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Atei o religiosi?
Siete atei o religiosi?
Esistono, sapete, anche associazioni di atei, e per me questa è una stronzata perchè l'ateo se ne sta per conto suo. Non è contro Dio, è senza Dio, nel senso che l'ateo, se è un buon ateo, dovrebbe sapere relativizzare l'immagine di Dio, l'idea di Dio. Io sono ateo. Non credo esista un Dio al di sopra dei cieli, che magari sta passeggiando su qualche nuvoletta del paradiso, e guarda tutto di tutti di noi, il bene e il male, e così via. Non credo alla reincarnazione. Non credo a ultramondi, a sovramondi. Credo che la vita sia un processo empirico, e che il mondo, tutto il mondo, sia ciò che accade, null'altro che questo, la totalità disordinata dei fatti e dei processi, tutti assieme, un grande Caos. Molti hanno un'immagine di Dio come di un grande regista o sceneggiatore che controlli tutto dall'alto. E' un pensiero carino, non trovate? Scientificamente scorretto, ma certe volte chi se ne frega della scienza? Voglio dire, vorrei fare una riflessione. Mi sembra che in tempi moderni, a differenza del passato, l'essere atei, o perlomeno il dichiararsi tali, paghi, anche socialmente, molto più che il definirsi religiosi. Un tempo era il contrario. L'essere religiosi, il dichiararsi religiosi, era una sorta di convenzione necessaria. Ma mi sembra che certe forme di ateismo, così come vengono manifestate, siano addirittura più dogmatiche della religione, che perlomeno conserva sempre, che lo si voglia ammettere o no, un carattere simbolico e letterario, ed è per questo che ogni libro sacro è, prima di tutto, secondo la mia opinione, un grande romanzo: certe volte un romanzo necessario. Dio è morto, diceva il grande Nietzsche, ma appare il sospetto, guardandosi intorno, che l'essere umano, in assenza di Dio, divinizzi cose materiale, dando a esse attribuiti infiniti anche se esse sono generalmente finite. Apprezzo e ho letto qualche opera riguardante il Taoismo, e il Buddismo, specie quello dello Zen, che fu una creazione giapponese: prima cinese, poi giapponese. Ebbene, queste filosofie non hanno un'immagine di Dio come i cristiani, o i mussulmani, come un Dio unico, padre padrone del cielo e delle stelle, e dei fatti degli uomini anche. Il tao è la realtà del mondo, che comprende anche la natura. Forse il Tao, che non forza niente, ma tutto compie, è proprio la via della natura. E il Budda vivente, il Budda storico, nonostante ai suoi tempi affermò che gli dei esistevano, lo fece più per convenzione che per convinzione, e che l'uomo non deve guardare agli dei. Il buddismo, in realtà, non era ne ateo, ne non ateo... Però io che sono ateo, nel senso che sono senza Dio, e non contro di esso, perchè credo che Dio sia solo un'immagine dentro la testa delle persone, riconosco il valore poetico e letterario della religione. La stessa religione cristiana ha prodotto incredibile bellezza attraverso i secoli. Basta farsi un giro a Roma e vedere che belle chiese ci siano. Entrando si è quasi colpiti da un vuoto divino, un vuoto positivo. L'uomo religioso allora utilizza la sua immagine di Dio per andare al di là del comprensibile, di ciò che è prevedibile. Nel senso che la vera religione dovrebbe essere come una sorta di ponte tra l'interno e l'esterno, un collegamento tra il microcosmo dell'uomo e il macrocosmo dell'universo. E si può apprezzare ogni religione, come si apprezzano, tollerandole, diverse visioni del mondo, nessuna definitiva. Perchè il mondo è un mistero. Un mistero nel senso di qualcosa da scoprire, di qualcosa che non si conosce. C'è la scienza, ma la scienza non nega questa scoperta, anzi...Einstein disse che la cosa più bella di cui fare esperienza era il proprio il mistero, e credo lo disse approposito delle sue scoperte. Ma noto che molti atei, lo sono per partito preso, e da loro non è mai venuto un pensiero originale, ne saprebbero spiegare logicamente la ragione del loro ateismo. Come dire, sono atei per moda, perchè fa più figo dire che non si crede in Dio piuttosto che affermare l'incontrario. Altri, al posto di Dio sposano uno scientismo obbligato, che contempla solo le ombre delle cose, e questo Non Dio è il loro Dio, capito che intendo? Basta non ho voglia più di scrivere. Ma apprezzo tanto la spiritualità dolcemente mistica di un San Francesco che fu una sorta di Budda italiano e zuccheroso. |
Re: Atei o religiosi?
Ciao mike21, io non mi definerei né ateo né religioso, piuttosto agnostico.
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
ricercatore spirituale
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
credente in un dio, sicuramente. Perché mi da speranza e sicurezza, magari non c'è però per me si
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Re: Atei o religiosi?
mah..situazione strana la mia..so che Dio c'è..ma devo ancora capire come interviene nelle questioni umane..
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Re: Atei o religiosi?
Hai scritto del valore poetico della religione, io penso che ci sia anche un valore psicologico che contraddistingue la religione. Anzi, io penso che la religione sia una terapia psicologica per la vita.
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Re: Atei o religiosi?
E l'agnosticismo?
E' normale che esistano persone ignoranti non solo fra i religiosi, ma anche fra gli atei, non credo ci sia molto da stupirsi al riguardo. Posso dire che se molti atei lo sono per partito preso, lo stesso vale anche per i religiosi. Per me rimane un problema irrisolvibile a cui non riesco a dare risposta e a cui non credo si possa dare risposta. Si può decidere solo quale via seguire (o nel caso non seguire nessuna via, basta dopo non essere tacciati di ignavia ._.) e perseguirla per fede, preferibilmente rispettando la diversità, non solo tollerandola come va di moda oggi, e preferibilmente cercando, almeno un minimo, di non arroccarsi su posizioni estremistiche, facendo prevalere la ragione. |
Re: Atei o religiosi?
Agnostico ma tendo decisamente verso l'ateismo
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Re: Atei o religiosi?
Sono ateo e non sono tenuto a dimostrare niente, dal momento che non sono io a dire che qualcosa esiste.
Non avendone evidenze, per me non esiste e non mi pongo il problema. Non sento l'esigenza di credere nell'esistenza di Dio. Rispetto e comprendo la tendenza e il bisogno umani di credere nel sovrannaturale e nella dimensione spirituale, non lo discuto e mi incuriosisce, però per quanto mi riguarda è un'esigenza che non ho. |
Re: Atei o religiosi?
Io credo in Dio, sento che c'è qualcosa al di là delle nostre capacità fisiche e mentali, che non riusciamo a comprendere. Non lo vedo come il vecchio barbuto che ti scruta, piuttosto come un principio superiore tutt'uno con l'universo.
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
A volte penso che credere ( a qualcosa che non si vede) sia quasi un abilita e io non ce lho . Non mi riferisco solo per il credere a dio ma anche in generale.
E un peccato perche e quasi un dono . L altra me ce laveva . Sono un po religiosa ma per educazione. |
Re: Atei o religiosi?
sono ateo, anche se il mio desiderio piu forte sarebbe avere accanto un Dio (anche se differisce totalmente dalla comune visione religiosa). si una bella contraddizione. ma fa niente.
poi insomma se uno ci pensa bene è anche meglio che non esista. c'è un paradiso è vero, ma ci sarebbe anche l'inferno, il che non renderebbe la cosa bella per mooolti. |
Re: Atei o religiosi?
Agnostica. Non mi pongo proprio il problema.
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Re: Atei o religiosi?
Agnostico in quanto non ci penso per nulla :bene:
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Re: Atei o religiosi?
Con tutte le religioni che ci stanno, mi sento agnostico
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Re: Atei o religiosi?
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Re: Atei o religiosi?
da wikipedia rasoio di occam
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