto alla fine non me ne frega quasi più nulla del risultato. Adesso come adesso non è neanche una cosa brutta, ma tra dieci anni e forse anche meno già vedo gli effetti deleteri a lungo termine. Sugli altri pure io sono ottimista invece.
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Mi riconosco parecchio in quel che dici.
Formalmente io sono un pessimista tra i più cupi, di qualsiasi situazione vedo prevalentemente i lati negativi, su cui rifletto molto. Di conseguenza, quando qualcosa mi va bene, anche se posso essere contento lì per lì, pensandoci meglio arrivo quasi sempre alla conclusione che è stato grazie a fattori esterni, più che merito mio. Però gli eventi positivi hanno il potere di tranquillizzarmi, soprattutto se ho trascorso il periodo di attesa in uno stato d'ansia e di aspettativa. Sembra che io sia vittima di una specie di contorto meccanismo tipo "asino a cui viene mostrata la carota"; in vista di una prova futura mi assale il pessimismo e la preoccupazione al vedere così tanti problemi di fronte a me. E così ci rifletto ossessivamente, nel tentativo di risolverli, mentre immagino il futuro; la tensione è spesso così alta che penso di accontentarmi anche solo di un risultato sufficiente, pur di uscire dalla spirale di sforzo psicologico - e così la mia "carota" è il meritato riposo. Tuttavia, arrivato a quel punto, la gioia non dura mai a lungo e il sollievo lascia spazio a nuove preoccupazioni. E così sono alternativamente ottimista e pessimista, o meglio sono ottimista come contrasto al mio pessimismo. Bei cavoli. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Io invece per essere pessimista sono proprio pessimista.
Mi aspetto sempre il peggio, così se poi non capita lo vedo come una consolazione. Essere deluso nelle aspettative positive sarebbe invece una mazzata. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Nonostante tutto non si finisce mai di desiderare
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Paramore.:mrgreen:
Comunque anch'io sento di avere entrambi gli aspetti e per i tuoi stessi motivi. |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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dovrebbe essere il contrario, dovresti sentirti più sollevato per aver superato un evento così ansiogeno |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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questo non significa che sia costantemente negativo e depresso per ciò, semplicemente cerco di veder il positivo nella peggiore delle ipotesi..... essere deluso nelle aspettative positive sarebbe la cosa più deprimente possa esserci per me |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
Si mi capita questa sensazione, ma non vedo il futuro sempre e cmq nero...
In realtà per quanto riguarda il lavoro, io mi sento ottimista addirittura ancor prima di essere chiamato per il colloquio (e cioè solo a leggere l'annuncio e prima di inviare il cv!), divento pessimista dal momento che mi chiamano e mi selezionano, nonchè quando inizia il lavoro vero e proprio :pensando: Però con il tempo dovrebbe migliorare tutto |
Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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Re: "For a pessimist, i'm pretty optimistic"
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