Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Oppure: "verrai all'inferno con me...."

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Sei un grande!!!!!!!!!!!!

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Simpatica, eh...

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Mi è successo, una delle persone che ho odiato di più al mondo non faceva che ripetermelo finché non ci sono andata davvero vicina.
Devi cercare di porre uno schermo mentale spessissimo tra te e queste persone o allontanarti il più possibile

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Come motiva la sua ipotesi che tu in futuro ti suiciderai?
Perché dai tanto credito all'opinione, che tu stesso ritieni senza fondamento, di questa tua parente?
Non è che, forse, è una sua frase detta alla leggera perché è sua abitudine usarla?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

perchè dice che visto che non faccio nulla e sono un fallito prima o poi mi peserà troppo, e perchè lei mi rompe e quindi dice "eh tu non mi sopporti e quindi"

do credito perchè mi fa sentire ancora più pressione addosso, e perchè penso che potrei davvero finire così, lo vedo possibile, ma non per i motivi che dice lei, quanto perchè gira e rigira non mi sento proprio adatto alla mia vita

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Ecco, contestualizzata non è così atipica ed anormale come espressione ed è decisamente eccessivo pensare che questa persona sia disturbata mentalmente, come mi è parso di leggere sopra da qualcuno.
Una persona fobica, tipicamente ipersensibile e suscettibile su certi temi, è normale e comprensibile che ne esasperi il senso.
Di certo, se questa tua parente sa dei tuoi disagi, dovrebbe evitare certe forme.

Con forme diverse, ma col contenuto simile, molti giovani si sono sentiti criticare ferocemente su questo tema da adulti molto intransigenti.

Non sempre l'impressione corrisponde poi al futuro di una persona.

Per dirti... La madre di una mia ex, solo perché a 30 anni non mi ero ancora laureato e non avevo un lavoro dipendente (per lei la sicurezza c'era solo "sotto padrone") e a tempo pieno (lavoravo come autonomo, intorno alle 20 ore settimanali), aveva concluso che non avrei mai cambiato vita e continuava a pressare la figlia perché si trovasse un altro.

Ho smentito la Cassandra, laureandomi pochi anni dopo e passando a fare il dipendente a tempo pieno un mese dopo la laurea.

Anche mia madre mi dava del fallito quando vedeva che passavano gli anni e la laurea sembrava lontana.

Non ho mai dato troppo peso a queste critiche perché ho sempre considerato il mio giudizio più valido ed importante di quello di chiunque altro.

Volere è potere.
Se poi uno sbaglia o non fa nulla per cambiare, non sarà certo un giudizio più morbido o il non dire nulla a far cambiare le cose.

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Perché lo ritieni eccessivo?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Scusami tanto ma se ti dice davvero così è una persona che non merita considerazione ma solo odio. Come si può dire una frase del genere? Ma nemmeno per scherzo, non si può.

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Perché non c'è nulla di folle nel concludere che un senso di colpa per la propria condizione può indurre un individuo al suicidio visto che molti suicidi, purtroppo, sono proprio originati dal senso d'incapacità totale della persona.

Onestamente non è la prima volta che sento ipotizzare da terzi il suicidio di Tizio per il suo modo di essere.

E' sicuramente indelicato, poco empatico esternarlo al diretto interessato in quel modo ed con quei toni, questo sì lo condivido.

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Un bel "vaffanculo" è necessario delle volte.....

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

ma che è? un'indovina?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

mi pare un tentativo goffo e malriuscito di "scuoterti"

spesso chi non capisce la condizione fobica cade in questi errori, ancora oggi ogni tanto mi capita di subire qualche giudizio un pò "tranchant" da parte di persone a me vicine, passata l'incavolatura del momento le assolvo perchè so che tengono a me

non dare peso alla cosa, magari se ricapita pensa ad una risposta che possa farle capire che non è di nessun aiuto con quelle frasi

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Un tentativo molto ma molto malriuscito.

Non si fanno questi errori per scuotere una persona...
... il buon senso non esiste?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Ti irrita perché ignora le tue emozioni?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Dire a uno "Tanto prima o poi di suicidi" è normale per te? Ma se può passare per istigazione al suicidio, tratti uno gravemente depresso e con pensieri suicidi in questa maniera? Tu dici che alla madre della tipa hai dimostrato quanto vali laureandoti e trovando lavoro in un mese ma come tu ricordi spesso non hai turbe psichiche, problemi di insicurezza e altro

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Ma non ti fa incazzare che ti manchi così di rispetto? Porca miseria queste sono cose veramente pesanti da dire a una persona.
Non farti distruggere da questa gente, fatti scivolare addosso sta merda

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Si,ovviamente anche questa mi è capitata sempre dagli stessi colleghi di lavoro.
Ma perchè la gente non impara a farsi i cazzi suoi?

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

Io difficilmente farei un discorso del genere al diretto interessato ma non mi stupisco che possa essere esternato da molti.
Inoltre credo che la persona non sia a conoscenza dello stato reale di Tether e, di norma, si pensa che un individuo non sia depresso né abbia idealizzazioni suicide, fino a dimostrazione contraria.

Re: Quando ti dicono "Tanto prima o poi ti uccidi"
 

io comunque, più che per la cosa in se, sono infastidito perchè la vedo un po' come un'intrusione nei miei spazi, cioè io nella mia famiglia non sono mai stato tranquillo, anche solo nell'ascoltare la musica c'era sempre qualcuno che rompeva, e così anche ora mi sento giudicato in una maniera troppo sommaria senza realmente conoscermi


perchè uno deve farsi i cavoli miei, cioè è il modo in cui si dicono le cose, ecco