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ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
io continuamente e non ce la faccio più
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
non lo so più nemmeno io come sono...
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Avoja...
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Nessuno è quello che gli altri pensano.
Diventarlo, rispettare l'idea altrui su sè stessi, è un impoverimento spesso manifesto ma per natura inattuabile. |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
un sacco di volte, quando sono sola con me stessa sono un'altra persona, molto più decisa e sicura di me
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
si che me lo sono detto..ma se vado avanti così non penso di avere mai un'occasione per dimostrarlo :timidezza: (ammesso che sia vero)
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Sì che me lo sono detto, ma mi sta bene così, anzi, benissimo.
Perché dovrei ambire a una perfetta coincidenza tra ciò che sono e ciò che gli altri pensano io sia? È la non sovrapponibilità tra i due àmbiti a creare lo spazio privato interiore e che fa di me ciò che sono. Altrimenti, ci fosse una perfetta coincidenza tra i due, saremmo non più che piccole formiche dove il piccolo ingranaggio risponde pienamente all'esigenza del meccanismo globale di cui è parte. E non sarebbe bello, no. |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
:pensando:...
Io no, per la verità penso e ripenso al fatto che non sono quel che gli altri desidererebbero che io fossi, essere quel che gli altri pensano che io sia risulta anche vero. I miei genitori mi avrebbero voluto molto diverso, la maggior parte delle persone attorno a me mi avrebbero preferito molto diverso, stringi stringi alla fine il problema è questo per me. Se gli altri pensano che sono una persona che ha certe preferenze e vive in certi modi, in fin dei conti descrivono tutto correttamente, il problema è che secondo il loro punto di vista queste preferenze non dovrebbero esserci, io non dovrei esistere così come esisto, e non dovrei sopravvivere nemmeno così come sopravvivo. Non è che non conoscono chi sono, mi conoscono in buona misura anche bene come mi conosco io, ma disprezzano quel che conoscono e vorrebbero che io introiettassi per intero questo loro desiderio, ma non ci sono mai davvero riuscito. Vorrei essere in pace con le persone intorno a me, ma per me risultare all'altezza delle aspettative di certe persone rappresenta uno sforzo continuo. Mi si dirà "E non lo fare questo sforzo se ti pesa tanto!"... Eh, il problema però è che quando non lo faccio questo sforzo, dagli altri non ottengo nulla. Desidererei essere apprezzato da certe persone senza dover fare certe cose o costringermi ad essere, però credo proprio che questo risulti impossibile. Adesso, alla mia età, sono persuaso che da questa trappola qua io non ne esco più (da vivo). Sono un corpo estraneo all'interno della buona società e non riesco ad andare a tempo col resto dell'orchestra. Riesco a comprendere bene perché molte persone mi considerino "cattivo", ma "buono" io non riesco ad esserlo come vogliono tutte queste persone, e questo conflitto resta sempre aperto in assenza di una vera soluzione. |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Io invece mi chiesi, ma perche penso che gli altri pensano? Ma perché mi devo esaurire inutilmente? Ma non e meglio che penso a fare i cazzi miei?
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Spesso in questo forum, riferendomi alle accuse che mi vengono rivolte, un po' meno nella vita reale.
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Lo ripeto ogni sacrosanta volta...gli altri non si immaginerebbero mai,neanche lontanamente ciò che sono davvero; le mie sofferenze, le paure che ho dentro, e soprattutto il mio stile di vita così malato e triste.
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Vitangelo Moscarda approva questa discussione.
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
Sono d'accordo con Semifobico e M.me Adelaide.
Sinceramente però mi chiedo cosa pensino gli altri di me e non so darmi una risposta certa a riguardo, anche perché, per quanto io so più o meno qualcosa di me e di come mi comporto, so i miei pensieri e molte volte le motivazioni di tali mie azioni, non so bene come queste possano essere percepite dagli altri, se veramente ci sia un minimo di comprensione o no. E' pur vero che pur volendo, molte parti di me non posso riferirle agli altri, anche perché probabilmente si potrebbero "spaventare e scappare da me". In realtà a me questa cosa, soprattutto ultimamente, mi incuriosisce a tal punto che sarei intenzionato a chiederlo a persone che conosce abbastanza bene (anche se in realtà non così tanto ._.) per avere dei riscontri a riguardo. Credo che sentire da altri cosa pensano di noi possa essere un inizio per lavorare e migliorare noi stessi. Mi rivolgo a chi mi leggerà(?), secondo voi può vale la pena sentire gli altri per sapere cosa pensano effettivamente di noi, cioè farci dire quali "vizi, virtù e caratteristiche" ritengono che siano nostre proprie? |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
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A volte sapere ciò che pensano gli altri è utile. A me ha fatto capire quanto io sia paranoico e quanto il mio pensiero sia lontano dalla realtà che mi circonda. Inoltre ho scoperto che il mio giudizio su me stesso è sempre molto iù pesante di quello degli altri. |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
è un metaproblema perchè di fatto nel 99% dei casi non sappiamo proprio cosa gli altri pensino, ma proiettiamo nostre autocritiche e paure pensando e convincendoci che siano loro giudizi, e poi inconsciamente si fa di tutto per meritarsi la (auto)critica che ci siamo immaginati. Un cane che si morde la coda! Purtroppo è abbastanza normale per un fobico, rendersi conto del meccanismo spesso non vuol dire riuscire ad uscirne...
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
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Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
non so quello che gli altri pensano e comunque credo che il giudizio vari a seconda della persona, del tipo d legame, del contesto in cui mi ha conosciuto, del modo in cui mi sono comportato con quella persona, ecc.
A me interessa il giudizio di poche persone, del giudizio del resto delle persone mi interessa relativamente. Può essere però che persone a cui si tiene giudichino secondo criteri diversi tra di loro o rispetto ai miei criteri. Per questo motivo si crea una confusione psichica che mi porta ad avere atteggiamenti incoerenti o a non sapere come agire. |
Re: ti sei mai detto: non sono quello che gli altri pensano
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