andare in convento
mia madre dice sempre che uno come me e nato per stare da solo,dunque mi detto che se non so cosa fare a 20 anni della mia vita,posso sempre farmi prete tanto di ragazze manco a parlarne,che ne pensate :P
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penso ke tua madre parla a vanvera ed è poco intelligente per questo ha un figlio fobico....e tutta colpa sua!!
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Re: andare in convento
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battute a parte. Consiglio da agnostico: "scappa da questa "malsana" idea finchè sei in tempo" :P |
Ti consiglio la Comunità di Bose.
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Ma siiii....son discorsi ke le mamme fanno quando vedono ke i figli a 20 anni nn hanno ancora portato a casa nessuna da fargli conoscere....normalmente sono sempre in tono skerzoso...ma il secondo fine e quello di spronare e pungolare l'orgoglio. Io ci son sempre rimasto malissimo...e con me questo sistema ha sempre ottenuto l'effetto contrario (della serie: se anke mia madre mi da dello sfigato...allora lo sono senza dubbio), ma vedo ke molti genitori lo fanno.
X DESPERADOS: okkio....ke la mamma è sempre la mamma, se fossi in vikingo mi sarei incazzato (ma del resto nn siamo tutti uguali). Ciauz |
Re: andare in convento
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Ti consiglio di visitare il convento nell'Isola di san francesco del deserto a venezia. Sarebbe una buona idea!!!
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è una stronzata, perchè i problemi vi inseguirebbero dovunque, anche in un convento sulle ande...a volte si cercano scappatoie, ma il discorso rimane questo: dobbiamo CAMBIARE NOI, prima lo capiamo meglio è
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cmq vada x il convento, quando parti informami che mi aggiungo. tanto poi se ci stufiamo, ci impicchiamo con le corde delle tende :roll: |
Nonostante io non sia cattolica e nemmeno battezzata ogni tanto il pensierino di farmi suora fa capolino nella mia mente disperata :D .…mi sento così inadeguata al mondo che talvolta penso che prendere il velo sia un po’ come l’estremo tentativo di porre tra se stessi e il mondo un diaframma.
Per un periodo ho potuto osservare da vicino l’ambiente delle suore, perché il mio ex-ragazzo insegnava musica alle suore africane giovani. Queste erano trattate un po’ come delle bambine, e cioè ad esse venivano impartiti ordini che esse si limitavano ad eseguire senza mai mettere in discussione quello che facevano. Mi è sembrato che mancasse nella loro quotidianità di donne-eterne-bambine quella pesantezza data invece dal dover compiere giornalmente delle scelte, attraverso le quali mostriamo di dover essere responsabili non solo per se stessi, ma anche per gli altri. Nei momenti in cui sento che la mia ansia non è in grado di sostenere il peso delle forti responsabilità date da un tipo di lavoro che ne richiede moltissime, a volte immagino di rifugiarmi in una realtà ovattata e statica come quella conventuale. In pratica vivere all’ombra del chiostro è come cullarsi in un’eterna infanzia, dove non sei costretto a fronteggiare quotidianamente il peso della scelta e i conflitti della vita sono rimossi e smorzati, o quantomeno reinglobati nei rigidi schemi comportamentali codificati dalle chiesa occidentale attraverso i secoli, che non lasciano poi così tante occasioni di fare delle scelte personali (almeno così è per la donna): o ti adegui e vivi solo eseguendo gli ordini senza mettere in discussione nulla, o sei fuori. A volte la vita mi sembra così dura, lo spavento che mi assale è così grande che mi frullano nella testa di questi pensieri, subito però controbilanciati dall’idea che non potrei mai riuscire a tacitare dentro di me il mio irrequieto spirito critico, la mia sempre coscienza “semprevigile”, la volontà di sfidare con coerenza il mondo, anche se a volte mi fa paura… Ps: ma poi volete mettere….vita da suora: vitto e alloggio gratis!! Non hai l’angoscia di dover cercare un lavoro o di essere licenziato se non sei caratterialmente adatto! :lol: |
Mi hai fatto ricordare una suora che insegnava nel mio liceo.Lei in fin dei conti aveva i paraocchi e vedeva solo la sua realta'.
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anche mia madre da qualche anno a questa parte lancia frecciatine del tipo:
"Possibile che a 31 anni non sia ancora riuscita a farti impalmare da nessuno!? Eppure 6 una ragazza carina....dovresti pensare meno al lavoro....." All'inizio ci soffrivo,adesso sorrido. Amettere che sono cresciuta e quindi,in grado di compiere le mie scelte di vita autonomamente e responsabilmente,significherebbe recidere per sempre il "cordone ombelicale". Colpa in parte anche della "sindrome da nonna mancata" :P |
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Infatti penso che le persone che vivono di certezze molto forti e con codici mentali-comportamentali rigidi attraverso i quali decifrare la realtà, hanno meno problemi, perchè tendono a non mettersi in discussione, a non problematizzare il mondo, perchè posseggono già una chiave interpetativa di esso. Interpretano la realtà attraverso uno schema rigido (che sia una credenza religiosa o un'ideologia) e sono meno travolti da certi dubbi amletici..... "essere o non essere"... :roll: |
Ah,la vita beata del chiostro...
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Re: andare in convento
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Io le trovo superficiali e preferirei ci fosse un dialogo vero tra genitori e figli anche perché dette così secondo me sortiscono l'effetto opposto: ovvero quello di sentirsi ancora più inadeguati e soli..sono demotivanti Cerca di lasciartele scorrere senza dar loro troppo peso. |
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