Re: Ci credete ancora?
 

Per Tutti


Tengo presente che vi sono vicino e vi esorto a non mollare.

Un abbraccio sincero.

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Il mio sogno è avere un sogno cit.

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Dopo aver superato i 30 anni mi sono accorto che l'errore maggiore è stato quello di non aver avuto ne sogni ne progetti per il futuro a 20 anni

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:( non tanto. In questi giorni mi sono resa conto che sono troppo concentrata su cose da sbrigare , buchi da riempire . Devo amettere che i miei sogni non sono facili e forse non molto reditizie

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Non lo so. Basterebbe così poco. Ogni volta che mi avvicino a realizzarlo mi ritrovo al punto di partenza. E' super sconfortante.

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Con qualche salto logico di troppo riesco a creare un sistema nel quale il singolo, me compreso, non possa venir considerato del tutto responsabile per la sua sofferenza individuale, né debba farsi carico interamente del peso di quella collettiva. Ma mi rendo conto che questa è pure teoria, è una speranza, e quando sviluppo la mia letteratura sul tema lo faccio in malafede, partendo cioè dalla meta - adottata perché assolutoria, rassicurante - e risalendo da lì a cause posticce, che poco hanno a che vedere con la realtà materiale, per come io la intenda veramente. Quindi, qual è il mio vero pensiero? In cosa dovrei credere, cioè, in me o nel resto del mondo? Perché per me il nocciolo della questione è questo. O anche: è ancora immaginabile che io, non credendo in me stesso - o forse credendoci fin troppo - possa credere anche negli altri e nel mondo; nei quali già forse ripongo una fiducia maggiore di quella che riservo a me stesso, per cui il problema sarebbe esattamente l'inverso? Insomma, secondo me la questione è alquanto ambigua; ed essendo noi inseriti in un sistema, rispetto al quale tutto assume un peso specifico determinato dal suo modo di rapportarsi al resto, dire "io non credo in me stesso" non può prescindere dall'altro assunto "io non credo negli altri" e viceversa, o per lo meno non finire per influenzare pesantemente il valore dell'altro elemento nell'economia del nostro sistema personale. Ma il punto è che io dovrei vivere la mia di vita, prendere le mie parti e portare a casa la mia pelle a fine giornata; per cui forse avrei dovuto rispondere a questa domanda dichiarando fin dall'inizio questa scelta di campo, e lasciare che al resto trovasse risposta, per sé, qualcun altro.

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Per me i sogni sono stati sempre e solo sogni, quasi tutto il mio agire è stato più che altro indirizzato ad evitare situazioni ritenute 'scomode', spiacevoli, e il mio pensare a crearmi e confermarmi illusioni. Lo faccio tuttora, ma forse sono un po' più lucido, vedo più facilmente certi inganni e a questo punto non mi resta che fissare qualche obiettivo, dargli quasi un abito di sogno, pur sapendo che quello che mi serve ora è principalmente combattere per la sopravvivenza. Sì, sono ancora un po' confuso...

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Forse non ho mai avuto sogni o forse ce li avevo ma troppi anni fa... chi se lo ricorda :pensando:

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Ho superato 30 ma ci spero ancora. Non che abbia sogni molto ambiziosi, per maggior parte delle persone sono cose scontate, ma io devo fare tutto da sola...

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Quoto, spesso le cose che per noi sono sogni per la maggior parte delle persone sono la normalità

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Mi ci ritrovo abbastanza in questa affermazione, il mio problema è che sono stato sempre abituato a volar basso, mia madre in particolare mi ha sempre smontato non per cattiveria ma perché è la sua mentalità, per cui mi sono dedicato ad obiettivi molto concreti senza farmi troppe illusioni.

Gli unici progetti che ho fatto riguardavano il lavoro, ma non che avessi in mente un qualcosa di preciso, un bel lavoro che mi realizzasse e fosse in qualche modo appagante, semplicemente ho pianificato un percorso che mi desse le maggiori possibilità lavorative in rapporto alle mie capacità, questo era l'unico obiettivo.

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i miei Desideri Piu Forti e in generale tutto quello che voglio sono tutte cose Impossibili. nel senso vero del termine, non in senso figurato. pertanto, fino alla mia morte dovrò portarmi dietro questi desideri senza mai esaudirli, senza essere Felice per sempre.


e cosi la vita perde completamente di significato.

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Qualche volta sì e qualche volta no.

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Scusa se estrapolo solo questa frase, ma credo che di fatto contenga la verità.
Solo che toglierei il viceversa.
Crediamo negli altri nella misura in cui crediamo in noi stessi,amiamo gli altri nella misura in cui amiamo noi stessi,possiamo fare cose per gli altri nella misura in cui siamo in grado di fare cose innanzitutto per noi stessi.
A mio parere dobbiamo partire da noi stessi. Se non siamo capaci di creare felicità per noi,come possiamo essere capaci di crearla per gli altri?
Dialetticamente la puoi anche invertire,ma secondo me il senso va da una parte sola perchè di fatto siamo innanzitutto ego.
Anche il comandamento recita "ama il prossimo tuo come te stesso"(i non religiosi la prendano come massima filosofica), pertanto innanzitutto ama te stesso in partenza, ovvero trova il modo di credere in te stesso.

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Però esistono casi di persone che facevano del bene pur avendo una bassa, bassissima opinione di sé.
Anzi, sarei pronto a scommettere che in questo forum, tra i depressi e i fobici, ci sono molti filantropi.

Re: Ci credete ancora?
 

vorrei avere ancora 20 anni quando avevo tutto il tempo e l'opportunità di decidere tra varie alternative. Ora mi chiedo ancora che ne farò della mia vita ed è una cosa bruttissima, non sapere cosa si voglia fare della propria vita. Ma il fatto che non mi chiamino per nessun lavoro serio mi fa capire che son destinata a marcire in qualche buco da qualche parte per forza. E non ho proprio nessuna idea su come cambiare le cose

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Ho 28 anni e una delle aspirazioni l'ho raggiunta, ovvero laurearmi e intraprendere un buon percorso lavorativo.
Però non sogno una carriera esagerata... crescere ancora un po' professionalmente si, ma non voglio arrivare ad avere responsabilità troppo pesanti.

Il sogno più grande, invece, è quello di costruire una famiglia. Moglie, 2 figli, casetta tutta nostra, non troppo grande ma con giardino.
E a questo, ahimè, ho smesso un po' di crederci. Insomma, non vedo come possa realizzarsi, per quanto teoricamente non sia così inarrivabile. In questo campo sono immobile, impacciato e "difficile".

Ho già messo in conto che dovrò focalizzare energie e risorse sull'altro sogno, ovvero viaggiare e visitare il più possibile. Anche se dovrò accontentarmi di viaggiare da solo o con sconosciuti, per lo meno per realizzare questo sogno servono "solo" i soldi...

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epico ahahaha

Re: Ci credete ancora?
 

Già non morire di fame ed essere in salute è una buona, anzi buonissima, base di partenza come "sogno".

Re: Ci credete ancora?
 

Non ci ho mai creduto