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Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
La Chiesa possiede un patrimonio di musica colta immortale, patrimonio dello spirito umano indipendentemente dai suoi indirizzi religiosi, da custodire insieme alla musica classica di Bach, Mozart, Beethoven. Così come ci sono i conservatori per tramandare la musica classica, arruolare sempre nuovi operai/soldati/artigiani, insomma, capitale umano per la custodia delle conquiste artistiche nel campo della musica, così anche la Chiesa ha, oltre che responsabilità spirituali, anche responsabilità culturali. Deve salvaguardare la purezza del suo patrimonio musicale, coltivato da maestri come Palestrina e tutto il filone di musicisti anche profani che hanno composto opere sacre di qualità. Per difendere questo patrimonio ovviamente la prima cosa da fare è proteggerlo dalle contaminazioni profane popolari, dai dilettanti che senza umiltà non si fanno scrupoli a introdurre in chiesa musica mediocre, nell'ignoranza verso la tradizione di musica sacra, dei suoi numerosi frutti nel corso della storia della musica. Non essendo possibile spendere tutte le forze in innumerevoli fronti che vengono dal popolo, la Chiesa è ovviamente costretta strategicamente a concentrare le sue energie primariamente nei luoghi di culto più prestigiosi: cattedrali, grandi basiliche. Le parrocchie vengono lasciate indifese, e il compito di salvaguardia della qualità musicale della musica in queste "succursali" della Madre Chiesa viene lasciato allo sforzo eroico dei laici, del volontariato, dei parroci, o meglio: di quella piccola parte di loro che ha la sensibilità di riconoscere il problema. In fondo il prezzo per un'arte nobile, oggettiva, esteticamente pura e sublime, è sempre stato l'elitarismo: siccome il popolo non vuole la purezza, non vuole la bellezza, si individuano quelle elite che la amano e ci si eleva tra di loro creando un piccolo castello aristocratico dove l'arte nobile viene apprezzata, custodita e tramandata. Tuttavia le elite dovrebbero essere contente quando accade che nel popolo ogni tanto qualcuno resiste al decadentismo profano, e cerca di creare un'isola felice in mezzo al buio. Ecco perchè sono incazzato con la Chiesa, quell'entità storica che ha prodotto una parte importante del patrimonio artistico dell'umanità, con Palestrina, il canto gregoriano, l'oratorio, e le varie forme della musica sacra colta, e non usa i suoi mezzi per favorirmi nel mio impegno di portare questa musica nella chiesa del popolo. Sono anni che presto servizio di organista in una parrocchia. In questa parrocchia mi sono guadagnato un piccolo regno, dove poter creare un'attività musicale colta, dove far vivere quella musica fatta marcire nel museo per far spazio alle canzonette e alle schitarrate. Potrei mettere tutte le mie energie per fare entrare nell'orecchio della gente comune un assaggio della sublimità di una musica elevata ispirata a Dio, usando le migliori voci delle persone della parrocchia per fare corali, i migliori talenti musicali dell'assemblea per eseguire gli accompagnamenti strumentali.
Ma nessuno dei parroci e dei preti ha voluto muovere il culo per favorire il mio progetto, nessuno ha mai avuto il coraggio e la voglia di rompere gli equilibri interni, togliere incarichi di organizzatori musicali a volontari dilettanti, non infiammati di totale passione e gusto musicali. Piuttosto che investire in una lenta maturazione di un'attività musicale di qualità preferiscono tutti mantenere un'attività musicale mediocre: basta che ci sia qualcuno che anima la messa, senza troppe complicazioni, quello che c'è c'è. E c'hanno davanti uno che è pronto a mettere a disposizione il suo impegno per farti un favore: ti regalo una cappella sistina nella tua parrocchietta, con la musica della tua Chiesa di cui tanto sei orgoglioso, e tu che fai? Mi liquidi con parole diplomatiche di consolazione e ti tieni il coretto scalcagnato con le canzonette e due stralci di polifonia fatta a fatica? E se mi rivolgessi ai superiori, ai padroni della parrocchia... se mi rivolgessi alla diocesi di Roma, al vescovo, e gli dicessi: "vorrei realizzare un'attività di musica sacra nella mia parrocchia", garantendo serietà, evitamento di abusi liturgici, rispetto professionale delle regole estetiche della musica sacra classica della tradizione romana, lui sarebbe contento e mi aiuterebbe? Contatterebbe il parroco e gli ordinerebbe di farmelo fare? Convocherebbe seminaristi, personaggi della sua cerchia con la formazione musicale adatta per collaborare? Contatterebbe volontari dell'istituto pontificio di musica sacra? MACCHE'!!! Il vescovo non farebbe altro che dirmi "bella idea, ma se il parroco non se la sente non posso rompere gli equilibri della parrocchia", mi darebbe una pacca sulla spalla e mi farebbe pure retorici complimenti per la mia passione e tanti auguri per il mio progetto. Grazie matrigna chiesa per come difendi il valore dei tuoi tesori artistici più preziosi. Grazie per come rifiuti il contributo dei musicisti professionisti che apprezzano la tua musica e vorrebbero diffonderla. Volevo portare nell'orecchio e nell'anima delle tue pecore corali polifonici deliziosi di Antonio Lotti, Bach, Mozart, e la valanga di geni musicali che ti hanno regalato i tesori che non meriti, ma tu mi concedi di passargli solo le frisinate e musica leggera cammuffata da polifonia spicciola per i pigri senza gusto musicale, ma sappi che non mi arrenderò finchè avrò un organo tra le mani. |
Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
Forse dovresti rivolgerti a contesti diversi, non la parrocchietta con gente poco competente o interessata a certi approfondimenti, ma cercare di entrare nel giro dei concerti o dei cori.
E' comunque un peccato che musica sacra come |
Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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Ratzinger, non dovevi dimetterti. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/72901 http://www.freeforumzone.leonardo.it.../D8752620.html |
Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
E' un discorso generale che rigurda tutta la spiritualità, non solo la musica sacra, ma anche la liturgia ecc....son decadimenti che risalgono a qualche secolo fa e che poi son stati completati col disastro del concilio vaticano II....quindi sin dai gradi più alti è cominciato lo sfracelo
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
Bel topic :bene:. Interverrò se avrò tempo.
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Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
http://traditioliturgica.blogspot.it...sa-musica.html
http://traditioliturgica.blogspot.it...nel-canto.html tanto per documentarsi....:perfetto: |
Re: Musica sacra: il mio "grazie" alla Chiesa
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