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la TV in Italia
Vent'anni di berlusconismo hanno ridotto questo paese ad un colabrodo.
Le TV italiane, a poco a poco, hanno introdotto il peggio del trash americano gonfiandolo all'inverosimile: programmi sempre più volgari, finte inchieste, conduttori sospetti. La TV italiana ha fatto passare sui piccoli schermi degli italiani ogni delinquenza sminuendone ogni gravità, ogni conformazione morale. E qual è il risultato, oggi? Servilismo totale verso i potenti, TG nazionali che fanno terrorismo mediatico, canali completamente pilotati dalla politica; il turpiloquio e il ragionamento spicciolo e superficiale hanno dilagato nelle menti degli italiani. Oggi le generazioni hanno come modelli di uomini colti personaggi del calibro di Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa. Persone che del servilismo e del campanilismo spregiudicato hanno fatto i loro cavalli di battaglia. La TV, in Italia, è oggigiorno lo specchio della società italiana: ovverosia un luogo dove il degrado, il malcostume la disonestà fanno da padrone. |
Re: la TV in Italia
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non ci fosse stato lui a portarlo in italia ce ne sarebbe stato un altro, non è che nelle altre nazioni l'entertainment sia di chissà quale qualità superiore eh il servilismo è vecchio come l'uomo è esistito e sempre esisterà, la tv di stato italiana è addirittura basata per legge sul servilismo sotto forma di lottizzazione politica, fin da quando è nata. |
Re: la TV in Italia
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Ma Berlusconi ha fatto della TV italiana un immenso contenitore trash... Ha acquisito tre tv nazionali scavalcando varie leggi; immensi ignoranti oggi sono osannati dai media e distorcono la realtà, a danno dei bambini e degli adolescenti. La società italiana sta attraversando un periodo di grande degrado sociale ancor prima che economico. Giacché, d'altra parte, in Storia non si conosce nazione/popolo che abbia subito un processo di impoverimento non causato da un degrado sociale. |
Re: la TV in Italia
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Darei meno colpa alla tv e più alla stupidità delle persone. Questo sempre che non si voglia assumere tput court che le persone sono mediamente stupide e allora hanno bisogno di essere imboccate in un certo modo. Comunque non credo che sia meglio negli altri paesi. L'unica TV nazionale che secondo me rimane superiore è la BBC. |
Re: la TV in Italia
Ma è possibile che uno debba rassegnarsi a cercare nei palinsesti qualcosa di decente col lanternino, ogni sera? E a trovarlo in collocazioni per lo più da carbonari?
Chi dice "è sempre stato così" evidentemente non ricorda che tra fine anni '80 e inizio anni '90 c'era, per dire Albertazzi a leggere la Divina Commedia su Raitre in prima serata (o preserale, non ricordo). Ed era un ciclo di letture, non un evento random come Benigni (che di canto in canto è stato spostato sempre più tardi e su altri canali del digitale). Il malefico brianzolo ha accelerato esponenzialmente la rincorsa al trash, giustificarlo non ha assolutamente senso. Se invece ci si rassegna perché tutto sommato la "qualità" della proposta televisiva è ritenuta accettabile e ci si bea dell' "evento" Sanremo, per dire, allora è un problema proprio di educazione collettiva. Perché mi devo sorbire cagate su cagate in prima serata? Perché la maggior parte delle persone vuol guardare cagate? Ammesso e non concesso che sia così (io invece penso che la qualità possa piacere a più persone di quanto comunemente si pensa, certo bisogna sapergliela presentare, gestire tempi e modi), almeno per quanto riguarda il cosiddetto servizio pubblico queste sono considerazioni che dovrebbero valere fino a un certo punto, la qualità dovrebbe avere sempre l'ultima parola. |
Re: la TV in Italia
Tv di qualità? Paga, come fanno i potenti per la loro servitù.
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Re: la TV in Italia
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Re: la TV in Italia
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Re: la TV in Italia
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Re: la TV in Italia
Mi dispiace, ma non condivido la polemica, per almeno tre motivi.
1) Ok, Sanremo ti fa schifo. Ma l'altra sera sempre Rai 1 ha fatto un ottimo servizio pubblico, trasmettendo una fiction sul sindaco pescatore. E comunque, all'infuori dei canali generalisti Rai 1 2 e 3, ci sono canali che oggettivamente sono qualitativamente validi come Rai 5, Rai Storia e Rai Educational, canali che probabilmente chiuderebbero se funzionassero secondo le leggi del libero mercato. Senza considerare che a breve i canali per bambini come Rai Yoyo e Rai Gulp saranno privi di pubblicità. 2) Il canone non è l'equivalente Rai dell'abbonamento a Sky o Mediaset Premium. Il canone è un'IMPOSTA sulla detenzione di "apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive". E' un tributo da pagare allo Stato, che poi lo Stato decide di versare alla Rai s.p.a (partecipata al 99% dallo Stato, appunto). 3) Il canone italiano è uno dei più bassi d'Europa https://it.wikipedia.org/wiki/Canone..._in_Europa.jpg Negli altri paesi d'Europa pagano un canone televisivo molto più alto del nostro, e non mi risulta che ne facciano una tragedia... |
Re: la TV in Italia
Parlando di programmi di qualità recentemente mi e' capitato di vedere ''storie maledette'' della Leosini, da quest'anno è in prima serata e non più in seconda, dopo tre puntate e' già bersaglio di una marea di polemiche e andrà a finire che o snatureranno il programma oppure lo rimetteranno in seconda serata....
Ergo la qualità non premia mai perché c'e' sempre meno gente disposta a guardare qualcosa che non sia intrattenimento puro e che obblighi ad usare troppo il cervello |
Re: la TV in Italia
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O il canone serve a rendere la RAI servizio pubblico nel vero senso del termine, oppure lo si abolisce o lo si ingloba in altri tipi di tassazione, evitando qualsiasi riferimento alla RAI. Quote:
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Re: la TV in Italia
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Re: la TV in Italia
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Re: la TV in Italia
La tv non la guardo quasi mai, quel poco mi sembra già troppo visto che i programmi decenti sono pochissimi e non parliamo dei telegiornali.
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