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SempreTimido 04-04-2008 09:18

"invidia" x l'amore altrui
 
non sono mai stato invidioso, tuttavia ieri passeggiando (ovviamente da solo) in un parco, nel vedere varie coppiette tenersi x mano, scambiarsi semplici gesti d'affetto, ho provato un pò d'invidia, nel "senso buono" del termine.
:(

sfigato 04-04-2008 10:41

Re: "invidia" x l'amore altrui
 
Quote:

Originariamente inviata da SempreTimido
non sono mai stato invidioso, tuttavia ieri passeggiando (ovviamente da solo) in un parco, nel vedere varie coppiette tenersi x mano, scambiarsi semplici gesti d'affetto, ho provato un pò d'invidia, nel "senso buono" del termine.
:(

nel senso buono del termine?? per me anche nel senso cattivo...
io mi rovino le serate guardando i ragazzini di 15-16 anni, magari anche bruttini, gia con le loro fidanzatine piccole ma provocanti. Quando mi capita di vedere questi teenagers che si baciano appassionatamente per strada senza pudore e senza vergogna, cado in depressione e divento triste, non mi va più di scherzare e la mia serata va a farsi fottere...è una frustrazione troppo grande...

Mau 04-04-2008 11:52

lo so, caro sempre timido, è normale che tu sia invidioso....io, come sfigato, provo un'invidia anche meno buona, nel senso che è un'invidia venata di cattiveria, nn sono certo contento x loro quando vedo tutte quelle coppiette mano nella mano.resta solo da darsi da fare x trovare qualceh ragazza...

inadatto 04-04-2008 12:23

Re: "invidia" x l'amore altrui
 
Quote:

Originariamente inviata da SempreTimido
non sono mai stato invidioso, tuttavia ieri passeggiando (ovviamente da solo) in un parco, nel vedere varie coppiette tenersi x mano, scambiarsi semplici gesti d'affetto, ho provato un pò d'invidia, nel "senso buono" del termine.
:(

L' "invidia" quando si trasforma in un pungolo e uno stimolo per cercare di darsi da fare , per migliorarsi , per cercare di cambiare la propia situazione per potere un giorno provare quelle sensazioni e vivere quei bei momenti che hai osservato, la considero positiva.

Diventa invece brutta e da evitare quando si trasforma in astio malevolo e incattivisce la persona che la prova, senza peraltro fargli fare un singolo passo in più nella giusta direzione

HurryUp 04-04-2008 12:27

Ricordiamo che nelle dinamiche sociali l'etica ha una funzione utilitarista.
L'invidia è stata postulata come anti-etica dalla cultura popolare solo perchè genera conflitto sociale, non perchè è un sentimento privo di fondamento razionale, anzi, dal punto di vista razionale l'invidia è spesso logicamente fondata, e l'invidioso si avvicina più alla ragione dell'invidiato.
Questa la considero una delle più grosse contraddizioni della psicologia umana, infatti sento spesso esseri umani dichiarare il loro disprezzo per gli invidiosi nel contesto X, poi però, nel contesto Y, si tradiscono manifestando loro invidia.
Il postulato che "l'invidia è negativa" è una comoda petizione di principio per respingere le proteste, così si innesca il circolo vizioso in cui l'invidioso diventa sempre più aggressivo con l'invidiato, e l'invidiato, da questo fatto, accresce la sua credenza che l'invidia è una qualità negativa.

SempreTimido 04-04-2008 12:33

quando parlo di invidia "nel senso buono del termine" voglio intendere che non provo astio nei confronti di chi è felice, ne tantomeno auspico del male x loro secondo il principo del "mal comune, mezzo gaudio".
non sono mai stato cattivo d'animo, per cui nel vedre le situazioni che ho descritto provo solo dispiacere x la mia situazione di "solitudine sentimentale".
se chi mi sta di fronte è felice perchè ha la sua anima gemella vicino buon per lui o lei.

Innergal 04-04-2008 12:41

Era stato già aperto un topic analogo… :roll:

http://www.fobiasociale.com/postx5034-0-0.html

inadatto 04-04-2008 13:04

Quote:

Originariamente inviata da Innergal
Era stato già aperto un topic analogo… :roll:

http://www.fobiasociale.com/postx5034-0-0.html

Innergal in versione moderatrice :D

bardamu 04-04-2008 13:12

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Ricordiamo che nelle dinamiche sociali l'etica ha una funzione utilitarista.
L'invidia è stata postulata come anti-etica dalla cultura popolare solo perchè genera conflitto sociale, non perchè è un sentimento privo di fondamento razionale, anzi, dal punto di vista razionale l'invidia è spesso logicamente fondata, e l'invidioso si avvicina più alla ragione dell'invidiato.
Questa la considero una delle più grosse contraddizioni della psicologia umana, infatti sento spesso esseri umani dichiarare il loro disprezzo per gli invidiosi nel contesto X, poi però, nel contesto Y, si tradiscono manifestando loro invidia.
Il postulato che "l'invidia è negativa" è una comoda petizione di principio per respingere le proteste, così si innesca il circolo vizioso in cui l'invidioso diventa sempre più aggressivo con l'invidiato, e l'invidiato, da questo fatto, accresce la sua credenza che l'invidia è una qualità negativa.

Sono d'accordo, l'invidia è uno dei sentimenti più chiari e utili. Bisogna sapere con precisione ciò che si vuole per poterlo invidiare. La sua stigmatizzazione nasce dal pensiero errato che se una persona è invidiosa, farà di tutto per attaccare l'oggetto della sua invidia e distruggerlo. L'invidia è qualcosa che ci fa star male, perchè ci mette davanti ad un nostro desiderio insoddisfatto, che tendiamo a reprimere per non dover fare i conti con altre parti di noi. E' sempre più facile illudersi di non volere una cosa, piuttosto che rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di ottenerla. Chi invidia, si trova davanti al conflitto fra il voler abbassare l'altro al suo livello (togliendogli l'oggetto dell'invidia) e il raggiungerlo o superarlo (acquisendo anch'egli tale oggetto), per questo è un sentimento molto stimolante. Sta alle scelte di ognuno sfruttarlo o meno in maniera positiva. Chi non riesce a guardare le coppiette felici (ogni coppietta, indistintamente) sta semplicemente scegliendo di proteggersi rimanendo nell'illusione. Si è soli alla stessa maniera, davanti ad una coppietta come nella propria stanza. Non riuscire a provare felicità per loro secondo me è una cosa diversa...dobbiamo veramente essere felici per due perfetti sconosciuti solo perchè si baciano? Ci viene detto che amare gli altri è una cosa bella, indistintamente, ma perchè li devo amare a prescindere dal conoscerli o meno, solo perche sono una coppia? Questa è una MITIZZAZIONE della coppia, le coppie non vanno ammirate ed amate a prescindere. Per coloro che ostentano il proprio amore provo fastidio anch'io, mi stanno sulle scatole quelli che ripetono "dio quanto la amo, quanto siamo innamorati, è l'amore della mia vita". Gridare l'amore al mondo intero è sintomo di varie cose come insicurezza, egoismo, narcisismo, scarsa sensibilità. Però l'altro giorno sono entrato in una libreria e i due ragazzi che la gestivano si vedeva chiaramente che stavano assieme, da come si guardavano e tutto il resto. Mi hanno fatto molta tenerezza e ho pensato che mi sarebbe piaciuto vederli baciarsi.

HurryUp 04-04-2008 13:26

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
Sono d'accordo, l'invidia è uno dei sentimenti più chiari e utili. Bisogna sapere con precisione ciò che si vuole per poterlo invidiare. La sua stigmatizzazione nasce dal pensiero errato che se una persona è invidiosa, farà di tutto per attaccare l'oggetto della sua invidia e distruggerlo. L'invidia è qualcosa che ci fa star male, perchè ci mette davanti ad un nostro desiderio insoddisfatto, che tendiamo a reprimere per non dover fare i conti con altre parti di noi. E' sempre più facile illudersi di non volere una cosa, piuttosto che rimuovere gli ostacoli che ci impediscono di ottenerla. Chi invidia, si trova davanti al conflitto fra il voler abbassare l'altro al suo livello (togliendogli l'oggetto dell'invidia) e il raggiungerlo o superarlo (acquisendo anch'egli tale oggetto), per questo è un sentimento molto stimolante. Sta alle scelte di ognuno sfruttarlo o meno in maniera positiva. Chi non riesce a guardare le coppiette felici (ogni coppietta, indistintamente) sta semplicemente scegliendo di proteggersi rimanendo nell'illusione. Si è soli alla stessa maniera, davanti ad una coppietta come nella propria stanza. Non riuscire a provare felicità per loro secondo me è una cosa diversa...dobbiamo veramente essere felici per due perfetti sconosciuti solo perchè si baciano? Ci viene detto che amare gli altri è una cosa bella, indistintamente, ma perchè li devo amare a prescindere dal conoscerli o meno, solo perche sono una coppia? Questa è una MITIZZAZIONE della coppia, le coppie non vanno ammirate ed amate a prescindere. Per coloro che ostentano il proprio amore provo fastidio anch'io, mi stanno sulle scatole quelli che ripetono "dio quanto la amo, quanto siamo innamorati, è l'amore della mia vita". Gridare l'amore al mondo intero è sintomo di varie cose come insicurezza, egoismo, narcisismo, scarsa sensibilità. Però l'altro giorno sono entrato in una libreria e i due ragazzi che la gestivano si vedeva chiaramente che stavano assieme, da come si guardavano e tutto il resto. Mi hanno fatto molta tenerezza e ho pensato che mi sarebbe piaciuto vederli baciarsi.

Sono d'accordo con la tua analisi dell'invidia.
Però non sono d'accordo con la tua generalizzazione (a meno che non sia fuzzy) che chi manifesta fastidio osservando le coppiette stia investendo nel modo sbagliato sulla sua invidia.
Il simbolo del se', pur producendo una rappresentazione unitaria della nostra identità, deve mediare tra diverse pulsioni, quindi non deve necessariamente prendere una posizione tra
1) scegliere di essere felice per le coppiette
2) scegliere di essere rancoroso con le coppiette

Dipende dal contesto, da quello che le coppiette ispirano al soggetto, e dal modello di riferimento del soggetto.

Se io osservo le coppiette da un livello sociologico individualista (in cui il protagonista è l'individuo e le sue emozioni), provo gioia per loro.
Se invece osservo il comportamento delle coppiette dal meta-livello sociologico, in cui i comportamenti dei singoli generano lo stato fisico del sistema socio-dinamico, allora tenderò ad ammonire i comportamenti delle coppiette che, a mio giudizio analitico, rendono il corteggiamento un gioco sleale.

Dipende dall'interesse che ho: se ho l'interesse di analizzare il meta-livello socio-dinamico accentuerò le proprietà negative del corteggiamento, se invece resto nel livello individualista manifesterò la mia felicità.
Poi può accadere che io osservi la coppietta dal piano individuale, poi però, la coppietta, manifesta comportamenti che proiettano la mia attenzione al meta-livello socio-dinamico (come quelli che ti infastidiscono che hai descritto) e allora la mia reazione diventa la (2) e non più la (1).

bardamu 04-04-2008 13:48

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Sono d'accordo con la tua analisi dell'invidia.
Però non sono d'accordo con la tua generalizzazione (a meno che non sia fuzzy) che chi manifesta fastidio osservando le coppiette stia investendo nel modo sbagliato sulla sua invidia.
Il simbolo del se', pur producendo una rappresentazione unitaria della nostra identità, deve mediare tra diverse pulsioni, quindi non deve necessariamente prendere una posizione tra
1) scegliere di essere felice per le coppiette
2) scegliere di essere rancoroso con le coppiette

Dipende dal contesto, da quello che le coppiette ispirano al soggetto, e dal modello di riferimento del soggetto.

Se io osservo le coppiette da un livello sociologico individualista (in cui il protagonista è l'individuo e le sue emozioni), provo gioia per loro.
Se invece osservo il comportamento delle coppiette dal meta-livello sociologico, in cui i comportamenti dei singoli generano lo stato fisico del sistema socio-dinamico, allora tenderò ad ammonire i comportamenti delle coppiette che, a mio giudizio analitico, rendono il corteggiamento un gioco sleale.

Dipende dall'interesse che ho: se ho l'interesse di analizzare il meta-livello socio-dinamico accentuerò le proprietà negative del corteggiamento, se invece resto nel livello individualista manifesterò la mia felicità.
Poi può accadere che io osservi la coppietta dal piano individuale, poi però, la coppietta, manifesta comportamenti che proiettano la mia attenzione al meta-livello socio-dinamico (come quelli che ti infastidiscono che hai descritto) e allora la mia reazione diventa la (2) e non più la (1).

Si si, è fuzzy come lo intendi tu. Non penso che le coppiette vadano amate oppure odiate, contemplo anche l'indifferenza e giudizi diversi a seconda dei livelli...posso anche notare delle coppiette e considerarle parte del paesaggio, senza soffermarmi su di loro. Oppure considerare una coppia positivamente per come si rapporta agli altri ma valutare il loro amore in maniera negativa (tipo quelle coppie che si vede subito che non si amano). Intendo proprio che la coppietta in se non deve per forza essere catalizzatrice dei miei sentimenti, perchè la società ti spinge a farlo. Sarei curioso di vedere come viene vissuta l'invidia in paesi dove il senso della famiglia è meno forte. Certamente si possono osservare le persone su livelli differenti, come individui, come parte di una società in generale, ma anche nell'atteggiamento che hanno nei tuoi confronti, coppiette comprese.

Maya 04-04-2008 14:44

Re: "invidia" x l'amore altrui
 
..

HurryUp 04-04-2008 14:53

Quote:

Originariamente inviata da bardamu
contemplo anche l'indifferenza e giudizi diversi a seconda dei livelli...posso anche notare delle coppiette e considerarle parte del paesaggio, senza soffermarmi su di loro.

Sì, questa è una possibile reazione, ma questa reazione di solito la considero generata da un'osservazione della coppietta da un livello basso, cioè, l'indifferenza coincide in questo caso con l'indifferenza verso il sistema di riferimento sociologico: è difficile che un osservatore che osserva il corteggiamento dal piano sociologico resti indifferente ai comportamenti che influenzano la fisica comportamentale del gioco, perchè da quel livello i comportamenti delle coppiette non fanno parte del dello sfondo, ma della figura.
Quindi, se l'osservatore le mette nel paesaggio, lo farà per non impegnare la sua mente nell'analisi sociologica.

Serotonino78 04-04-2008 16:15

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
Ricordiamo che nelle dinamiche sociali l'etica ha una funzione utilitarista.
L'invidia è stata postulata come anti-etica dalla cultura popolare solo perchè genera conflitto sociale, non perchè è un sentimento privo di fondamento razionale, anzi, dal punto di vista razionale l'invidia è spesso logicamente fondata, e l'invidioso si avvicina più alla ragione dell'invidiato.
Questa la considero una delle più grosse contraddizioni della psicologia umana, infatti sento spesso esseri umani dichiarare il loro disprezzo per gli invidiosi nel contesto X, poi però, nel contesto Y, si tradiscono manifestando loro invidia.
Il postulato che "l'invidia è negativa" è una comoda petizione di principio per respingere le proteste, così si innesca il circolo vizioso in cui l'invidioso diventa sempre più aggressivo con l'invidiato, e l'invidiato, da questo fatto, accresce la sua credenza che l'invidia è una qualità negativa.

hai ragione hurry up, purtroppo l'invidia è intrinseca al genere umano, è un sentimento innato, istintivo che però la ragione può e deve combattere per limitarla il più possibile, perchè nuoce alla salute propria e degli altri, un po come le sigarette, si può sconfiggere solo migliorando l'autostima, è inveramente proporzionale ad essa, più migliora l'autostima più diminuisce l'invidia

Serotonino78 04-04-2008 16:54

Quote:

Originariamente inviata da Bardamu
Gridare l'amore al mondo intero è sintomo di varie cose come insicurezza, egoismo, narcisismo, scarsa sensibilità.

può essere come dici tu nel caso dei cosiddetti buonisti, che vogliono attirare l'attenzione su di sè recitando la parte dei santi e qui ti do ragione, infatti ti do ragione sul fatto che questi individui sono narcisisti, insicuri e quindi "lecchini", e egocentrici più che egoisti, qui forse hai sbagliato termine, ma scrivendo ciò dimostri anche la scarsa fiducia nel genere umano, non riesci a credere che esistano veramente persone buone che amino a prescindere? che vogliano fare del bene senza aspettarsi niente in cambio o addirittura sapendo di poter ricevere anche un bel calcio in culo senza per questo essere degli insicuri e ipocriti....addirittura parli di scarsa sensibilità...mi auguro che tu conosca presto persone buone e che ti ricreda di ciò che pensi perchè chi cerca di amare il prossimo non è detto che sia un ipocrita che vuole accattivarsi la simpatia degli altri, può anche sentirlo dentro questo amore e sentirlo come una missione, un obiettivo di vita un po come padre pio o madre teresa di calcutta, sono esistite queste persone, non sono dei soggetti inventati e possono ripetersi altri rari casi...io ho appena conosciuto un rarissimo esempio di questo tipo di persone che inseguono questi autentici ideali di fratellanza come lo inseguo io..

Quote:

Però l'altro giorno sono entrato in una libreria e i due ragazzi che la gestivano si vedeva chiaramente che stavano assieme, da come si guardavano e tutto il resto. Mi hanno fatto molta tenerezza e ho pensato che mi sarebbe piaciuto vederli baciarsi.
come pensavo sei un bravo ragazzo sensibile che però ancora ha scarsa fiducia verso il prossimo, capace di intenerirsi di fronte a una coppia che si coccola con tenerezza però poi subentra l'altra parte di te quella prevenuta che si protegge dagli altri per insicurezza, quella che vede il prossimo come un potenziale nemico da cui bisogna guardarsi le spalle e di cui non bisogna fidarsi neanche se "recita la parte del buono"
questo è un altro problema dei sociofobici, la scarsa fiducia verso il prossimo, giustificata come corazza che ci protegge da eventuali sofferenze derivate dalla nostra fragilità nel gestire i rapporti interpersnali

bardamu 04-04-2008 21:54

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Originariamente inviata da Serotonino78
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Originariamente inviata da Bardamu
Gridare l'amore al mondo intero è sintomo di varie cose come insicurezza, egoismo, narcisismo, scarsa sensibilità.

può essere come dici tu nel caso dei cosiddetti buonisti, che vogliono attirare l'attenzione su di sè recitando la parte dei santi e qui ti do ragione, infatti ti do ragione sul fatto che questi individui sono narcisisti, insicuri e quindi "lecchini", e egocentrici più che egoisti, qui forse hai sbagliato termine, ma scrivendo ciò dimostri anche la scarsa fiducia nel genere umano, non riesci a credere che esistano veramente persone buone che amino a prescindere? che vogliano fare del bene senza aspettarsi niente in cambio o addirittura sapendo di poter ricevere anche un bel calcio in culo senza per questo essere degli insicuri e ipocriti....addirittura parli di scarsa sensibilità...mi auguro che tu conosca presto persone buone e che ti ricreda di ciò che pensi perchè chi cerca di amare il prossimo non è detto che sia un ipocrita che vuole accattivarsi la simpatia degli altri, può anche sentirlo dentro questo amore e sentirlo come una missione, un obiettivo di vita un po come padre pio o madre teresa di calcutta, sono esistite queste persone, non sono dei soggetti inventati e possono ripetersi altri rari casi...io ho appena conosciuto un rarissimo esempio di questo tipo di persone che inseguono questi autentici ideali di fratellanza come lo inseguo io..

Quote:

Però l'altro giorno sono entrato in una libreria e i due ragazzi che la gestivano si vedeva chiaramente che stavano assieme, da come si guardavano e tutto il resto. Mi hanno fatto molta tenerezza e ho pensato che mi sarebbe piaciuto vederli baciarsi.
come pensavo sei un bravo ragazzo sensibile che però ancora ha scarsa fiducia verso il prossimo, capace di intenerirsi di fronte a una coppia che si coccola con tenerezza però poi subentra l'altra parte di te quella prevenuta che si protegge dagli altri per insicurezza, quella che vede il prossimo come un potenziale nemico da cui bisogna guardarsi le spalle e di cui non bisogna fidarsi neanche se "recita la parte del buono"
questo è un altro problema dei sociofobici, la scarsa fiducia verso il prossimo, giustificata come corazza che ci protegge da eventuali sofferenze derivate dalla nostra fragilità nel gestire i rapporti interpersnali

Io la fiducia negli altri ce l'ho, nel senso che so che al mondo ci sono tante persone belle, non sono misantropo, ma la mia fiducia non la concedo a priori. E comunque non è una questione di fidarsi, ma di notare e interpretare dei comportamenti, e in questo credo di essere molto bravo. Anni di timidezza mi hanno portato a studiare parecchio le persone e i loro gesti, è la "deformazione professionale" che questo problema ti regala. Sono cosciente del fatto che la maggior parte delle persone, la massa, opera secondo schemi basilari e molto orientati al proprio "particulare", come diceva Guicciardini. Io poi concedo sempre il beneficio del dubbio, del cambiamento, del perdono ecc. ma di fronte al fatto in sé, al gesto insensibile che ferisce, reagisco come tutti. Fare del bene in maniera indiscriminata non fa per me, non porgo l'altra guancia. Dopo anni di oblio sto scoprendo il valore purificatore del litigio e la positività di sentimenti come la rabbia, l'aggressività e, appunto, l'invidia. Anche Gesù ha preso a calci i mercanti nel tempio. Se mi trovassi di fronte ad un uomo totalmente dedito agli altri, penso che non avrei problemi a riconoscerlo. Finora non mi è mai capitato.

The_Mask 04-04-2008 22:51

Un pò d'invidia in questo senso capita anche a me di provarla.
Ma quello che mi capita più spesso è vedere per esempio una ragazza carina con un ragazzo che decisamente non è il massimo sotto l'aspetto fisico (non so se mi spiego) e per questo domandarmi "com'è che lui ha una ragazza e io no?", "come fa una così a stare con uno così?", considerando che mi ritengo tutto sommato un bel ragazzo (più che altro perchè me l'hanno detto, io sennò direi nella media...) e con un buon carattere...
Queste situazioni mi danno molto fastidio, e non succede solo a me, come ho potuto constatare, ma hanno gli stessi pensieri anche alcuni miei amici. E non c'è nessuna cattiveria nei miei pensieri, è solo una constatazione di ciò che vedo. Si lo so che non conta solo l'aspetto fisico, però...
A voi capita mai questa cosa?

vetro 04-04-2008 23:19

Quote:

Ma quello che mi capita più spesso è vedere per esempio una ragazza carina con un ragazzo che decisamente non è il massimo sotto l'aspetto fisico (non so se mi spiego) e per questo domandarmi "com'è che lui ha una ragazza e io no?", "come fa una così a stare con uno così?",
Io l'ho constatato ma ci possono essere i motivi piu' svariati.

Rincewind88 04-04-2008 23:29

e come non invidiare? ci sono alcuni giorni in cui se avessi quei "fortunati" sotto mano.....cosa gli farei.... !!!
altri in cui dico "un giorno anche io.." certo che se a poi questo si aggiungono domande di amici,conoscenti,parenti,impiegati in banca (pensate voi) sullo stesso tema: ma tu ce l'hai la fidanzata? :roll:

poi sul fatto delle ragazze carine con i ragazzi non proprio "modelli"...bè se tutte le coppie fossero così nn mi lamenterei!!! Almeno ci sarebbe meno concorrenza (non che io sia brad pitt, chiariamoci!!! è perchè l'aspetto fisico incide su almeno il 50 %)...

Serotonino78 05-04-2008 03:03

Quote:

E comunque non è una questione di fidarsi, ma di notare e interpretare dei comportamenti, e in questo credo di essere molto bravo.
qui dimostri un po di presunzione: errare umanum est..e anche tu sei umano come lo sono io...come posso sbagliare io a interpretare i comportamenti puoi esserlo anche tu...


Quote:

Dopo anni di oblio sto scoprendo il valore purificatore del litigio e la positività di sentimenti come la rabbia, l'aggressività e, appunto, l'invidia.
e tu pensi veramente che la rabbia, l'aggressività e l'invidia siano sentimenti purificatori? forse confondi la purificazine con lo sfogo, perchè questi sono sentimenti che ti logorano dentro, ti fanno stare male con te stesso e con gli altri, l'amore ti cambia la vita, ti rilassa e ti trasmette un senso di quiete e di benessere interiore, tu non ci riesci ok... io non sono cosi presuntuoso da cambiare la tua filosofia ma ho conosciuto in questi ultimi due mesi gente che è uscita da grossi problemi simili se non superiori ai nostri con la fede in dio: io sono agnostico ma chi crede in dio ha la stessa mentalità mia e vedo nel viso di queste persone una serenità e una pacatezza straordinarie, infondo è l'amore nel senso più ampio del termine che ci purifica da tutti i sentimenti ostili, sia che si abbia fede che non la si abbia...comunque il mio è un semplice confronto con le tue idee in stile lotta hurry up VS bardamu :D :D :D senza nessun astio o antipatia per le recenti discussioni avvenute in chat

HurryUp 05-04-2008 13:08

l'atto di giudicare non è sempre un segno di presunzione, è anche un modo in cui si manifesta l'intelligenza dell'uomo, non è il giudizio in se' un male, il male è il non impegnarsi a verificare se il giudizio ha un fondamento logico

bardamu2 05-04-2008 13:26

Quote:

Originariamente inviata da Serotonino78
Quote:

E comunque non è una questione di fidarsi, ma di notare e interpretare dei comportamenti, e in questo credo di essere molto bravo.
qui dimostri un po di presunzione: errare umanum est..e anche tu sei umano come lo sono io...come posso sbagliare io a interpretare i comportamenti puoi esserlo anche tu...

Dimostro realismo, dimostro di accettare l'uomo per quello che è: un essere che si forma delle idee più o meno parziali (e sono parziali anche dopo mesi di conoscenza) e vive anche in base a quelle. Al momento il mio nemico è l'immobilità. Considerare tutti a priori degni di essere amati (da me, non da chiunque) è anch'essa una forma di presunzione...attribuisco delle qualità a prescindere, l'unica differenza è che rischio io. Io amo le persone per le loro qualità effettive, non per illuminazione divina. Tutti meritano amore, ma non tutti lo meritano da me.

Quote:

Originariamente inviata da Serotonino78
e tu pensi veramente che la rabbia, l'aggressività e l'invidia siano sentimenti purificatori? forse confondi la purificazine con lo sfogo, perchè questi sono sentimenti che ti logorano dentro, ti fanno stare male con te stesso e con gli altri, l'amore ti cambia la vita, ti rilassa e ti trasmette un senso di quiete e di benessere interiore, tu non ci riesci ok... io non sono cosi presuntuoso da cambiare la tua filosofia ma ho conosciuto in questi ultimi due mesi gente che è uscita da grossi problemi simili se non superiori ai nostri con la fede in dio: io sono agnostico ma chi crede in dio ha la stessa mentalità mia e vedo nel viso di queste persone una serenità e una pacatezza straordinarie, infondo è l'amore nel senso più ampio del termine che ci purifica da tutti i sentimenti ostili, sia che si abbia fede che non la si abbia...comunque il mio è un semplice confronto con le tue idee in stile lotta hurry up VS bardamu :D :D :D senza nessun astio o antipatia per le recenti discussioni avvenute in chat

Tu forse presumi che io non abbia mai amato, ma non è così.
E comunque quei sentimenti che ti ho elencato sono necessari tanto quanto l'amore, perchè permettono di distinguere quest'ultimo da tutto il resto. Se tutto fosse amore...cosa ci sarebbe di speciale in esso? I sentimenti negativi permettono di mettere alla prova sé stessi, di conoscersi, di mettere alla prova gli altri e i rapporti che abbiamo con loro, permettono di far saltare le ipocrisie e le falsità, di disambiguare le cose. Non pensare che la tua filosofia funzionerebbe su chiunque...funziona forse PER TE. Dici di non volermi imporre il tuo pensiero, però considerare queste idee assolute è comunque una forma di imposizione, o comunque un atteggiamento di chiusura, tipicamente fideistico e religioso...avrei detto fossi credente, da come parli.

Redman 05-04-2008 15:38

Quote:

Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
...dal punto di vista razionale l'invidia è spesso logicamente fondata, e l'invidioso si avvicina più alla ragione dell'invidiato.

Oh sssanto Dddio!
Ascolta...io smetto di leggere i tuoi post, mi hai definitivamente stancato.
Non puoi esaminare logicamente l'irrazionalissima psiche umana.
Non è un computer...è un cervello!
Ho sinceramente il sospetto che tu sia una di quelle persone che...forti della consapevolezza di non poter giungere ad una conclusione errata, affrontando sempre il dilemma con un approccio perfettamente logico...credono di non poter aver mai torto, qualsiasi sia l'argomento in esame (...al limite, se qualcuno potesse "metterti all'angolo", riuscendo a confutare indiscutibilmente e logicamente le tue deduzioni, correresti prontamente al riparo limitandoti al sostenere che penserebbe con una logica diversa dalla tua...).
Il problema sta nel fatto che questo è sì possibile...ma solo quando si discuta di qualcosa di assimilabile ad un "meccanismo"...quindi di un qualcosa di relativamente semplice, la cui "struttura" sia completamente nota e che possa quindi essere descritto e contemplato sotto ogni aspetto.
Fallo con un ***** di frullatore allora...qui è della mente umana che si dibatte.
E non sei super-intelligente quanto forse credi...anzi lo sei...ma penso che, con la tua estrema propensione al vestire i panni del dottor Spock, spesso auto-limiti (forse nemmeno poco) la tua visione dell'universo che ti circonda.
Essendo così ossessionato dal metter ordine in ogni intimo aspetto del creato...scommetterei che, nei tuoi peggiori incubi, sogni di...orribili, mostruose e raccapriccianti...dinamiche caotiche! O_O
Quando dichiari il tuo sentimento ad una fanciulla, le scrivi una lettera d'amore...o un algoritmo?
<<Free...your...mind...>> (cit.)
Ciau.

http://www.italdata.net/myspace/Applausi2.gif 8)

serotonoradrenalino 05-04-2008 17:07

Quote:

Originariamente inviata da HurryUp
l'atto di giudicare non è sempre un segno di presunzione, è anche un modo in cui si manifesta l'intelligenza dell'uomo, non è il giudizio in se' un male, il male è il non impegnarsi a verificare se il giudizio ha un fondamento logico

ma scusa..allora non sarebbe meglio prima di esporre il giudizio impegnarsi prima a verificare se questo ha un fondamento logico?

cancellato2488 05-04-2008 17:48

Quote:

Originariamente inviata da The_Mask
Un pò d'invidia in questo senso capita anche a me di provarla.
Ma quello che mi capita più spesso è vedere per esempio una ragazza carina con un ragazzo che decisamente non è il massimo sotto l'aspetto fisico (non so se mi spiego) e per questo domandarmi "com'è che lui ha una ragazza e io no?", "come fa una così a stare con uno così?", considerando che mi ritengo tutto sommato un bel ragazzo (più che altro perchè me l'hanno detto, io sennò direi nella media...) e con un buon carattere...
Queste situazioni mi danno molto fastidio, e non succede solo a me, come ho potuto constatare, ma hanno gli stessi pensieri anche alcuni miei amici. E non c'è nessuna cattiveria nei miei pensieri, è solo una constatazione di ciò che vedo. Si lo so che non conta solo l'aspetto fisico, però...
A voi capita mai questa cosa?

dipende cosa intendi per "non è il massimO".
Io dire di non essere il massimo (nel senso che se fossi donna e dovessi scegliere tra me e il massimo basandomi solo sull'aspetto fisico oggettivo forse mi tufferei sull'altro).
Ci sono livelli diversi di "meno massimo", quindi dipende.
Magari un fisico con qualche piccola imperfezione e una buona dose di carattere risulta migliore di una persona che ha il corpo di brad pitt e sul lato caratteriale piatto.

Io comunque non invidio nessuno...sarà che le mie esperienze diversamente che altri le ho avute...
diciamo che ho rosicato quando (a proposito di lettere d'amore citate) ho fatto i salti mortali per dire ad una ragazza che era bella, dolce ecc...ecc... e che volevo qualcosa in più e lei giustamente "e se non avessi il ragazzo caro il mio giova...".
Ecco lì si che un po' rode: quando la testa dice una cosa, ma il cuore va esattamente nel verso contrario...e tu non te la senti nemmeno di incasinare più di quanto le cose...

serotonoradrenalino 05-04-2008 19:29

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Originariamente inviata da Bardamu2
Dimostro realismo, dimostro di accettare l'uomo per quello che è: un essere che si forma delle idee più o meno parziali (e sono parziali anche dopo mesi di conoscenza) e vive anche in base a quelle. Al momento il mio nemico è l'immobilità. Considerare tutti a priori degni di essere amati (da me, non da chiunque) è anch'essa una forma di presunzione...attribuisco delle qualità a prescindere, l'unica differenza è che rischio io.

si è vero che le idee che ti fai di una persona sone parziali anche dopo mesi, ma a quel punto hai più dati a tua disposizione per emettere dei giudizi e il rischio di sbagliare è minore, ma come dici tu stesso preferisci rischiare, cioè esprimere istintivamente ciò che pensi nei riguardi di una persona il tuo parere di conseguenza spesso superficiale, perchè basato su pochi elementi
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Tutti meritano amore, ma non tutti lo meritano da me.
stai tranquillo io sono già impegnato muah ah ah :D

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Tu forse presumi che io non abbia mai amato, ma non è così.
ma io non ti parlo del semplice amore per una donna, quello può iniziare come può finire da un momento all'altro, mi riferivo all' Amore nel senso più profondo e religioso del termine, e lo scrivo pure con la A maiusola perchè per me è una sorta di filosofia di vita, ti permette di scacciare tutti i sentimenti negativi come pregiudizi, invidie, rancori, rabbia, odio, e altri schifosi sentimenti che purtroppo fanno parte del genere umano a cui io stesso appartengo e ripeto Non mi sento ne un Dio ne tanto meno padre pio e ci fa pure rima ma ho potuto constatare su me stesso che questo cambio di mentalità abbia fatto fare in me passi da gigante in questi pochi mesi in cui ho ripreso a vivere

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Se tutto fosse amore...cosa ci sarebbe di speciale in esso? I sentimenti negativi permettono di mettere alla prova sé stessi, di conoscersi, di mettere alla prova gli altri e i rapporti che abbiamo con loro, permettono di far saltare le ipocrisie e le falsità, di disambiguare le cose.Non pensare che la tua filosofia funzionerebbe su chiunque...funziona forse PER TE.
beh.. certo ognuno sceglie la strada che reputa migliore ai fini della propria evoluzione di pensiero, se questo tuo modo di vedere le cose funziona nel tuo caso, buon per te, io non ti rispondo per farti cambiare idea e inculcarti le mie, assolutamente, è solo uno scambio di opinioni un po come si fa in un talk show...

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Dici di non volermi imporre il tuo pensiero, però considerare queste idee assolute è comunque una forma di imposizione, o comunque un atteggiamento di chiusura, tipicamente fideistico e religioso...avrei detto fossi credente, da come parli.
ma sono idee assolute pe me, cresciute dopo anni di sofferenze che mi hanno portato a sviluppare sensibilità ed empatia verso la sofferenza altrui ma ripeto non sono un santo e non voglio imporre le mie idee a nessuno...non credo nel dio creatore e sovrannaturale, ma lo identifico come Amore, forza purificatrice che unisce e combatte le forze ostili compresi i sentimenti negativi dell'uomo.....
rabbia, aggressività, invidia = guerra
amore= pace

Kai 05-04-2008 19:46

Non capisco come fate ad invidiare chi stringe fra le braccia una raggazza che oggi come oggi altro non è che una creatura rappresentante soltanto l'egocentrismo e la discordia... :evil:

Sentenza 05-04-2008 23:37

Penso che l'invidia sia un sentimento umano che noi vediamo come negativo in quanto influenzato dalla morale cattolica che la pone tra i 7 peccati capitali.
In realtà l'invidia può secondo me essere vista come spinta in grado di farci desiderare ardentemente qualcosa e quindi come motivazione al miglioramento continuo.
é normale desiderare in ogni modo ciò che non si ha ma che si vorrebbe avere ed è secondo me comprensibile che ogni individuo aspiri a qualcosa di più bello per la propria vita

HurryUp 06-04-2008 13:29

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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Oh sssanto Dddio!

Da questo esordio mi sembra chiaro quanto ti faccia guidare dall'isterismo, hai paura che la logica possa ingabbiarti?
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Ascolta...io smetto di leggere i tuoi post, mi hai definitivamente stancato.
Non puoi esaminare logicamente l'irrazionalissima psiche umana.
Non è un computer...è un cervello!

Irrazionalissima? Ma se il mio intuito mi dice che è razionale, e l'osservazione pure, che devo fare? Plagiarmi da solo e dire che è irrazionale, come fai tu?
E poi se ti informi un po' di filosofia scientifica, scopriresti che il cervello ha una struttura isomorfa a una macchina di Turing (cioè, a un calcolatore): puoi anche considerare il cervello come un calcolatore connesso a uno spirito (come faceva Godel), ma ciò non toglie che il cervello ha la struttura di un calcolatore elettronico, per quanto non ti piaccia le nostre emozioni sono basati su un hardware razionale.
Con la logica posso produrre l'illogicità, con l'illogicità posso produrre solo sistemi in cui è possibile tutto e il contrario di tutto: dato che, come puoi osservare ogni giorno, non è possibile che una cosa sia vera e falsa allo stesso tempo, se ne deduce che la realtà non può essere illogica
(prova a vedere cosa succede se, nel gruppo additivo, aggiungi il teorema "[i]1+1=5[i]", e dimmi se tutto il sistema non salta :-)).
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Ho sinceramente il sospetto che tu sia una di quelle persone che...forti della consapevolezza di non poter giungere ad una conclusione errata, affrontando sempre il dilemma con un approccio perfettamente logico...credono di non poter aver mai torto, qualsiasi sia l'argomento in esame (...al limite, se qualcuno potesse "metterti all'angolo", riuscendo a confutare indiscutibilmente e logicamente le tue deduzioni, correresti prontamente al riparo limitandoti al sostenere che penserebbe con una logica diversa dalla tua...).

Questo attacco ad personam non meriterebbe risposta, essendo uno spostamento dell'argomento.
Al limite posso seguirti nella tua fuga dialettica e dirti che non è così, io tento di essere il più coerente possibile, tu stai tentando di ricattarmi moralmente perchè [i]ti da' fastidio la mia volontà di essere coerente[i].
Già solo mi manifesta il livello di coscienza etica che hai, quando avrai godelizzato le pulsioni egocentriche te ne accorgerai, non ti preoccupare, quando questo avverrà spero che la cosa non ti turbi troppo, io di solito non provo rancore a lungo termine :-)
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Il problema sta nel fatto che questo è sì possibile...ma solo quando si discuta di qualcosa di assimilabile ad un "meccanismo"...quindi di un qualcosa di relativamente semplice, la cui "struttura" sia completamente nota e che possa quindi essere descritto e contemplato sotto ogni aspetto.
Fallo con un ***** di frullatore allora...qui è della mente umana che si dibatte.

Leggiti il GEB, studiatelo bene, e vedrai che non ti apparirà così assurdo e illogico analizzare la mente.
E' vero che il cervello è una struttura complessa, ma noi dobbiamo tendere ad essere più coerenti possibili, no a buttare nel cesso l'analisi.
Se con l'analisi si può toppare al 20%, senza analisi la probabilità di toppare si avvicina pressappoco al 90% (e la probabilità di non toppare senza analisi dipende dall'intuito che... sorpresa... è un'analisi razionale fatta al livello inconscio :-D).
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
E non sei super-intelligente quanto forse credi...anzi lo sei...ma penso che, con la tua estrema propensione al vestire i panni del dottor Spock, spesso auto-limiti (forse nemmeno poco) la tua visione dell'universo che ti circonda.

Capisco, un po' come dire che il sistema binario, siccome ha solo 2 simboli, può rappresentare i numeri naturali in modo più limitato del sistema in base 10... slittamento analogico induttivo errato, correggiti!
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Essendo così ossessionato dal metter ordine in ogni intimo aspetto del creato...scommetterei che, nei tuoi peggiori incubi, sogni di...orribili, mostruose e raccapriccianti...dinamiche caotiche! O_O

E con questo dimostri la tua volontà di ostacolarmi dal cercare di tendere alla massima coerenza, applica questo tuo impegno alla società e scoprirai qual è il sistema sociale a cui aneli: un bel sistema difettoso con alta probabilità di tendere all'ingiustizia.
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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Quando dichiari il tuo sentimento ad una fanciulla, le scrivi una lettera d'amore...o un algoritmo?
<<Free...your...mind...>> (cit.)

Le scrivo una lettera d'amore, poi l'algoritmo attraverso il quale la fanciulla la decodificherà lo lascio ai suoi neuroni.
Ciao
Ciau.[/quote] :D :D

HurryUp 06-04-2008 13:36

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Originariamente inviata da serotonoradrenalino
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Originariamente inviata da HurryUp
l'atto di giudicare non è sempre un segno di presunzione, è anche un modo in cui si manifesta l'intelligenza dell'uomo, non è il giudizio in se' un male, il male è il non impegnarsi a verificare se il giudizio ha un fondamento logico

ma scusa..allora non sarebbe meglio prima di esporre il giudizio impegnarsi prima a verificare se questo ha un fondamento logico?

Sì, ma non tutti hanno sviluppato un'intelligenza abbastanza potente per farlo, fino a quel momento l'analisi verrà comunque fatta a livello inconscio, certo non potrà essere un'analisi attenta come quella fatta razionalmente, ma sempre una quota di razionalità ce l'avrà, e bisogna rilevare quella, più che educare a non giudicare in se'

88_ThE_BeSt_88 06-04-2008 13:40

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Originariamente inviata da HurryUp
Le scrivo una lettera d'amore, poi l'algoritmo attraverso il quale la fanciulla la decodificherà lo lascio ai suoi neuroni.

l'algoritmo in base a ciu decodificano è il seguente :

Se
( è bono ) allora ( rispondo )
Altrimenti
Se
(è brutto) allora ( morisse scannato )

HurryUp 06-04-2008 13:46

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Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
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Originariamente inviata da HurryUp
Le scrivo una lettera d'amore, poi l'algoritmo attraverso il quale la fanciulla la decodificherà lo lascio ai suoi neuroni.

l'algoritmo in base a ciu decodificano è il seguente :

Se
( è bono ) allora ( rispondo )
Altrimenti
Se
(è brutto) allora ( morisse scannato )

Dimentichi le abilità sociali, nella tua generalizzazione fuzzy

88_ThE_BeSt_88 06-04-2008 13:49

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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
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Originariamente inviata da HurryUp
Le scrivo una lettera d'amore, poi l'algoritmo attraverso il quale la fanciulla la decodificherà lo lascio ai suoi neuroni.

l'algoritmo in base a ciu decodificano è il seguente :

Se
( è bono ) allora ( rispondo )
Altrimenti
Se
(è brutto) allora ( morisse scannato )

Dimentichi le abilità sociali, nella tua generalizzazione fuzzy

davanti a degli addominali scolpiti, a 1 bel culo o a una faccia da tronista le abilità sociali vendono inserite nel codice come commento -----> //

quindi risultano ininfluenti all'interno del programma :lol:

HurryUp 06-04-2008 14:52

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Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
davanti a degli addominali scolpiti, a 1 bel culo o a una faccia da tronista le abilità sociali vendono inserite nel codice come commento -----> //
quindi risultano ininfluenti all'interno del programma :lol:

Quindi ne deduci che se un soggetto con un fisico così palpasse una donna sconosciuta in un pub, la donna avrebbe una reazione positiva?
Le abilità sociali contano

88_ThE_BeSt_88 06-04-2008 15:02

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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da 88_ThE_BeSt_88
davanti a degli addominali scolpiti, a 1 bel culo o a una faccia da tronista le abilità sociali vendono inserite nel codice come commento -----> //
quindi risultano ininfluenti all'interno del programma :lol:

Quindi ne deduci che se un soggetto con un fisico così palpasse una donna sconosciuta in un pub, la donna avrebbe una reazione positiva?
Le abilità sociali contano

metti ke lo fà costantino, vedi poi lei cm lo trascina in bagno auhauahauh...dai skerzi a parte gli approcci in disco consistono anke in quello ke hai appena detto :lol:

Serotonino78 06-04-2008 15:43

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Originariamente inviata da HurryUp
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Originariamente inviata da serotonoradrenalino
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Originariamente inviata da HurryUp
l'atto di giudicare non è sempre un segno di presunzione, è anche un modo in cui si manifesta l'intelligenza dell'uomo, non è il giudizio in se' un male, il male è il non impegnarsi a verificare se il giudizio ha un fondamento logico

ma scusa..allora non sarebbe meglio prima di esporre il giudizio impegnarsi prima a verificare se questo ha un fondamento logico?

Sì, ma non tutti hanno sviluppato un'intelligenza abbastanza potente per farlo, fino a quel momento l'analisi verrà comunque fatta a livello inconscio, certo non potrà essere un'analisi attenta come quella fatta razionalmente, ma sempre una quota di razionalità ce l'avrà, e bisogna rilevare quella, più che educare a non giudicare in se'

sono daccorso, e anche qui la soluzione per difendersi dai pregiudizi risulta essere un lavoro di autoanalisi volto al rafforzamento della propria autostima, solo questa oltre a garantirci la serenità e il godimento della vita ci permette di essere più freddi nei confronti dei giudizi superficiali e di non preoccuparsi delle conseguenze che questi hanno su persone a noi care loro malgrado coinvolte in questo vortice di parole dette cosi...

trentina 06-04-2008 21:12

mi succede molto spesso... ma più che invidia il mio sentimento è di delusione, senso di inferiorità, vergogna... al parco nn ne vedo molte coppiette, visto che al parco nn ci vado praticamente mai... le occasioni sono quelle di andare a fare shopping... tutto ragazzi innamorati mano nella mano... io sola come un cane, o al massimo accompagnata da mia madre... a volte mi chiedo cosa mi manca... o i miei difetti, un pò di ciccia qua e la, un nasino non proprio alla francese, però vedo tante ragazze che sn senza mezzi termini dei cessi eppure sn anche loro fidanzate... al conclusione è che il problema è nella mia testa.

Sentenza 06-04-2008 21:23

é vero, capita anche a me di invidiare le coppiette, ma guarda, ne ho conosciute così tante che stanno insieme solo perchè non hanno niente altro da fare. Le uniche persone che invidio veramnete sono coloro che hanno trovato realmente una persona speciale con cui trascorrere la vita insieme, ma fidatevi, ce ne sono ben poche di coppie così.
Certamente non invidio coloro che passano da una ragazza all'altra solo per fare numero..
Preferisco innamorarmi del giocatore che del gioco! :lol:

HurryUp 09-04-2008 02:48

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Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Non ho nulla contro il razionalizzare ed io stesso sono un fan del pensiero logico. Quello che intendevo sottolineare è, a mio avviso, l'insensatezza di un'eventuale analisi della psiche umana...con un approccio analogo a quello che invece potrebbe essere consono allo studio di un micro-processore o di una qualsiasi macchina.

Per insensatezza tu intendi l'inutilità, tu stai dicendo che non vedi un'utilità nell'analisi razionale della psiche umana, ma al massimo ci vedi un esercizio intellettuale stimolante che però, sul piano empirico, non ha utilità.
Più avanti ti darò le mie spiegazioni su quale sia l'utilità che io vedo e, soprattutto, la necessità.
Quote:

Originariamente inviata da Dany_e_Simba
Non sono un esperto di neuroscienze ma, secondo la mia ipotesi, è possibilissimo, con un cervello umano, produrre delle argomentazioni (...come, a te, piace definirle...) perfettamente logiche ma è anche vero, come certamente sai, che il nostro encefalo non è composto solo dalla cosiddetta "corteccia cerebrale" ma anche da "strati" più profondi, sedi di pulsioni istintive ed incontrollabili (...nel senso che non possiamo far a meno di sentirle, anche se ovviamente possiamo impedire, al nostro corpo, di assecondarle...)...se il cervello può essere assimilato ad un "hard-ware" (...non vedo perchè no...) allora, i suddetti automatismi, facilmente li si potrebbero paragonare ad uno di quei "soft-ware", installati in molti apparecchi, che consentono loro di funzionare dando "vita" al loro "corpo" elettronico ed elettro-meccanico. Questi automatismi, negli esseri umani, sono comunemente noti come "emozioni"...le emozioni non scaturiscono da argomentazioni: spingono a dei comportamenti completamente illogici. Innamorarsi, ad esempio, secondo te può essere sensato? Secondo me, nel "funzionamento" emotivo delle persone, di sensato c'è ben poco: penso siano, per lo più, mosse delle loro emozioni...sono le emozioni che ci permettono di vivere obbligandoci a "darci una mossa" per ottenere qualcosa di percepito come affascinante o stupendo...a lavorare per conquistare una condizione vista come molto interessante, felice, fantastica...eccetera.

Sono consapevole di quelle pulsioni emotive.
Vuoi sapere perchè pensi che io consideri importante e necessario tenere sotto analisi quelle pulsioni emotive del nostro cervello, non ci hai riflettuto?
Il motivo è semplice: si chiama etica.
Se a me non piace la società, se non la considero giusta, se mi appare difettosa, io rilevo che l'insoddisfazione è causata dalla mancanza di ascolto, dall'impossibilità di comunicare qualunque problema, dalla mancanza di volontà degli esseri umani di progredire intellettualmente, dall'impossibilità di chiarire problemi che dovrebbero essere facili da chiarire e che invece, per la negligenza degli esseri umani, non posso chiarire (per esempio, spiegare alla gente come interpretare la mia ansia, ma più provo a spiegarlo più, a quanto pare, sembra che parli al vento), figuriamoci poi le ripercussioni sul piano politico.
Analizzando il difetto poi, deduco che è causato dall'individualismo, cioà proprio dal vizio di mettere al primo posto quelle pulsioni emotive egocentriche, coltivando ideologie che sono illogiche (e quindi, abituano la mente a non applicare la logica nella comunicazione, e quindi rendendo la comunicazione inefficace: moltiplica questo atteggiamento per il numero di individui che compongono la società e capisci perchè sento tutta questa urgenza di educare a usare la logica).
Inoltre io avverto questa necessità anche per i fatti della vita quotidiana, in famiglia la maggior parte degli equivoci e delle incomprensioni che devo sopportare sono causati dal non voler usare la logica dei miei familiari, sono a contatto con amici dei miei familiari che vengono plagiati da un capo carismatico del Rinnovamento, spesso assisto alla scena triste di due genitori che sono stati educati all'idea che la logica sia un optional e educano la loro figlia a non ragionare in modo logico, insomma, nella mia mente io percepisco tutto l'effetto a catena che il rifiuto della logica a favore dell'individualismo genera nella società, e quindi percepisco tutta la negatività dell'irrazionalismo, dell'individualismo, e l'unica realizzazione personale ce l'ho cercandomi e cercando di creare un ambiente in cui si usi l'intelligenza analitica senza contaminazioni ideologiche conservatrici.
L'abbandono all'ebrezza del sentimento con me funziona solo se non percepisco, nella mia testa, possibili effetti negativi o diseducativi di quel sentimento.
Sono stato abbastanza chiaro?

Pride 26-04-2008 17:23

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Originariamente inviata da serotonoradrenalino
Non mi sento ne un Dio ne tanto meno padre pio e ci fa pure rima

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Originariamente inviata da La signora a Ballarò
Capisco non credere in Dio,ma come si fa a non credere a Padre Pio?



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