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Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Sei rimasto incastrato in una spiacevole situazione, se i tuoi amici non avessero risposto subito che loro non avevano preso la maschera probabilmente gliela avresti ridata. Solo che ridarla dopo che qualcuno ha detto al posto tuo di no è un'azione che o viene spontanea (e non è il tuo caso) o bisogna pensarci un po', intanto la bambina ha iniziato a piangere e ti sei trovato in questa situazione.
Almeno questo è quello che ho capito leggendoti |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Non so. Non né sono troppo convinto. In quei frangenti non riflettevo tra me e me, pensando a possibili situazioni di imbarazzo o altro che si sarebbero create.. Sono diventato molto spudorato, se lo avessi voluto fare l'avrei fatto. A qualsiasi costo. Non c'è nessun motivo nella situazione da te descritta, almeno per quanto mi riguarda, che avrebbe potuto ostacolarmi.
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Non lo so proprio. Però la cosa mi ha destabilizzato parecchio ora
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Penso che lo hai fatto per ripicca, come un bambino.
Quella scena chissa cosa di antico avra risvegliato. |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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vai tranquillo con la bambina, ti assicuro che dopo 5 minuti si è dimenticata di questo episodio ed avrà ricominciato a ridere e giocare :bene: i tuoi amici hanno entrambi avuto un atteggiamento sbagliato secondo me il menefreghista sbaglia a "fartela passare liscia", lo zelante esagera a dismisura con il predicozzo sarebbe bastata una battuta leggera e via, quanto basta per risvegliarti il senso di colpa :D |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
A me un po' inquieterebbe. Non è un discorso di senso di colpa, in fondo è un dolore fine a se stesso per un bambino, ma il gesto in sé è un po' preoccupante. Perché non l'hai fatto con cattiveria, rabbia, disprezzo. L'hai fatto con noncuranza, paradossalmente è quello l'inquietante, il non sapere quale è stata la spinta inconscia che te l'ha fatto fare.
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Verissimo sull'inquietante. Inosservato, mi pare, forse per gentilezza, che tu abbia dato un'interpretazione un po' troppo accondiscendente.
Però, visto che in due avete parlato di inconscio, non so se mi piace il fare riferimento sempre a traumi o cose nascoste, non manifeste. Insomma quindi lí non c'ero Io? Posso stare tranquillo perchè delle turbe passate giustificano alle mie spalle quel comportamento? Non mi sono mai comportato cosí in vita mia. No. Ero consapevole. Sapevo benissimo quello che stavo facendo, non ero vittima di forze oscure, non ho agito d'impulso, non provavo sentimenti di rabbia o vendetta incontrollabili. L'ho fatto consciamente. Forse preferisco pensarmi cattivo piuttosto che una marionetta |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Mancanza di empatia... probabilmente non così rara se anche uno dei tuoi coinquilini si è mostrato altrettanto indifferente...dopotutto è facile pensare come solo ad un marmocchio che piange in fondo per un motivo stupido...io mi trovo a pensarla come l'altro coinquilino, perchè ricordo come un giocattolino trovato mi poteva rendere felice o uno perso fare cadere nella disperazione (anche perchè a quell'età è possibile non si abbiano soldi propri per potere volendo ricomprarla sempre che si trovi ancora ed è brutto perdere qualcosa a cui si è affezionati).
Forse solo comunque non hai avuto la prontezza di dirlo subito "ah, eccola l'ho trovata io, tieni" e dopo diventa imbarazzante farlo (si passa per ladri coi sensi di colpa ), non so se ha giocato anche questo. Quote:
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Può essere che quello che tu provi adesso non sia nient'altro che imbarazzo per essertela presa con una bambina? Speravi che questo gesto fosse apprezzato dai tuoi coinquilini, ma la reazione di uno dei due ti ha riportato alla realtà dei fatti: tu sei adulto e hai fatto un gesto paragonabile a quello di un bulletto delle elementari.
In quanto al restituire la maschera alla bambina non sei riuscito a farlo non per qualche atavico ricordo dell'infanzia o che so io, ma semplicemente perché sarebbe risultato egualmente imbarazzante. Comunque bella citazione delle Memorie. |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Ma cosa ti affascinava di sta maschera:interrogativo:
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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qualunque sia il motivo psicologico che è stato dietro a questo gesto può essere superato dalla tua volontà, non dico che non devi indagarlo, ma insomma, io non lo farei più grande di ciò che è stato ma poi siete ben strani nelle altri parti d'italia, qui il vero carnevale comincia oggi e culmina sabato ò_ò |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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Penso che questo episodio possa anche avere una valenza positiva nel senso che se il ricordo rimane impresso ma non diventa quel senso di colpa malato a-la-S.Agostino, in futuro sarà più facile bloccare questi impulsi sul nascere, prima che diventino azioni. |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
L'hai fatto perché potevi. C'è chi vive tutta la vita in questo modo e ne gode persino. Il tuo è stato solo un momento, un lasciare a riposo il tuo senso di responsabilità giusto il tempo per capire se la tua vita sarebbe comunque proseguita senza di esso. L'indifferenza è quella del chiedersi "perché faccio quello che faccio?", oppure "questo comportamento è realmente mio più del suo opposto?", vale a dire la razionalità che si sostituisce all'istinto e all'impulso affettivo. Nella stanchezza ansiosa di una lunga giornata è naturale che possano viversi momenti del genere; in una vita intera è inevitabile. Che poi ci sia andata di mezzo una bambina e che questa sia diventata la faccia del tuo senso di colpa è solo il prodotto delle circostanze, non prendertela con te stesso per questo. Ti sei perso per un attimo, eppure sei ancora qui, e a quelle domande potrai rispondere ogni giorno con le tue azioni e con quello che senti, che non sempre sarà netto, preciso e presente come vorresti, ma se lo rispetti e lo lasci parlare vivendoti vedrai che saprà darti le giuste risposte, a partire da quelle che sul momento non sei riuscito a sentire. :)
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
I bambini di oggi sono i nemici di domani.
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Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
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Senza un motivo preciso, per poca voglia senza che ti importasse di nulla. Succede.. |
Re: Come sono riuscito a diventare almeno un insetto
Secondo me è stato un semplice blocco, non devi cercarci qualcosa di razionale,un blocco come ne abbiamo tanti. Quante volte guardi una situazione, o te stesso in una situazione, sai cosa dovresti fare e non lo fai? Senza motivo resti fermo. Ti avrebbe imbarazzato? Anche no! Ma resti fermo comunque. Capita, e non è cattiveria, visto che se ho capito bene non avevi l'intenzione di dare fastidio alla bambina.
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