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Fobie nel mondo
Ultimamente mi chiedo se le fobie (paure irrazionali) siano diffuse ovunque nel mondo in egual misura.
Ho la sensazione che in paesi in cui ci sono guerre, povertà o malattie epidemiche siano in pochi a scappare davanti ad un clown o a non riuscire ad entrare in un ascensore. Personalmente ho dovuto affrontare un paio di situazioni in cui rischiavo la vita o quasi ed in quel momento la fobia sociale non sapevo nemmeno cosa fosse. Magari un modo per uscirne potrebbe essere quello di fare volontariato all'estero, in paesi dove c'è la fame o la guerra... |
Re: Fobie nel mondo
Fa piacere leggere e ripetersi che il mondo sia modellato da e attorno forze creatrici come l'amore; in realtà il ruolo della paura è sempre stato almeno altrettanto potente e totalizzante.
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Re: Fobie nel mondo
La paura e l'istinto di sopravvivenza hanno la precedenza su qualsiasi altra cosa, non c'è altro pensiero o situazione fisica in grado di superarle
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Re: Fobie nel mondo
Sicuramente l'abituarsi ad affrontare grandi paure, fa venire meno le piccole paure. Chi è stato in guerra difficilmente avrà fobie, ne altri blocchi mentali. Magari torna con altri problemi,è pieno di soldati tornati dal vietnam o dall'Irak che sono andati fuori di testa.
Non so però se il semplice fare volontariato possa aiutare in tal senso, potrebbe aiutare persone troppo schizzinose o con la puzza sotto il naso. Nel caso del fobico l'aiuto potrebbe derivare dal dover collaborare con altre persone senza la possibilità di tirarsi indietro. Un anno di volontariato sicuramente fa bene.Ci avevo pensato anch'io. Secondo me dovevano lasciare la leva obbligatoria in modo da fare o il militare o il servizio civile per un anno. Sarebbe educativo in ogni senso per fobici e non. |
Re: Fobie nel mondo
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Re: Fobie nel mondo
Pur essendomi trovato per due volte in situazioni molto pericolose, l'ansia non è diminuita, anzi mi ha messo in una situazione ancora più rischiosa.
Credo che siano diffuse in tutte le parti del mondo, solo che in contesti meno favorevoli rispetto al mondo ricco, o reagisci o soccombi.. credo però più la seconda. |
Re: Fobie nel mondo
Ipotizzo vi possa essere meno fobia sociale anche perchè in un contesto dove si lotta per la sopravvivenza le persone intorno stano meno a giudicare, prendere in giro o sparlare per un taglio di capelli o vestito che non piace o difetto estetico o l'essere impacciati.
Personalmente anche quando sono stata in situazioni difficili e ho anche dovuto mostrare una certa faccia tosta per necessità, in realtà l'opinione altrui e imbarazzo/vergogna continuavano ad essere al centro dei miei pensieri. |
Re: Fobie nel mondo
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Re: Fobie nel mondo
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Re: Fobie nel mondo
Personalmente, anche vedendo la diversità di situazioni familiari da cui provengono gli utenti, sospetto che la sociofobia (e disturbi correlati, come l'evitamento) abbia una forte componente genetica, o che comunque quest'ultima sia più importante dei fattori ambientali.
Detto questo, come già da syd_77 affermato, ritengo che nei paesi in cui ci sono guerre, o in cui comunque la sicurezza della propria persona sia di gran lunga inferiore che da noi, i più deboli siano i primi a soccombere. E tra questi deboli ci possiamo includere i sociofobici. A volte cerco di immaginare che destino avrei avuto in una società antica, come può essere il mondo classico o il medioevo: ecco, penso che molto probabilmente non avrei superato l'infanzia vivo, e più si va indietro nel tempo più breve sarebbe stata la mia vita. |
Re: Fobie nel mondo
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Re: Fobie nel mondo
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Re: Fobie nel mondo
A noi arrivano le statistiche. Lì fanno il conteggio dei morti e dei feriti, hanno meno tempo e risorse per le malattie mentali.
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Re: Fobie nel mondo
Sotto la guerra si va direttamente fuori di melone
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